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Cosa sono le intuizioni
Se volessimo definire le intuizioni potremmo parlare di una forma di voce interiore che parla alla persona, la guida, in momenti ed epifanie specifiche. Di fatto noi usiamo una piccola parte della nostra percezione e ci sono aree intere del cervello che, se attivate, non subiscono programmazioni negative o depotenzianti. Per essere sempre in contatto con le intuizioni occorre avere davvero voglia di stare al centro della nostra essenza. Il risultato? Scelte sensate e che rendono fluido l’andamento di tutto il processo.
Per accedere alle intuizioni occorre aumentare il grado di percezione. Inutile dire che passando del tempo da soli/e, ricaricandosi nel silenzio, evitando di spendere tempo in chiacchiere inutili, sapendo stare nella solitudine creativa e concentrando l’attenzione su un libro o nella contemplazione di un panorama naturale, senza aspettare che qualcosa accada ma semplicemente mettendoci l’essenza, il grado di percezione aumenta. Anche passare del tempo con persone estremamente sensibili permette di darsi e dare spazio, abituando la propria mente a stare a proprio agio anche nel silenzio. Si tratta di imparare da chi si sa ascoltare e sa vedere a diversi livelli.
Intuizione e ragione
L’intuizione si associa spesso a un’emozione e non ha a che fare con un livello di linguaggio logico-razionale; questo non significa che il piano intuitivo sia altra cosa da quello razionale, non sono in contrapposizione. Diciamo che dobbiamo immaginare come una fiamma che divampa e un ordine che la accoglie ed espande nella direzione giusta, un vento che la rende favorevole. Quando si tratta di intuizione la mente diventa come una serva che si mette a disposizione.
Si tratta di un modo di conoscere e non attraverso la deduzione o il ragionamento ma mediante una conoscenza che definiremo innata, istintiva. Jung la definisce come la facoltà che sorge dall’ignoto, che segnala in modo immediatamente evidente possibilità e implicazioni. L’intuizione in questo senso non ha molto a che fare con il far accadere le cose ma con il lasciare che le cose accadano, piuttosto. Spesso uno stato di rilassamento globale favorisce le intuizioni immediate in quanto, quando siamo rilassati, possiamo osservare, considerare, sapere dall’interno (dal latino “in-tuire”, guardare dentro, entrare dentro, considerare da dentro).
Imparare ad ascoltare le intuizioni
Per imparare ad ascoltare le intuizioni, dovresti prima di tutto metterti in contatto con i tuoi emisferi e, in particolare, con quello destro, sede del lavoro emozionale. Riprendere contatto con la cognizione rapida ed emotiva permette di lasciare un attimo in secondo piano l’analisi data dal raziocinio. Un’ottima via per accedere alle intuizioni? Restare in contatto con il corpo! La via fisica rappresenta un modo magnifico per entrare in contatto con le proprie emozioni e ascoltare le intuizioni in modo profondo. Potete decidere di avviarvi a un nuovo sport o nuove sessioni di lavoro fisico con respirazione che asseconda il movimento. Benissimo lo yoga, il Pilates, ma anche azioni estreme come la boxe, le arti marziali o il nuoto. Se te la senti anche di lasciarti andare e danzare, fallo. Mettervi in contatto con l’intuizione significa imparare a lottare con tutte le emozioni possibili e fare di tutto per battervi per i vostri sogni.
Passate anche del tempo nei boschi e a contatto con la natura, cercate di connettervi con i simboli naturali sempre in atto, che agiscono nella nostra psiche. Mettervi in contatto con l’intuizione significa anche diventare consapevoli dei segnali fisici, mentali ed emotivi che ci indicano quando una particolare situazione è stressante. Attraverso l’intuizione possiamo iniziare a dare reazioni misurate e non del tutto istintive. Entrando in contatto con le intuizioni possiamo evitare fonti di stress date da eccessivi pensieri. Quando si entra in contatto profondo con le intuizioni, si riesce a sentire bene anche quando ci sentiamo a disagio senza senso e vaghiamo cercando l’approvazione altrui. Stare a contatto con le intuizioni permette di sentire il proprio valore e il proprio coraggio, la propria autostima, senza sensi di colpa e con la voglia di vivere il presente e ogni cosa che si presenta.
Entrando in contatto con le nostre intuizioni iniziamo a scansare anche le persone tossiche, quelle che non credono nella nostra evoluzione e, anzi, la ostacolano. Iniziamo a riconoscere chi ci apre le porte verso la nostra crescita e chi – in parole povere – ci fa bene. Piano piano, stando a contatto con l’intuizione, impariamo anche a gestire i pensieri e selezionare quelli che ci fanno stare bene, che non ci creano disagio. Scegliere i pensieri significa boicottare quelli che ci depotenziano. Prima di tutto si deve imparare a valorizzare i momenti di rilassamento ed evitare di giudicare le altre persone. Si devono togliere di mezzo i preconcetti e i pregiudizi e occorre dare spazio alle sensazioni e alla fiducia verso quel che sentiamo reale.