Una donna che ha ispirato e parlato a tutte le donne? Virginia Woolf, scrittrice femminista e in grado di lasciarci un bagaglio di esperienze, emozioni, sentimenti e insegnamenti che ancora oggi sono attuali. Nata a Londra il 25 gennaio 1882, ha ricevuto un’educazione piuttosto rigida e ferma, figlia dell’epoca vittoriana. In lei, una vocazione letteraria senza eguali, che l’ha portata ad essere una delle scrittrici più all’avanguardia del XX secolo, legata inevitabilmente al movimento femminista. DiLei ha scelto alcune delle frasi, citazioni e aforismi più belli di Virginia Woolf, per ispirare nuove generazioni di donne, e non solo.
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Le frasi celebri di Virginia Woolf
“Potete bloccare tutte le librerie se volete ma non c’è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mia mente”. Una delle citazioni più famose di Virginia Woolf ci spiega la sua enorme personalità, la sua grandezza e la sua stessa attività letteraria. Mossa da un profondo amore per la scrittura, la Woolf non si è limitata a immaginare storie, ma si è impegnata a battersi per i suoi ideali: ha sempre sostenuto i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere. E lo ha fatto in un’epoca tutt’altro che clemente con noi donne, nonostante la nota condizione da “angeli del focolare”.
- So che ti sto rovinando la vita, so che senza di me potresti lavorare. E lo farai, lo so. Vedi, non riesco neanche a scrivere bene questo biglietto. Non riesco a leggere. Voglio dirti che ti devo tutta la felicità della mia vita. Sei stato estremamente paziente con me, e incredibilmente buono. […] Tutto mi ha abbandonato, tranne la certezza della tua bontà. Non posso continuare a rovinarti la vita. Non credo che due persone avrebbero potuto essere più felici di quanto siamo stati noi. (…) Sono certa che sto impazzendo di nuovo, sento che non possiamo attraversare un altro di quei tempi terribili e non mi riprenderò questa volta. (Dalla Lettera di addio al marito)
- Perché mai è così tragica la vita; così simile a una striscia di marciapiede che costeggia un abisso. Guardo giù; ho le vertigini; mi chiedo come farò ad arrivare alla fine.
- Mi viene da pensare che questo stato, questo mio stato di depressione, è lo stato abituale della maggior parte della gente.
- Gli esseri umani non procedono tenendosi per mano per tutto il cammino della vita. C’è una foresta vergine in ciascuno di noi, un campo di neve dove anche l’impronta delle zampe d’uccello è sconosciuta. Qui ci addentriamo da soli e preferiamo che sia così. Avere sempre la solidarietà, essere sempre accompagnati, essere sempre compresi, sarebbe intollerabile.
- Ma la bellezza non era tutto. La bellezza aveva un inconveniente: si manifestava a un tratto, tutta in una volta. Pietrificava la vita; la congelava.
- Anche l’amore distrugge. Tutto ciò che era bello, tutto ciò che era vero, finiva.
- Cosa conta il cervello rispetto al cuore?
- Se non dici la verità su te stesso non potrai dirla neanche sulle altre persone.
- Ti vedo dappertutto: nelle stelle, nel fiume… Per me sei tutto ciò che esiste. La realtà di ogni cosa.
- Dio, quanto soffro! Che spaventosa capacità di sentire intensamente, la mia.
Le frasi di Virginia Woolf sull’amicizia
Tra i temi più discussi da Virginia Woolf nei suoi scritti troviamo anche l’amicizia. Le frasi sull’amicizia tratte dai libri della Woolf ci spiegano che, nella sua produzione letteraria, ha voluto dare spazio a ogni argomento importante nella vita di tutti, con un’introspezione psicologica che l’ha contraddistinta da molti scrittori della sua epoca. L’amicizia non è solo un legame: per la Woolf, è un punto di riferimento incredibile.
- I nostri amici, quanto di rado visitati, quanto poco conosciuti – è vero; eppure, quando incontro una persona sconosciuta, e cerco di sganciarmi, qui, a questo tavolo, ciò che io chiamo la mia vita, non è una sola vita che io possa voltarmi a guardare; non sono una sola persona; sono molte persone; non so precisamente chi io sia – Jinny, Susan, Neville, Rhoda, oppure Louis: né so come distinguere la mia vita dalla loro.
- Alcuni vanno dai preti. Altri si rivolgono alla poesia. Io ai miei amici.
- Ognuno ha il proprio passato chiuso dentro di sé come le pagine di un libro imparato a memoria e di cui gli amici possono solo leggere il titolo.
Le frasi di Virginia Woolf sulla vita e sulla morte
Tanti i pensieri, poi, dedicati alla grande dicotomia della vita-morte. Spesso, servendosi sempre del monologo interiore, così come della tecnica del flusso di coscienza, la Woolf ha affrontato questo argomento, celebrando la vita, ma allo stesso tempo dando spazio alle riflessioni sul suo stesso tramonto.
