Dieta, le migliori della settimana dal 24 al 30 agosto

Alla scoperta delle dritte degli esperti per ripartire con un'alimentazione di qualità dopo le ferie

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Con il ritorno dalle vacanze, fanno la loro comparsa diverse emozioni. C’è chi si sente carica e con tanta voglia di ricominciare e chi, invece, si lascia prendere dalla preoccupazione per quegli sgarri alimentari fatti in ferie.

In entrambi i casi, per ripartire al top è molto utile curare la dieta. Tra le alternative al proposito troviamo il fatto di dare maggior spazio ai fagioli. Questi legumi, in virtù della loro ricchezza in fibre sono degli ottimi alleati quando si tratta di combattere la fame.

L’efficacia dei suddetti nutrienti ai fini del miglioramento della gestione dell’appetito è stata più volte comprovata scientificamente. Degno di nota a tal proposito è uno studio pilota condotto da un’equipe della Medical University of South Carolina e pubblicato nel 2013.

Gli esperti in questione hanno monitorato la situazione di un campione di 20 soggetti (18 donne e 2 uomini di età media pari a 46,9 anni). Al follow up, hanno scoperto che la dieta ricca di fibre ricopre un ruolo cruciale quando si tratta di aumentare la sazietà e di ridurre la fame.

L’attenzione alla qualità della propria alimentazione al rientro dalle vacanze deve essere caratterizzata da una consapevolezza importante: la pasta – ovviamente parliamo di situazioni in cui non sussistono controindicazioni – non è una nemica della forma fisica.

Come dimostrato da uno studio pubblicato sulle pagine della prestigiosa rivista Frontiers in Nutrition, l’inclusione nei propri schemi alimentari della regina della dieta mediterranea è associata a una maggior qualità dell’alimentazione e a un’assunzione quotidiana di quantità minori di grassi saturi e zuccheri aggiunti (risultati ottenuti considerando la situazione di un campione di 323 giovani under 18 e di 400 adulti di età superiore ai 19 anni).

Quando si torna dalle vacanze, tra le necessità più rilevanti rientra spesso quella di sgonfiare la pancia. In situazioni del genere, ma anche quando si ha bisogno di dare una sferzata al metabolismo, può rivelarsi utile la dieta Fast.

Come specificato dal Dottor Corrado Pierantoni, nutrizionista clinico e medico specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio, si tratta di uno schema alimentare che comprende 5 pasti al giorno tra principali e spuntini.

I primi giorni devono essere caratterizzati da una prevalenza di alimenti proteici. In questo modo, si riesce a indurre la chetosi. A partire dal quinto giorno, bisogna attuare una vera e propria ricarica metabolica, portando in tavola anche i carboidrati provenienti da pasta, patate, frutta e pane.

Un innegabile vantaggio di questa dieta – che si conclude con una fase di scarico leggero caratterizzata dall’esclusione dei carboidrati complessi – riguarda la possibilità di procedere senza controllare le grammature. L’esperto consiglia di associarla all’attività fisica costante e di aiutarsi con tisane drenanti. Tra gli ingredienti da prendere in considerazione troviamo i frutti rossi, le foglie di betulla, la radice di gramigna e le foglie di tè verde.

Nel momento in cui ci si concentra sul miglioramento della propria dieta, è impossibile non fare riferimento a frutti autunnali come l’uva. Si potrebbero scrivere pagine e pagine sulle sue proprietà. In queste righe, ci limitiamo a ricordare che è contraddistinta da importanti benefici antiossidanti e antinfiammatori.

Come evidenziato da uno studio comparso sulle pagine della rivista Molecular Nutrition and Food Research, la combinazione di alcuni dei composti presenti nell’uva può impartire una sorta di sinergismo additivo contro le cellule cancerose.

Non c’è che dire: sono numerose le dritte di cui tenere conto quando si punta a migliorare la propria alimentazione in vista della ripresa dell’anno lavorativo. In questo novero è possibile citare l’importanza dei cibi vivi.

Cosa sono? Gli alimenti che, come ricorda la Dottoressa Marilù Mengoni, nutrizionista e psicologa, sono più ‘vicini alla terra’ e alle caratteristiche che hanno nel momento in cui vengono raccolti. In questo novero è possibile includere i semi di riso integrale, il farro non perlato, la frutta e la verdura biologica, la frutta secca.

Concentrarsi su queste alternative nel momento in cui si va a fare la spesa è fondamentale per il benessere. In caso contrario, ossia portando in tavola cibi ‘morti’ e poveri di nutrienti come i cereali lavorati, il nostro corpo, che non trova nutrienti nel cibo che incamera, ce li sottrae. Il risultato? Una diminuzione della biodisponibilità di magnesio, manganese, vitamine del gruppo B (l’elenco potrebbe andare avanti ancora molto).

Un altro suggerimento utile a chi ama i sapori delicati e vuole mantenersi in forma al rientro dalle vacanze sono i fiocchi di latte. Questo formaggio ipocalorico è ricco di nutrienti importantissimi. Tra questi è possibile citare la vitamina A, preziosa per la bellezza della pelle, ma anche l’antiossidante vitamina E.

Inoltre, come ricordato anche dagli esperti del gruppo Humanitas, i fiocchi di latte sono ricchi di vitamine del gruppo B, essenziali per l’efficienza del metabolismo. Concludiamo facendo presente che il ritorno alla quotidianità vale anche per i bambini, che devono riprendere la routine scolastica dopo mesi non certo semplici.

Come ricordato dal Dottor Giuseppe Mele, Presidente della Società Italiana Medici Pediatri, tra i capisaldi della buona alimentazione nel periodo del ‘back to school’ rientrano l’attenzione alla colazione, che deve essere completa dal punto di vista nutrizionale e rappresentare il 20% circa dell’apporto calorico quotidiano, ma anche il focus sul pranzo variegato, possibilmente contraddistinto dalla prevalenza del pesce sulla carne.

Da non trascurare è l’apporto di magnesio e niacina, sostanze amiche dell’efficienza cerebrale. Questi consigli, così come quelli elencati nelle righe precedenti, dovrebbero essere concretizzati solo dopo aver consultato il proprio medico di fiducia.