Più o meno tutti nella vita abbiamo avuto almeno un paio di mocassini o di loafer, come si chiamano oggi. Magari da bambini, magari alle superiori, magari adesso, perché sono calzature comode e molto versatili. Ma qual è la loro storia? Eccola qui.

Storia del mocassino: in principio furono gli indiani d’America
Eh sì, i primi mocassini furono inventati dai nativi americani, semplicemente legando della fasce di pelle ai piedi. I mocassini come li conosciamo oggi, sono stati lanciati negli anni Trenta e sono un’evoluzione di quelli dei pellerossa, ma realizzati con più pezzi ci cuoio cuciti insieme. Una curiosità: lo sapevate che il termine “loafer” significa scansafatiche?
Storia del mocassino: da Fred Astaire agli studenti
Si sa, quando ci sono i vip di mezzo, un capo diventa di tendenza! Nonostante i critici di moda non li amassero particolarmente, il ballerino Fred Astaire cominciò ad utilizzarli per ballare perfino il tip tap e i mocassini fecero il loro ingresso nel grande pubblico. Gli studenti universitari poi li adottarono come calzatura must have, ribattezzandoli penny loafer perchè inserivano una monetina da un penny nella mascherina.
Storia del mocassino: oggi
I mocassini sono stati sdoganati come calzatura casual e di tendenza, mentre la versione loafer, un po’ più a pantofola, viene addirittura indossata sui red carpet. Sono scarpe basse e comode che, in un look da giorno possono essere abbinate per ottenere un effetto più sportivo rispetto a quello di calzature come le ballerine. Hanno anche il vantaggio di avere spesso un pochino di tacco, il che li rende più portabili senza correre il rischio di affaticare la schiena. I compagni ideali dei mocassini? Il denim, il tweed, lo stile British, a base di trench, tartan, gonne a pieghe e pull in stile Ivy League. Se le caviglie sono uno dei vostri punti di forza, non temete di indossarle anche con i calzettini alla caviglia. Very preppy style!
