Tessuti sostenibili per letti e divani: cosa scegliere

Lino, cotone o fibre sintetiche? Ecco che tessuto scegliere per letti e divano

Foto di Angela Inferrera

Angela Inferrera

Consulente di stile

Consulente d'immagine, fashion editor ed esperta di moda sostenibile.

Perché scegliere tessuti naturali e sostenibili per i tessili della casa? E come fare per distinguere quelli sostenibili da quelli che non lo sono? Cerchiamo di orientarci.

Tessuti sostenibili per letti e divani: cosa significa

Quando parliamo di tessuti sostenibili, parliamo di fibre che impattano il meno possibile sull’ambiente, consumando meno risorse (idriche ed energetiche) e nel rispetto delle condizioni di lavoro di chi ha realizzato il prodotto finale. La storia del tessuto infatti è lunga: se pensiamo ad un banale lenzuolo in cotone, dobbiamo partire dal fiocco di cotone. Se invece parliamo di fibre sintetiche, il discorso è ancora più complesso. Al di là del tipo di fibra, naturale o sintetica, che decidete di scegliere, tenete presente anche come e dove vengono eseguite la tintura e il finissaggio. Spesso per queste operazioni vengono utilizzate materie chimiche nocive che, oltre a restare sui vestiti, possono essere perfino tossiche.

Tessuti sostenibili per letti e divani: cosa scegliere

Fibre naturali

Il cotone non è una fibra molto sostenibile, perché, per produrla, serve moltissima acqua. In più, possono essere usati pesticidi e diserbanti per farla crescere. Per aiutarci nella scelta, ci vengono in aiuto le certificazioni: la GOTS o la OEKO-Tex ad esempio vi rassicurano sul fatto che non siano stati utilizzate sostanze chimiche per la coltura delle piante, ma anche per la lavorazione e la tintura della fibra.

Visto che il cotone è una fibra che consuma molta acqua, su che fibre possiamo orientarci? Lino, bambù, canapa sono fibre che per cui il dispendio energetico e idrico è decisamente minore.

Tessuti sostenibili per letti e divani: cosa scegliere

Fibre artificiali

Posto che è preferibile optare per fibre di origine naturale, soprattutto per elementi d’arredo su cui passiamo molte ore, (pensiamo alle lenzuola), anche le fibre sintetiche possono essere sostenibili. Sto pensando in particolare a quelle riciclate o rigenerate. In questo caso non stiamo immettendo materia prima nuova nell’ambiente, ma lo stiamo ripulendo da materiali plastici già esistenti.

Perché vi dico questo? Perché molto spesso le fibre sintetiche come il poliestere e il nylon (che possono essere entrambi riciclati: il primo dal PET, proprio quello delle bottigliette di plastica, il secondo perfino dalle reti da pesca esauste) possono essere filate insieme a quelle di origine naturale come il cotone. Questo tipo di fibre miste ovviamente avrà una maggiore resistenza e durabilità.

Tessuti sostenibili per letti e divani: cosa scegliere

Le fibre naturali come cotone, canapa o lino per tessili letto o per il soggiorno danno immediatamente un tocco naturale all’ambiente, soprattutto se scelti in colori neutri. iI più non hanno stagionalità, nel senso che sono belli e pratici sia d’estate che d’inverno. In termini di fibra tessile, tenete presente che anche il velluto viene realizzato in cotone. Per l’inverno, aggiunge un tocco caldo all’ambiente, magari inserito a tocchi, come ad esempio per rivestire un pouf o cuscini da appoggiare al divano o alle poltrone.

Tessuti sostenibili per letti e divani: cura e attenzione

Quando fate la vostra scelta, tenete sempre presente anche l’usabilità del materiale che scegliete: se avete bambini piccoli o animali, o in caso di allergie, potreste aver bisogno di sfoderare spesso i divani per lavarli. In questo caso, sarà meglio optare per fibre resistenti e facili da smacchiare. Altra cosa importante: se lavate le fodere del divano in casa in lavatrice, evitate di metterle in asciugatrice, perché potrebbero restringersi. Anche per quanto riguarda le lenzuola in lino vale lo stesso: l’asciugatrice pettina la fibra, la solleva e la stacca. A lungo andare potrebbe rovinarla: meglio stendere all’aria.