Singolare, poi, il saggio Resta viva di Virginia Woolf, un vero e proprio inno alla vita, che lei stessa ha amato e a cui ha cercato di aggrapparsi disperatamente, nonostante il tragico epilogo, giunto il 28 marzo 1941, quando ha scelto di togliersi la vita a causa di una grave e profonda crisi depressiva.
- Se non vivessimo audacemente, prendendo il toro per le corna e tremando sui precipizi, non saremmo mai depressi, senza dubbio; ma già saremmo appassiti, vecchi, rassegnati al destino.
- Eppure l’unica vita eccitante è quella immaginaria. Appena metto in moto le rotelle nella mia testa non ho più molto bisogno di soldi o di vestiti.
- Una persona che continua a cambiare è una persona che continua a vivere.
- Non c’è bisogno di affrettarsi, non c’è bisogno di brillare, non c’è bisogno di essere nessuno, se non se stessi.
- Siamo dunque fatti in modo tale da dover prendere la morte a piccole dosi, giorno per giorno, per continuare ad affrontare l’impresa di vivere?
- È concesso anche a un eroe morente chiedersi prima di morire come parleranno di lui gli uomini dopo la sua morte.
- Le illusioni sono per l’anima ciò che l’atmosfera è per la terra. Toglietele quell’aria tenera, e la pianta morirà, i colori svaniranno. La terra su cui camminiamo è cenere estinta. È marga quella che calpestiamo, e ciottoli spietati ci feriscono i piedi. La verità ci annienta. La vita è un sogno. È il risveglio ad ucciderci. Chi ci deruba dei sogni, ci deruba della vita.
- Lo strano della vita è che, sebbene la natura di essa sia stata chiara a ognuno per centinaia d’anni, nessuno ne ha steso un adeguato resoconto. Mentre le strade di Londra hanno una loro carta, le nostre passioni rimangono non descritte. Chi mai incontreremo se voltiamo quest’angolo?
- Sono una grande dilettante nell’arte della vita, decisa a succhiare la mia arancia, e poi via subito come una vespa se il boccio su cui mi poso appassisce.
- Credo che vorrei, per l’avvenire, quest’esistenza più umana: dissiparmi prodigalmente tra gli amici, sentire la vastità e il gusto del vivere umano.
- Penso come contiamo poco, come tutti contino poco; com’è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspano per restare a galla.
- Penso vagamente alla possibilità di morire d’improvviso e mi dico: “Beh, allora mangia, bevi, ridi e dà da mangiare ai pesci”.
- Continuerò ad azzardare, a cambiare, ad aprire la mente e gli occhi, rifiutando di lasciarmi incasellare e stereotipare. Ciò che conta è liberare il proprio io: lasciare che trovi le sue dimensioni, che non abbia vincoli.
- Qual è il senso della vita? Ecco tutto: una semplice domanda. Una domanda che poteva non darle tregua con l’avanzare degli anni. La grande rivelazione non era giunta. La grande rivelazione non sarebbe forse giunta mai. Era sostituita da piccoli miracoli quotidiani, illuminazioni, fiammiferi accesi all’improvviso nel buio; come allora.
- E tutte le vite che abbiamo vissuto e quelle che dobbiamo ancora vivere sono piene di alberi e di foglie che cadono.
- Qualunque cosa succeda, resta viva.
Non morire prima di essere morta davvero.
Non perdere te stessa, non perdere la speranza, non perdere la direzione.
Resta viva, con tutta te stessa, con ogni cellula del tuo corpo, con ogni fibra della tua pelle.
Resta viva, impara, studia, pensa, costruisci, inventa, crea, parla, scrivi, sogna, progetta.
Resta viva, resta viva dentro di te, resta viva anche fuori, riempiti dei colori del mondo, riempiti di pace, riempiti di speranza.
Resta viva di gioia.
C’è solo una cosa che non devi sprecare della vita, ed è la vita stessa.
Le frasi di Virginia Woolf sulla scrittura e sulla lettura
Largo spazio, ovviamente, alle frasi sulla scrittura e sulla lettura di Virginia Woolf: per lei, non esisteva separazione tra vita e immaginazione. Dai saggi ai diari, così come nei libri, la Woolf ha spesso descritto la realtà come fonte inesauribile di creatività. Proprio lei, infatti, ha vissuto tra Londra e il Sussex, dove poi ha trascorso gli anni più complessi della sua vita, e non ha mai smesso di trarre ispirazione dalla vivacità del mondo.
- I personaggi non devono essere altro che punti di vista: bisogna evitare la personalità a qualunque costo. Appena si specifica l’età, i capelli ecc., s’insinua nel libro qualcosa di frivolo o di trascurabile.
- L’unico consiglio che una persona può dare a un’altra sulla lettura è di non accettare consigli, di seguire il proprio istinto, di usare la propria testa, di arrivare alle proprie conclusioni.
