Sottocutaneo, viscerale ed ectopico: quando appare quest’ultimo, significa che il grasso ha invaso gli organi. Ne è un esempio la steatosi epatica, comunemente conosciuta come “fegato grasso”, ma può occupare anche altri organi e persino i muscoli, rendendo difficile aprire persino il tappo di una bottiglia d’acqua. Una condizione da evitare con decisione poiché potrebbe causare problemi di salute e rendere difficile il dimagrimento. Vediamo perché e come scoprire se abbiamo grasso ectopico nel nostro organismo.
Lo stile di vita, la dieta che abbiamo seguito sin dalla nascita influisce su ciò che siamo. Dentro e fuori. Ed è su quel “dentro” che negli ultimi anni si è concentrata la ricerca scientifica. In particolare sul grasso corporeo, considerato oggi come un driver della salute e della longevità.
Guardiamoci allo specchio. È possibile che nel corso del tempo la nostra silhouette sia cambiata: il grasso si è spostato o si sta spostando in altre zone anatomiche del nostro corpo rispetto a quando eravamo ragazze. E non di rado, la circonferenza addominale continua ad aumentare nonostante il peso corporeo sia nella norma.
Il grasso sottocutaneo
“Il grasso sottocutaneo – dice il prof. Pier Luigi Rossi, medico specialista in scienza della alimentazione e medicina preventiva ad Arezzo – costruisce la nostra immagine estetica, la nostra fat line. La sua distribuzione anatomica varia negli anni ed è sotto l’influenza degli ormoni sessuali. Pertanto il grasso sottocutaneo nella donna in età fertile (presenza di estrogeni) si distribuisce a livello dei fianchi, glutei, cosce: si chiama grasso gluteo-femorale”.
Il grasso viscerale
Con il passare degli anni, specialmente dopo la menopausa nelle donne, il tessuto adiposo sottocutaneo tende a perdere la sua capacità di gestire i grassi alimentari che ogni giorno mangiamo. Possiamo iniziare a “svuotarci”, a cambiare linea, a perdere grasso nella faccia…. “Quando inizia questa fase – racconta il medico – il grasso alimentare viene depositato negli adipociti viscerali, cioè nel grasso presente all’interno della cavità viscerale, a contatto diretto con le anse intestinali. Aumenta la circonferenza addominale. È un passaggio a cui va posta attenzione perché, se non gestito, può portare al diabete mellito tipo 2, alla steatosi, ad un sistema immunitario non efficiente, alla sindrome metabolica… Inizia l’invasione del grasso su tutti gli organi corporei: il grasso ectopico”.
Il grasso ectopico
“Si chiama ectopico perché l’accumulo adiposo è avvenuto fuori dalle sedi anatomiche deputate allo stoccaggio dei grassi. Se c’è grasso ectopico vuol dire che abbiamo tutto il nostro sistema adiposo corporeo fuori controllo, in una netta disfunzione. Invade cuore, fegato (steatosi epatica), sangue, pancreas, midollo osseo. Persino i muscoli, causando steatosi muscolari”, mette in guardia il prof. Pier Luigi Rossi. “In questa condizione patologica, se non conosciuta e subito corretta, i muscoli tendono a una atrofia progressiva, visibile per la riduzione del volume delle gambe, delle braccia, per la postura e nella deambulazione per perdita dei muscoli glutei. La persona per alzarsi da seduta si deve aiutare con le braccia perché solo con la spinta delle gambe non riuscirebbe a farlo. Non si riesce ad aprire una bottiglia di acqua minerale con le mani. Non si riesce a portare la spesa con le braccia…”
Come scoprire se hai grasso ectopico
La sua presenza può essere scoperta attraverso una formula chiamata LAP (Lipid Accumulation Product) ossia prodotto di accumulo lipidico. I parametri da prendere in considerazione sono la circonferenza addominale (WC) presa all’altezza dell’ombelico e il valore dei trigliceridi nel sangue, che possono essere recuperati dai comuni referti delle analisi.
“La formula per verificare la presenza di grasso ectopico nel nostro organismo – spiega il prof. Pier Luigi Rossi – è:
Donne: [WC (cm) – 58] x TG (mmoli / L)
Uomini: [WC (cm) – 65] x TG (mmoli / L)
Il fattore conversione da mg/dl a mmoli/L = 0.0113
Esempio: un uomo ha 105 cm di circonferenza addominale (Wc) e trigliceridi 147 mg/100 ml.
Per prima cosa, eseguiamo la conversione dei mg dei trigliceridi per il valore di correzione 0.0113 per trasformare i milligrammi dei trigliceridi in millimoli (misurazione internazionale).
quindi 147 mg x 0.0113 = 1.66 mmoli
adesso si può applicare la formula:
Uomo = (105 – 65 ) x 1.66 = 66.4
Giudizio: presenza di grasso ectopico diffuso su tutto l’organismo”.
I parametri salutari
Valori superiori a 56.70 Uomini e 30.40 donne indicano presenza grasso ectopico negli organi.
In questa condizione é difficile dimagrire e mantenere un sano peso corporeo.
Cosa fare?
“Consiglio di introdurre maggiori volumi di ossigeno e praticare attività fisica sia aerobica sia di resistenza attraverso l’uso di elastici, pesi e resistenze meccaniche per incrementare la massa magra muscolare. L’alimentazione, invece, deve limitare il carico lipidico in ogni pasto”, conclude il medico.