Da Prada a Dior, le acquisizioni più importanti del mondo della moda

Il Gruppo Prada ha comprato il brand Versace che torna così ad essere italiano, ma questa non è l’unica acquisizione storica nel mondo della moda: ecco le altre

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Claudia Giordano

Content editor Lifestyle e digital strategist

Appassionata di marketing e comunicazione, li ha trasformati in lavoro e si divide tra la professione di social media strategist, scrittrice e content editor.

Pubblicato: 11 Aprile 2025 14:42

Dopo mesi di indiscrezioni e sussurri tra i corridoi del mondo fashion, finalmente è stato dato l’annuncio: il Gruppo Prada ha acquisito la Maison Versace che torna tra i brand nostrani. Nasce così un sodalizio storico tra due delle signore della moda italiana, Miuccia Prada e Donatella Versace. Questa però non è l’unica acquisizione storica nel mondo del fashion, ce ne sono altre che hanno rivoluzionato l’assetto del fashion system: vediamo insieme le principali.

Le acquisizioni d’oro di Prada: da Versace a Church’s

Erano mesi che giravano rumors di possibili accordi tra il Gruppo Prada e la maison Versace e proprio ieri è stato dato l’annuncio: Prada ha acquistato Versace, lo storico brand fondato da Gianni Versace nel 1978 e che, dal 2018, era di proprietà della multinazionale inglese Capri Holdings. Una manovra che dunque riporta a casa uno dei brand più importanti al mondo e che è forse legata all’incertezza dei mercati finanziari causata dall’introduzione dei dazi firmati dal presidente Donald Trump.

In ogni caso Versace torna a parlare italiano, siglando così un accordo valutato circa 1,25 miliardi di euro, tra le due signore della moda italiana, diverse nello stile ma legate dalla stessa passione, Miuccia Prada e Donatella Versace. Donatella ha subito condiviso la notizia sul suo profilo instagram con un post nel quale si è detta felice dell’accordo e entusiasta per la nuova era del marchio, rinnovando al tempo stesso la sua stima verso la famiglia Prada. Poco tempo fa Donatella aveva annunciato di lasciare la direzione creativa del brand in mano a Dario Vitale, facendo già sospettare grandi cambiamenti in atto.

L’acquisizione di Versace da parte del Gruppo Prada non è l’unica ad aver caratterizzato la storia del Gruppo: nel 2001 Prada ha infatti acquisito Church’s, il celebre brand di scarpe inglesi, per espandere la sua offerta nel settore calzaturiero di alta qualità. Nel 2021 invece, sempre il Gruppo Prada, ha acquisito la quota di maggioranza della Filati Biagioli Modesto S.p.A. (specializzata nella produzione di cashmere e filati nobili) in concomitanza con Zegna, detenendo circa il 40% delle quote societarie.

Da Dior a Gucci, la maison d’alta moda protagoniste di storiche acquisizioni

Il Gruppo Prada ovviamente non è che l’ultimo protagonista di una serie di acquisizioni storiche che, periodicamente, mescolano le carte del fashion system creando nuovi equilibri e collaborazioni, oltre a smuovere dal punto di vista economico il settore. E spesso le stesse acquisizioni portano con sè anche dei cambi importanti ai vertici creativi, come successo recentemente con l’arrivo di Demna Gvasalia, divenuto art director di Gucci, o Alessandro Michele che è approdato a Valentino, proprio dopo aver lasciato la direzione creativa di Gucci.

Nel 2017 ad esempio, è avvenuta un’altra storica acquisizione da parte del colosso del lusso LVMH che ha acquisito totalmente il marchio Christian Dior con un accordo che ha sfiorato i 6,5 miliardi di euro e che ha consolidato ancora di più il potere del gruppo guidato da Bernard Arnault. A capo della direzione artistica, ormai presente dal 2016, è rimasta saldamente Maria Grazia Chiuri che ha sostituito l’uscente Raf Simons e che nel 2024 ha conquistato il prestigioso premio Neiman Marcus Award.

Maria Grazia Chiuri Dior
Fonte: IPA
Maria Grazia Chiuri alla Paris Fashion Week

E che dire di Gucci: l’altro storico brand italiano, avviato nel lontano 1938 a Roma dal capostipite Guccio Gucci, è da tempo sotto il controllo del gruppo francese Kering (ex Pinault-Printemps-Redoute) che, negli anni, ne ha progressivamente acquisito le quote. Nel 2001 Gucci aveva anche acquisito a sua volta il 66,67% delle quote di Bottega Veneta, altro brand di lusso storico. Kering detiene anche, dal 1999, l’intero marchio di Yves Saint Laurent ma, soprattutto, detiene un’importante quota del brand Valentino, dimostrandosi così insieme a LVMH – che detiene anche i brand Celine, Fendi e Givenchy – uno dei colossi del lusso mondiale.

La storica acquisizione di Valentino che resta divisa tra Francia e Qatar

Particolare è la storia dell’acquisizione del marchio Valentino, storicamente creato dallo stilista Valentino Garavani, che da anni viaggia ormai di società in società.

Valentino Garavani sfilata
Fonte: IPA
Valentino Garavani in una delle sue storiche sfilate

Nel 2007, anno in cui il fondatore – dopo ben 45 anni di carriera – lascia la direzione della maison, il brand passa infatti sotto il controllo della società londinese Permira che, nel 2012, ha venduto a sua volta al gruppo Mayhoola for investments ad un costo di circa 700 milioni di euro. Il marchio Valentino va così a rafforzare la presenza del brand in medioriente, ma di fatto dice addio all’Italia, soprattutto dopo che nel 2023 il gruppo francesce del lusso Kering e la società del Qatar Mayhoola stipulano un accordo vincolante per l’acquisizione da parte di Kering di una partecipazione del 30% in Valentino. Dal 2008 anche la poltrona del direttore artistico del brand, dopo l’addio del suo storico creatore, ha visto avvicendarsi diversi nomi, da Maria Grazia Chiuri in coppia con Pierpaolo Piccioli, rimasti dal 2008 al 2016, allo stesso Pierpaolo Piccioli rimasto in carica fino al 2024 quando è subentrato il genio di Alessandro Michele.