- Si crede di avere imparato a scrivere in fretta e non è vero. E, cosa strana, non scrivo con gusto o con piacere perché devo concentrarmi troppo. Non mi viene filato, naturale, ma lo metto giù faticosamente, frase per frase.
- Che fonte inesauribile di piacere sono i libri per me! Credo che potrei vivere qui beatamente, leggendo in eterno.
- Con quanta interezza vivo nella mia immaginazione; come dipendo assolutamente da zampilli di pensiero che mi vengono mentre cammino, mentre mi siedo; cose che roteano nella mia mente, componendovi un incessante corteo, che dovrebbe essere la mia felicità.
- Scrivendo, scegliete le parole comuni; evitare il ditirambo e l’eloquenza – pure, è vero, la poesia è incantevole; la prosa migliore è quella che è più piena di poesia.
- Il lavoro deve nascere da un sentimento profondo, diceva Dostoevskij. È il mio caso questo? O mi limito a inventare con le parole, amandole come le amo? No, non credo. In questo libro ho anche troppe idee. Voglio dare la vita e la morte, la saggezza e la follia; criticare il sistema sociale e mostrarlo all’opera, nel momento di massima intensità. Ma questa potrebbe anche essere una posa.
- In fondo la conquista della cultura è di lasciare qualcosa di fatto, solido, per sempre.
- Questo insaziabile desiderio di scrivere qualcosa prima di morire, questo senso divorante della febbrile fugacità della vita, che mi fa avvinghiare, come un uomo a una roccia, alla mia sola ancora.
- Con molto sforzo scrivo due pagine completamente assurde: scrivo varianti di ogni frase, compromessi, tentativi falliti, possibilità, finché il mio quaderno sembra l’incubo di un pazzo.
- È facile ripromettersi di prendere appunti, ma scrivere è un’arte difficilissima. Bisogna scegliere continuamente. Scrivere non è per niente un’arte facile. Pensare ciò che si vuole scrivere sembra facile; ma il pensiero evapora, sfugge qua e là.
- Il gusto per i libri gli era venuto presto. Più volte, da bambino, un paggio lo aveva trovato, a mezzanotte suonata, ancora immerso nella lettura. Gli portavano via la candela e lui rimediava allevando lucciole. Gli portavano via le lucciole, e lui per poco non mandava a fuoco la casa con un acciarino. Per farla breve, lasciando al romanziere il compito di spianare le pieghe della seta e le sue implicazioni, diciamo che era un aristocratico malato d’amore per la letteratura.
- Perché una volta che il male di leggere si è impadronito dell’organismo, lo indebolisce tanto da farne facile preda dell’altro flagello, che si annida nel calamaio e che suppura nella penna.
Le frasi di Virginia Woolf sulle donne
Le frasi sulle donne rappresentano un altro punto importante per comprendere lo stile e le tematiche affrontate da Virginia Woolf, scrittrice femminista e grande sostenitrice del movimento. Un tema enormemente caro all’autrice, che ha scelto di approfondire proprio le condizioni delle donne in Una stanza tutta per sé e Le tre ghinee. Alcune delle sue frasi tutt’oggi sono enormemente attuali, ed è questo il motivo per cui tutte le generazioni di donne, del presente e del futuro, non dovrebbero mai smettere di leggere i suoi scritti.
- Chi può misurare il fervore e la violenza del cuore di un poeta quando questo si trova prigioniero e intrappolato nel corpo di una donna?
- Per tutti questi secoli le donne hanno svolto la funzione di specchi, dotati della magica e deliziosa proprietà di riflettere la figura dell’uomo a grandezza doppia del naturale.
- Se riuscissimo a persuadere le donne che sono in grado di guadagnarsi da vivere e pertanto hanno di fatto in mano questa nuova arma, la nostra unica arma, l’arma dell’indipendenza di pensiero frutto dell’indipendenza economica, se riuscissimo a persuaderle a usare quella arma contro la guerra, vi saremmo più utili che non chiedendo aiuto alle donne che devono insegnare a guadagnarsi da vivere alle giovani, o aggirandoci all’infinito attorno ai luoghi proibiti e ai sacri cancelli delle università dove questo appunto si insegna.
- Avete un’idea di quanti libri si pubblicano sulle donne in un anno? Avete un’idea di quanti fra questi libri sono scritti da uomini? Sapete di essere, forse, l’animale più discusso dell’universo?
- D’altronde, fra cent’anni, pensavo, giunta sulla soglia della mia casa, le donne non saranno più il sesso protetto. Logicamente condivideranno tutte le attività e tutti i lavori che finora sono stati loro negati.
- A ogni modo non potevo non pensare, mentre guardavo le opere di Shakespeare nello scaffale, che almeno in questo il vescovo aveva avuto ragione; sarebbe stato impossibile, completamente e interamente impossibile, che una donna scrivesse nell’epoca di Shakespeare le opere di Shakespeare.
- Perché le donne sono tanto più interessanti per gli uomini che gli uomini per le donne?
- Una femminista è una qualsiasi donna che dice la verità sulla propria vita.