Vuoi sapere qual è uno degli alimenti migliori che abbiamo a disposizione nella nostra alimentazione quotidiana? Stai pensando alla verdura, ai cereali integrali, ai legumi?
Certo, questi sono eccezionali, e diventano ancora più “BONI E VALIDI” aumentando la biodisponibilità dei loro importanti micronutrienti, come le vitamine liposolubili e i sali minerali, se aggiungiamo lui: il vero nettare degli Dei, il signor olio extravergine di oliva.
Semplicemente divino, anche su una fetta di pane tostato con un pizzico di sale, per uno spuntino o un antipasto semplice e godurioso nella sua umiltà. Buono e sano, perché ricco di polifenoli, antiossidanti e vitamine che contribuiscono alla salute del cuore, aiutano a contrastare l’invecchiamento cellulare e agiscono contro i radicali liberi, grazie al loro effetto antinfiammatorio e protettivo.
Nell’ottavo appuntamento di Mangia Senza Stress, il format pensato per imparare a rapportarci con il cibo nel modo migliore per il nostro benessere fisico e psicologico, approfondiremo insieme i falsi miti sull’olio extravergine di oliva e vi svelerò alcune curiosità che non tutti conoscono.
Indice
Quante calorie ha l’olio extravergine d’oliva?
Ma c’è un “MA”: l’olio extravergine di oliva è l’alimento più calorico che esista.
L’olio, essendo costituito per il 99,9% da grassi e per lo 0,1% da questi elementi benefici, apporta circa 900 kcal ogni 100 ml. Quindi, considerando che un cucchiaio da minestra corrisponde circa a 10 ml di olio, una porzione media di condimento al pasto porta a circa 90 kcal.
Sicuramente, se pensi a tua nonna mentre prepara il sugo, il contorno e il pollo al forno per il pranzo della domenica, capisci bene che facilmente arriviamo a 10 giri di olio per pietanza.
Anche quando andiamo al ristorante, oltre alle porzioni abbondanti, è la quantità di condimento che fa impennare le calorie, rispetto a quando cuciniamo a casa nella vita quotidiana.
Quindi? CI DOBBIAMO REGOLARE.
Uno degli stratagemmi per utilizzare e far bastare circa un cucchiaio (o poco più) di olio al pasto, è cucinare un piatto unico. Evitando più portate, che ciascuna richiederebbe del condimento, scegliete di optare per un solo piatto in cui unire la fonte di carboidrati complessi (pane, pasta, riso, cereali, patate, gnocchi, ecc.) a una fonte di proteine magre e una di fibre. A quel punto, basterà aggiungere il vostro cucchiaio di olio (o due, a seconda delle necessità).
I falsi miti sull’olio extravergine di oliva
E quali sono i tre falsi miti che ruotano attorno alle diete e a questo benedetto cucchiaio d’olio?
Utilizzate sempre olio a crudo: è vero che l’olio a crudo conserva meglio le sue proprietà benefiche, ma se ogni tanto dovete fare un soffritto, ben venga! L’importante è non superare il punto di fumo, ovvero il momento in cui gli acidi grassi dell’olio si trasformano in un prodotto tossico chiamato acroleina. Se si rispettano le temperature, la qualità degli acidi grassi che assimileremo rimarrà ottimale.
L’olio cotto ha più calorie dell’olio a crudo: questa è una grande sciocchezza. Non c’è nulla da spiegare, poiché la quantità di grassi rimane invariata, e quindi anche il valore energetico.
La porzione ideale è solo un cucchiaino da tè al pasto: falso. Le linee guida dell’alimentazione suggeriscono una porzione media giornaliera di olio che va dai 20 ai 40 ml, ovvero due o quattro cucchiai al giorno. Ovviamente, se nella dieta di un giorno sono presenti fonti di proteine con un contenuto maggiore di grassi, possiamo ridurre il condimento. Questo accade, per esempio, quando mangiamo del salmone, che è già molto grasso, o dei formaggi che contengono già abbastanza grassi per porzione.
Tuttavia, non c’è altro grasso da preferire rispetto all’olio extravergine di oliva. E se occasionalmente ti fa piacere sostituirlo con altri condimenti, come pesto genovese, burro o maionese, non c’è problema. In questo caso, puoi comunque basarti sulla dose di un cucchiaio da minestra per pasto.
Niente fa dimagrire e niente fa ingrassare; è sempre l’insieme dell’alimentazione e dello stile di vita che determina il nostro equilibrio, permettendoci di vivere la tavola MANGIANDO SENZA STRESS, con quella consapevolezza che mette in pace mente e corpo.