San Valentino: storia, origini e tradizioni della festa degli innamorati

Il 14 febbraio si celebra l'amore romantico, ma perché proprio in questa data? La storia, le leggende e lo scambio di biglietti e regali

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Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

Cioccolatini, fiori, cene romantiche e frasi d’amore? È il giorno di San Valentino, quello dedicato agli innamorati. E se va bene affermare che l’amore si deve celebrare ogni giorno, è anche vero che c’è una ragione secondo la quale il 14 febbraio è la festa dedicata al sentimento più profondo.

Le storia, le origini e le tradizioni legate a questo appuntamento sono antiche e si sono sviluppate nel corso dei secoli sino ad assumere le caratteristiche della festività che conosciamo oggi. Tra biglietti dolcissimi, doni pensati per l’altra metà e appuntamenti speciali, questo momento dell’anno è dedicato all’amore, quello che fa battere il cuore, che fa sentire le celebri “farfalle nello stomaco” e che è fonte di felicità.

Tutto quello che c’è da sapere sulla festa degli innamorati e sul perché il 14 febbraio si celebra San Valentino.

Le origini della festa di San Valentino: la sua storia

Le origini della festa di San Valentino vanno ricercate nel passato più remoto: bisogna fare un salto indietro nel tempo all’epoca dei romani per trovare i primi segni di quella che, poi, si sarebbe sviluppata in una celebrazione ben diversa. All’epoca, intorno alla metà del mese di febbraio, l’appuntamento era con i Lupercalia, delle celebrazioni di purificazione. Con l’avvento del cristianesimo, questo appuntamento venne cancellato e sostituito. Pare che sia stato papa Gelasio I a dare il via al collegamento con il Santo Valentino.

Secondo una delle tante leggende che legano questa figura agli innamorati ce n’è una che racconta che sarebbe stato proprio lui, infatti, a fornire a una giovane la dote che le ha permesso di sposarsi. Un’altra ancora racconta che abbia portato la pace tra due innamorati. E, infine, che abbia celebrato un matrimonio che non era approvato da una delle famiglie.

San Valentino è stato un uomo di fede cristiana che si dice essere vissuto tra il 176 d.C. e il 273 d.C., già da giovanissimo divenne vescovo e difese con forza la sua fede e quella della sua comunità. È morto decapitato il 14 febbraio.

Una celebrazione che ha le sue radici nel passato e della quale si trova traccia anche nel corso dei secoli, basti pensare all’Alto Tribunale dell’Amore, nato a Parigi nel 1400 e proprio il 14 febbraio. Una festa che è giunta a noi e che oggi ha delle tradizioni ben precise.

Le tradizioni della festa degli innamorati

Bigliettini, doni, fiori e cioccolatini: a San Valentino gli innamorati da tradizione si scambiano dei regali speciali, per celebrare la potenza dei loro sentimenti. Basti pensare che, qualche anno fa, numeri alla mano era stato verificato che per questa ricorrenza venivano spediti 1miliardo di biglietti.

Oggi i regali per gli innamorati comprendono tantissime altre cose ed esperienze come cene, fughe romantiche o eventi, ma resta comunque la bellezza di scambiarsi frasi e pensieri speciali per sottolineare la grandezza del proprio amore. Un sentimento che va curato ogni giorno e non va mai dato per scontato. Lo sappiamo: non basta farsi un dono per San Valentino, ma è bellissimo pensare di avere un appuntamento speciale durante il quale passare istanti unici con la propria persona del cuore.