C’era una volta la Marabbecca, la strega siciliana che terrorizzava i bambini

Dalla Sicilia arriva la leggenda popolare della creatura cattiva che ha viveva nei pozzi e spaventava tutti i bambini

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Francesca Pasini

Web Content Writer

Laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vive tra l'Italia e la Spagna. Ama tutte quelle storie di personaggi e leggende, di luoghi e viaggi unici, di cultura e lifestyle, che trasforma in parole per lavoro e per passione.

La cultura popolare è ricca di storie e superstizioni affascinanti nelle quali il confine tra realtà e finzione è molto labile. Racconti che ci riportano a tempi antichi nei quali la vita era semplice e genuina, dettata da ritmi lenti, dal duro lavoro contadino e da ben pochi agi.

E così tra mostri e presenze paranormali, streghe, diavoletti e malocchi, si sono tramandate nei secoli numerose leggende che ancora oggi suggestionano e ispirano, rappresentando un patrimonio culturale che dobbiamo custodire gelosamente affinché non venga mai perduto.

Da questi tempi lontani arriva, tra le tante leggende, anche quella della Marabbecca. Tramandata fino ai giorni nostri dalla tradizione siciliana, si racconta che questa creatura oscura vivesse in posti bui e che spaventasse i bambini, tenendoli lontano dai pericoli. Una storia incredibile e ricca di magia che racconta la vita di un passato che vive ancora nella cultura tradizionale siciliana. Non a caso, questa figura leggendaria, è diventata anche protagonista dell’omonimo romanzoMarabbecca di Viola Di Grado, diventando emblematica nella raffigurazione della contrapposizione tra il bene e il male nei legami affettivi.

La leggenda della Marabbecca: che paura per i bambini!

Ma quali sono le origini della Marabbecca? Spesso i racconti popolari nascevano da esigenze pratiche e venivano poi trasformati fantasiosamente per rendere la vita più leggera e, perché no, più divertente. Come ogni leggenda che si rispetti, anche questa nacque da una necessità quotidiana: tenere i bambini piccoli lontani dalle cisterne posizionate nei cortili delle case contadine per raccogliere l’acqua piovana, quella potabile che serviva per vivere.

Si narra che per allontanare i bambini da queste “aperture” nel terreno ed evitare che cadessero rischiando di farsi molto male, gli adulti raccontavano loro che all’interno del pozzo viveva la Marabbecca, una vecchia strega cattiva dall’aspetto oscuro e spaventoso che avrebbe acciuffato quei bambini che si sarebbero affacciati al pozzo, non lasciandoli più uscire. In questo modo si tenevano i bambini lontani dai pericoli.

Ogni famiglia aveva la sua versione di quella strega che abitava le buie cisterne nei cortili. C’era chi la chiamava anche Menalonga, Vecchia del Pozzo o Mammaddau, e chi la dipingeva come una donna dal volto contorto nel dolore, oppure come figura metà donna e metà pesce. Proprio perché nessuno l’ha mai vista, le madri davano libero sfogo alla propria fantasia con l’intento di descrivere un mostro dalla cattiveria inaudita e senza pietà: un modo sicuramente efficace per far sì che anche i bambini più curiosi e “monelli” evitassero di affacciarsi alle quelle pericolose cisterne.

Le origini della leggenda e del suo nome

In realtà, la leggenda della Marabbecca ha origini nelle usanze pagane delle famiglie campane, che durante il passaggio alla cultura cristiana, continuarono a riunirsi attorno ai pozzi, di notte, per venerare la Dea Diana. Queste celebrazioni non piacevano alla popolazione cristiana che ben presto iniziò a chiamare le persone pagane “Janara”, ossia “streghe”. Da qui nacque la credenza secondo cui in quei pozzi vivesse una creatura spaventosa, quella strega che nel loro immaginario veneravano i pagani.

Ben presto la leggenda si è diffusa in tutta la Sicilia e poi nel resto del sud Italia. Ogni zona del Meridione ha tramandato questa credenza popolare negli anni, dandole nomi diversi nelle varie regioni. In Sicilia abbiamo, appunto, la Marabbecca, nome che viene probabilmente dalle pagine della Bibbia e in particolare dal libro della Genesi. Sembrerebbe che il termine abbia origine nel nome Rebecca, una giovane donna che soccorse Isacco alle porte della citta di Arran mentre prelevava dell’acqua da un pozzo vicino. Probabilmente questo nome venne modificato nel tempo dai cristiani, arrivando fino a Marabbecca, la strega siciliana che terrorizzava i bambini.