La Giungla Metafisica al Fuorisalone 2025: “Una fusione tra natura e design”

Angela Florio, artista e interior designer, ci racconta di "Metropolitan Jungle" alla Milano Design Week, realizzata per la prima volta nella sede dell'Inps

Foto di Federica Cislaghi

Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Pubblicato: 7 Aprile 2025 15:36

L’artista e interior designer Angela Florio di DecorAzione torna a stupire e a emozionare alla Milano Design Week 2025 per il quinto anno consecutivo con Metropolitan Jungle, quest’anno insieme a a Francesca Paolucci con Do Your Garden.

La grande novità presentata al Fuorisalone 2025 sta nella sede in cui è esposta l’installazione di Angela Florio. Infatti, per la prima volta l’Istituto di Previdenza Sociale- INPS sfida l’immagine pubblica di una fredda burocrazia aprendo le porte della sede di via Circo 16, a un’idea davvero straordinaria, ricca di contributi e suggestioni sempre ispirati ai temi propri della art designer di DecorAzione: il dialogo armonioso tra l’arte, il design e la natura urbana, la sintesi di tecniche tradizionali con tecnologie all’avanguardia, la responsabilità ambientale.

Collaborano alla realizzazione di questa edizione di Metropolitan Jungle dal titolo “Fusione di Design, natura e Herbae Tintoriae”, artisti, designer e artigiani di Guido Toschi Marazzani Visconti, Mf Design e Thais Bernardes, con il consueto supporto di 5VIE.

Angela Florio ci ha raccontato l’ispirazione e la realizzazione di questa installazione, appuntamento imperdibile della Milano Design Week 2025.

Parliamo della tua installazione per il Fuorisalone, che quest’anno si svolge in una sede molto particolare: l’INPS. Come mai questa scelta?
In realtà, non è stata una nostra scelta. Ma è stata proprio l’INPS a proporsi al Circuito delle 5 Vie con cui collaboro da anni, con lo scopo di aprire le porte al pubblico con un’installazione. Hanno voluto dare spazio a un progetto artistico che parlasse alla cittadinanza in modo nuovo, e così è nato tutto. Me l’hanno proposto e io ho trovato fosse un’ottima occasione, anche perché proprio questo progetto di Metropolitan Jungle ha una visione quasi onirica dell’individuo all’interno della società.

Fuorisalone 2025 Metropolitan Jungle
Fonte: Ufficio stampa - Metropolitan Jungle
“Metropolitan Jungle” al Fuorisalone 2025

Un’iniziativa inusuale per un ente pubblico…
Sì, ma molto significativa. È una nuova generazione di dirigenti che ha deciso di mettere a disposizione gli spazi gratuitamente, cosa rarissima nel contesto del Salone. Questo dimostra apertura, visione, e desiderio di connessione con il territorio. Per questo è un vero e proprio servizio nei confronti dei cittadini che hanno la possibilità di entrare in uno spazio, non solo per sbrigare delle pratiche.

Metropolitan Jungle gioca tra interno ed esterno: in che senso è uno spazio metafisico?Metafisico nel senso che interno ed esterno non sono definiti come siamo abituati a farlo. L’installazione è pensata come un percorso all’interno di un ufficio INPS, con la sua luce bianca, i suoi corridoi… anche se trasformato. In una delle stanze ci sono piante – che solitamente si trovano all’esterno ma qui sono poste in uno spazio interno – ed elementi naturali, un tavolo centrale con materiali da cui ricavare finiture naturali — come decotti di eucalipto o bucce di cipolla — per creare rivestimenti sostenibili. È una fusione tra natura, design e artigianato. È proprio il dialogo dell’elemento che dovrebbe entrare dentro la nostra quotidianità.

Questo si riflette anche nel titolo dell’edizione 2025 di Metropolitan Jungle,  “Fusione di Design, natura e Herbae Tintoriae”. Puoi raccontarci di più?
Sì, il titolo racchiude l’essenza dell’installazione. Usiamo materiali quotidiani, spesso considerati scarti — come bucce, bacche, foglie — per mostrare che possono avere nuova vita. Per esempio con la buccia di cipolla si tingono di giallo i tessuti. È un atto di rispetto verso la natura e un’alternativa al consumismo.

Anche i tuoi paraventi seguono questa filosofia?
Esattamente. Sono pensati per esterni, per abbellire balconi o terrazze, creando una barriera visiva leggera e poetica. Ogni paravento ha anche la sagoma di un animale — una scimmia, un giaguaro — che introduce un elemento onirico, come se ti trovassi in una giungla urbana.

Fuorisalone 2025 Metropolitan Jungle
Fonte: Ufficio stampa - Metropolitan Jungle
“Metropolitan Jungle” al Fuorisalone 2025

Tutto questo sembra perfettamente allineato con il tema del Fuorisalone 2025, “Mondi Connessi”
Assolutamente. La mia installazione è un invito a connettere Occidente e Oriente, città e natura, visibile e invisibile. Anche il tema delle 5 Vie, “Visibili Invisibili”, mi è molto caro: la natura è sotto i nostri occhi, ma spesso la ignoriamo. Eppure, anche una pianta secca può diventare materia viva, rinascere in un’altra forma. È una metamorfosi.

Una filosofia che porti anche oltre il Fuorisalone, nel tuo marchio “DecorAzione”, giusto?
Sì, DecorAzione è il mio progetto, dove “decorazione” è movimento e trasformazione. Il mio lavoro è influenzato da molte dimensioni, anche dalla fisica quantistica. È un approccio che cerca sempre nuovi linguaggi attraverso ciò che ci circonda.