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Cos’è
Il rosmarino è un piccolo arbusto aromatico, apprezzato in cucina e per le sue proprietà terapeutiche. La pianta del rosmarino appartiene alla famiglia delle Labiateae o Lamiaceae e il suo nome scientifico è stato a lungo Rosmarinus officinalis; di recente è stato però incluso tra le specie di salvia e ribattezzato Salvia rosmarinus. Si tratta di una specie perenne, sempreverde, presente tutto l’anno in gran parte dell’area mediterranea.
Allo stato spontaneo, il rosmarino può raggiungere altezze anche di due metri, ma più spesso non supera il metro. I rami sono disposti in modo opposto, hanno portamento variabile e colorazione verde quando sono giovani, per poi lignificare molto presto. Le foglie del rosmarino sono lineari, coriacee e molto profumate mentre i fiori sono piccoli e azzurro chiaro, riuniti all’ascella delle foglie. Dopo la fioritura si formano piccoli frutti, degli acheni che contengono un solo seme.
Proprietà
In cucina, in erboristeria e in fitoterapia, del rosmarino si utilizzano foglie, fiori e giovani getti che contengono olio essenziale, denoli, derivati dell’acido cinnamico, flavonoidi, acidi triterpenici e steroli. L’insieme di queste molecole naturali, cioè il fitocomplesso, è responsabile dell’attività del rosmarino che ha proprietà:
- digestiva
- carminativa
- antiossidante
- epatoprotettiva
- antibatterica
- antivirale
- antispasmodica
- balsamica
Grazie alle sue proprietà, il rosmarino è utile per favorire l’appetito e i processi digestivi, per calmare i dolori gastrointestinali, combattere il gonfiore addominale dato dall’accumulo di gas e proteggere il fegato.
Il rosmarino è anche un rimedio naturale in caso di sintomi influenzali e in particolare contro le affezioni dell’apparato respiratorio, come tosse e raffreddore. Inoltre, il rosmarino ha proprietà antiossidanti e toniche che aiutano a preservare le funzioni cognitive, a migliorare la memoria e la concentrazione, a rallentare l’invecchiamento e a prevenire numerose malattie.
Esternamente, i preparati a base di rosmarino sono invece utilizzati contro reumatismi, dolore e affaticamento muscolare. Sempre a uso topico, il rosmarino è usato per purificare la pelle, stimolare la crescita dei capelli, regolare la produzione di sebo e per l’igiene orale.
Come usarlo
Con le foglie, i fiori e i giovani getti di rosmarino si preparano numerosi prodotti utili per il benessere e la bellezza, reperibili in erboristeria. Le foglie essiccate possono essere usate per preparare infusi: la tisana al rosmarino si prepara con un cucchiaino di foglie per ogni tazza d’acqua e si consuma dopo i pasti principali per un’azione digestiva, carminativa e antispasmodica, o nel corso della giornata per le proprietà toniche, stimolanti e antiossidanti. Insieme al rosmarino, nella tisana si possono usare erbe dall’azione simile come la maggiorana, il timo, il basilico. In erboristeria, oltre alla tisana, si possono poi trovare anche estratti di rosmarino fluidi o secchi, dunque in gocce, capsule o compresse, nonché il gemmoderivato di rosmarino e la tintura madre di rosmarino.
Del rosmarino si usa anche l’olio essenziale estratto in corrente di vapore dalle foglie; l’essenza di rosmarino è particolarmente indicata per disturbi a carico dell’apparato respiratorio. L’olio essenziale di rosmarino aiuta ad alleviare tosse e raffreddore quando utilizzato per effettuare suffumigi, oli e unguenti da massaggiare sul petto. Per la pulizia della pelle e del cuoio capelluto esistono prodotti detergenti che contengono estratti di rosmarino; in alternativa si possono utilizzare l’infuso di rosmarino e l’idrolato di rosmarino.
Chiaramente le foglie di rosmarino trovano impiego anche in cucina, come aromatizzante. In questo caso si possono utilizzare fresche o essiccate, meglio se tritate e aggiunte a fine cottura, così che non perdano il sapore.
Come coltivarlo
Il rosmarino è una pianta rustica e resistente, dunque semplice da coltivare sia in giardino sia in vaso. Per iniziare la coltivazione conviene partire da una piantina, anziché seminare il rosmarino. La pianta di rosmarino può essere coltivata all’esterno, in piena terra o in un vaso di dimensioni medio grandi, scegliendo una posizione soleggiata e molto luminosa. Per quanto riguarda il terreno, il rosmarino si adatta bene a diverse composizioni e pH, anche se la produzione di olio essenziale migliora nei terreni sabbiosi.
Il rosmarino resiste bene sia alle temperature elevate che al freddo e non ha problemi a sopportare temperature anche di dieci gradi sotto lo zero. La resistenza al gelo aumenta però con l’età, mentre le piante giovani potrebbero soffrire ed è meglio proteggerle durante l’inverno, spostandole in un luogo riparato o coprendo il terreno per evitare che le radici gelino. Le irrigazioni per il rosmarino devono essere moderate, anche d’estate, e vanno assolutamente evitati i ristagni di acqua: la terra deve essere quindi sempre ben asciutta e drenata e occorre rimuovere l’acqua eventualmente accumulata nel sottovaso. Se il rosmarino è coltivato in piena terra, le concimazioni non sono necessarie, mentre quando è coltivato in vaso avrà bisogno di elementi nutritivi da somministrare durante l’estate.
La raccolta del rosmarino può avvenire tutto l’anno se le foglie vengono usate come aromatizzante in cucina; per godere delle proprietà terapeutiche del rosmarino, le sommità fiorite vanno raccolte all’inizio della fioritura per poi farle essiccare all’ombra per qualche giorno e conservarle nei mesi successivi al riparo da luce e calore.