Casa Balla, l’incredibile appartamento futurista

Il geniale artista Giacomo Balla decise, negli anni '30, di trasformare la sua dimora in una vera e propria opera d'arte: andiamo alla scoperta di Casa Balla

Foto di Giulia Sbaffi

Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Nel cuore di Roma, c’è un appartamento che a prima vista potrebbe passare totalmente inosservato: varcata la sua soglia, tuttavia, ci troviamo letteralmente trasportati in un mondo diverso, quello dell’estro geniale di un uomo che ha segnato la corrente italiana del Futurismo, il grande Giacomo Balla. La piccola dimora, acquistata per diventare residenza di famiglia, venne pian piano trasformata in una visione miracolosa. Casa Balla – oggi considerata una casa museo – è forse l’opera d’arte più suggestiva che ci resta del grande artista. Andiamo alla sua scoperta.

Dove si trova Casa Balla

Seppur torinese di nascita, fu Roma la città che rimase per sempre nel cuore di Giacomo Balla. E fu dunque qui che stabilì la residenza della sua famiglia, in un piccolo appartamento situato in via Oslavia 39B: siamo a due passi dal centro storico della capitale, nel ridente quartiere Della Vittoria. Il quale tuttavia, all’epoca, non aveva molto da offrire ad un artista visionario come Balla. Divenne dunque una delle sue missioni principali quella di trasformarlo, rendendolo più colorato e creativo. E da dove iniziare, se non da casa propria? Ecco come nacque Casa Balla, oggi un bellissimo museo assolutamente da visitare.

Chi era Giacomo Balla

Per capire davvero l’atmosfera che aleggia in Casa Balla, non possiamo risparmiarci un breve excursus sul suo autore – e proprietario. Giacomo Balla, nato nel 1871 a Torino, fu uno dei principali esponenti del Futurismo italiano, esprimendosi in un gran numero di arti come la pittura, la scultura e la scenografia. Sin da bambino, mostrando il suo estro creativo, si dedicò dapprima allo studio del violino e poi al disegno: si iscrisse all’Accademia Albertina torinese, ma frequentò anche lezioni di psichiatria con Cesare Lombroso e fotografia con Oreste Bertieri.

Nel 1895, Balla si trasferì a Roma assieme a sua madre, e qui rimase per tutta la sua vita. Si avvicinò pian piano allo stile divisionista, partecipando anche alla Biennale di Venezia, mentre nel periodo della Prima Guerra Mondiale fece suoi i canoni del neonato movimento futurista. Per quanto riguarda la sua vita privata, nel 1904 Giacomo sposò la sua amata Elisa Marcucci da cui ebbe due figlie, Luce ed Elica. Insieme alla sua famiglia, si traferì alla fine degli anni ’20 in un appartamento che, tuttavia, sembrava troppo spento e ordinario. Dallo sforzo dell’artista per trasformare il nido d’amore in un luogo speciale, nacque Casa Balla.

Opera di Balla
Fonte: ANSA Foto
Un dettaglio del Bal Tic Tac, il primo cabaret decorato in stile futurista da Giacomo Balla

La storia di Casa Balla

Giacomo Balla e la sua famiglia acquistarono l’appartamento romano nel 1929 e vi si trasferirono subito, trovando però l’ambiente ben poco stimolante. L’artista, un genio creativo dall’animo estroso, non poteva vivere così: decise dunque di fare della sua casa un vero e proprio laboratorio di sperimentazione, trasformandolo pian piano in una vera e propria opera d’arte in continua evoluzione. Nessun angolo venne risparmiato dalla “furia” creativa di Balla, portando un tocco di Futurismo in ogni stanza. Ne venne fuori una dimora ultra colorata e decorata, ricca di forme sorprendenti e di oggetti funzionali ma anche esteticamente affascinanti.

Casa Balla fu dunque non soltanto la residenza di famiglia, ma anche una vera officina dove sperimentare nuove tecniche, dove dare libero spazio alla propria fantasia. Giacomo vi rimase fino alla sua morte, avvenuta nel 1958: in seguito furono le sue due figlie, Luce ed Elica, a prendersi cura dell’opera d’arte del padre, lasciando l’appartamento completamente inalterato per tantissimo tempo. Entrambe si spensero negli anni ’90, a poca distanza l’una dall’altra, e Casa Balla rimase in balia di se stessa per un decennio, periodo in cui vi furono numerose speculazioni sul destino di questo gioiello.

Si diffuse la voce che l’appartamento fosse stato smantellato pezzo per pezzo, privandoci quindi di un’opera d’arte di preziosissimo valore. Invece, nel 2004 Casa Balla venne dichiarata di interesse culturale dal Ministero della Cultura e venne quindi restaurata, dapprima dall’Istituto Centrale per il Restauro e in seguito dalla Soprintendenza Speciale di Roma, assieme agli eredi della famiglia Balla. Grazie a questo immenso lavoro, che riportò al loro antico splendore anche le opere contenute nell’appartamento, oggi Casa Balla è tornata ad essere un gioiello. Curata dal MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo), periodicamente viene riaperta al pubblico.

Casa Balla, una vera opera d’arte

Opera di Balla
Fonte: ANSA Foto
Una delle opere di Giacomo Balla

Come visitare Casa Balla? L’appartamento, situato a due passi dal cuore di Roma, viene periodicamente messo a disposizione del pubblico, affinché un tale capolavoro non rimanga sconosciuto. I tour guidati sono organizzati dal MAXXI durante i periodi d’apertura: gli ingressi sono scaglionati e l’intero giro dura all’incirca un’ora. Dal momento che gli spazi sono piuttosto piccoli, i gruppi vengono divisi in due: parte dei visitatori prosegue con il tour, mentre gli altri possono usufruire di un approfondimento video in una stanza dedicata, per poi fare cambio.

Ma che cosa c’è da vedere a Casa Balla? Si tratta di un appartamento futurista, un laboratorio di sperimentazione dove Giacomo Balla diede sfogo al suo estro creativo. L’artista realizzò uno spazio fatto di mobili e complementi d’arredo spesso di recupero, originati da materiali poveri che, tuttavia, riuscirono a dare vita a vere e proprie opere d’arte: l’appartamento si trasformò così in un luogo magico, dove si poteva respirare (proprio come oggi) un’atmosfera che voleva riflettere le idee espresse da Balla nel manifesto sulla Ricostruzione futurista dell’universo, firmato – assieme a Fortunato Depero – nel 1915.

Dall’esterno, Casa Balla sembra un comunissimo appartamento situato in un quartiere borghese della splendida Roma. Ma una volta entrati, si dispiega davanti ai nostri occhi un turbinio di colori meravigliosi, di forme che stupiscono e di oggetti spesso piuttosto bizzarri, che conservano però la loro funzionalità. Gli arredi sono stati scelti pezzo per pezzo, le pareti sono riccamente decorate e le piastrelle regalano effetti ottici davvero molto affascinanti. Inoltre, in tutto l’appartamento sono disseminati quadri, sculture e complementi d’arredo dalle forme bizzarre, nonché abiti che diventano essi stessi decorazioni. Insomma, varcare la soglia di Casa Balla è un’esperienza incredibile che merita di essere vissuta, non lasciatevi sfuggire l’occasione.