Helen Duncan, l’ultima strega

Nel 1944, Helen Duncan, fu arrestata e sopposta all'ultimo processo di stregoneria. Questa è la sua storia

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Di streghe, magie e profezie ne è piena la letteratura, quella favolistica dedicata ai più piccoli e quella fantasy riservata, invece, a un pubblico adulto. Eppure la storia ci insegna che c’è stato un tempo in cui non solo le streghe venivano riconosciute per strada, ma venivano anche perseguitate, torturate, uccise.

Dal XIV al XVII secolo, infatti, l’Europa è diventata il palcoscenico di una delle più aberranti tragedie umane, un crimine di massa commesso ai danni delle donne: la caccia alle streghe. Un capitolo buio, feroce e drammatico che è il simbolo rappresentativo e culminante di secoli di discriminazioni, pregiudizi e superstizioni nei confronti delle donne.

Di tempo ne è passato da quando il Malleus maleficarum decideva le sorti delle “malefiche”, eppure la testimonianza più tardiva dell’esistenza delle streghe nel mondo è molto più recente. Basta fare un piccolo passo indietro nel tempo, e ritornare al secolo scorso, per conoscere la vera storia di Victoria Helen McCrae Duncan considerata, all’unanimità, come l’ultima strega in terra.

Chi era Victoria Helen McCrae Duncan

Era il 1887 e la Gran Bretagna, da sempre considerata uno dei Paesi più avanguardisti del vecchio continente, si preparava a dare il benvenuto al nuovo secolo. Quello stesso anno, a novembre, nasceva a Callander nella Scozia Centrale Victoria Helen McCrae.

Era una bambina molto diversa dalle sue coetanee, così come lo erano i suoi interessi, e per questo non passava inosservata. Helen, infatti, prevedeva il futuro, o almeno questo che sosteneva. Un dono, ma anche una maledizione, che spaventava tutte le persone che la circondavano e che temevano l’occulto.

Avevano paura di lei, e delle sue tremende profezie, i suoi compagni di scuola e i vicini di casa. I rapporti iniziarono a incrinarsi anche in famiglia soprattutto a causa della grande preoccupazione di sua madre, membro della chiesa presbiteriana, profondamente angosciata per gli inspiegabili comportamenti della sua bambina. Il punto di rottura, però, avvenne quando Helen era solo un’adolescente e restò incinta. Fu allora che venne allontanata da casa e ripudiata.

Lasciata la scuola, Helen iniziò a lavorare e a vivere di stenti fino a quando l’amore bussò alla sua porta. Nel 1916 sposò Henry Duncan, ebanista scozzese, che al contrario di tutti gli altri non solo credeva nei poteri di sua moglie, ma li sosteneva anche. La coppia, insieme, mise al mondo sei figli.

C’era una volta una strega

Non era facile la vita dei coniugi Duncan che, dopo la nascita dei figli, si ritrovò a sfiorare la povertà. Nonostante Helen svolgesse due lavori, i soldi per mantenere uno stile di vita dignitoso non sembravano bastare. Fu allora che Henry ebbe l’idea di sfruttare il dono di sua moglie: la convinse a mettere a disposizione degli altri il suo grande potere, ovviamente dietro pagamento.

Helen, che sosteneva di essere in grado di comunicare con gli spiriti, iniziò quindi a organizzare sedute a pagamento con la promessa di creare connessioni con l’aldilà. Si narra che la presenza dei fantasmi fosse confermata dall’ectoplasma che fuoriusciva dalla bocca e dal naso della medium. I miscredenti hanno sempre sostenuto che quella manifestazione era in realtà un inganno: l’ectoplasma altro non era che un panno di cotone cardato e intinto nell’albume d’uovo.

Eppure le persone credevano in Helen, nei suoi poteri e nella sua capacità. La sua fama crebbe velocemente, grazie anche al reportage condotto dal fotografo Harvey Metcalfe che, nel 1928, partecipò ad alcune sedute immortalando i poteri della “strega”.

Helen fu analizzata dagli esperti, guardata con ammirazione e anche con un po’ di pregiudizio. Fu fotografata e sottoposta a esami e radiografie: tutti erano in qualche modo affascinati dai suoi poteri. La fama aumentò in maniera esponenziale quando, nel 1941, la donna divulgò la notizia dell’incidente della HMS Barham della Royal Navy, la nave che esplose nei pressi della costa egiziana, fino ad allora tenuta nascosta. Come aveva fatto a saperlo? La donna dichiarò di aver parlato con un marinaio morto nell’incidente.

Ormai non c’erano più dubbi: Helen Duncan era una strega.

Temple Church of Spiritual Healing
Fonte: Daily Mirror/Mirrorpix/Getty Images
Temple Church of Spiritual Healing

I primi dubbi e le indagini

Erano molte le persone che si recavano da Helen, lo facevano soprattutto per poter comunicare con i defunti. La sua popolarità, però, non attirava solo l’attenzione delle persone, ma anche quella degli scienziati. Tra questi c’era anche Harry Price, un parapsicologo britannico, che decise di indagare sui poteri della strega scozzese.

L’esperto aveva fatto analizzare un campione di ectoplasma fuoriuscito dal corpo della medium, salvo scoprire poi che altro non era che una garza imbevuta di albume d’uovo. Le teoria di chi credeva Helen una ciarlatana furono così confermate.

Le altre prove a sostegno del fatto che la donna non avesse alcun potere magico, furono fornite da Price e da altri esperti. Gli spiriti che si palesavano durante le sedute erano in realtà delle bambole di cartapesta mentre l’ectoplasma era ottenuto tramite il rigurgito della garza. La conferma arrivò anche da Mary McGinlay, ex cameriera della famiglia, che confessò di aver aiutato Helen e suo marito a creare queste performance.

E che dire, invece, della HMS Barham della Royal Navy? Secondo gli esperti, nonostante la notizia dell’affondamento della nave non fosse stata ancora divulgata, le famiglie degli 861 passeggeri a bordo furono avvisate dell’incidente con una lettera. Era probabile, quindi, che Helen lo avesse saputo da un’amica o da una conoscente e che avesse trasformato questa confessione in una profezia.

La condanna

Gli anni passavano ed Helen continuava a mettere a disposizione delle persone il suo potere all’interno del Master’s Temple Church of Spiritual Healing a Portsmouth. Eppure i dubbi sollevati fino a quel momento si erano trasformati in certezza per molte persone che iniziarono a denunciare la donna per inganno e medianità fraudolenta.

Alla fine le forze dell’ordine dovettero agire e la donna fu arrestata nel 1944 ai sensi del Vagrancy Act, una legge che puniva i mendicanti. Viste le tante lamentele, però, scelsero di applicare la Witchcraft Act 1735, un’evoluzione della precedente legge del 1541 che puniva la stregoneria anche con la pena capitale. Helen in realtà fu condannata a un solo anno di reclusione, diventando così la protagonista dell’ultimo processo alle streghe.

Venne rilasciata nel 1945, dopo aver scontato nove mesi di carcere, e morì poco dopo nella sua casa di Edimburgo. Nel 1951 la Witchcraft Act fu abolita.

Helen MacFarlane Duncan
Fonte: Daily Mirror/Mirrorpix/Getty Images
Helen MacFarlane Duncan