Miele di Manuka: proprietà, usi e dove trovarlo

Il miele di Manuka è un ottimo rimedio per trattare il reflusso gastrico, problemi della pelle, ferite che faticano a guarire, scottature e ustioni

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è

Il miele di Manuka è un miele monofloreale che si ottiene dal nettare contenuto nei fiori del Leptospermum scoparium. L’albero di Manuka è un arbusto appartenente alla famiglia delle Mirtaceae, originario della Nuova Zelanda e dell’Australia e dall’aspetto simile alla Malaleuca alternifolia, pianta da cui si ottiene il Tea Tree Oil. Il miele, ottenuto dal prezioso lavoro delle api, ha una consistenza densa e viscosa, è color caramello e ha un sapore deciso, forte e speziato.

Rispetto ad altri tipi di miele, quello di Manuka vanta spiccate proprietà antinfiammatorie e antibatteriche dovute alla presenza di un enzima secreto dalle api (la glucosio-ossidasi) e di un composto derivato dall’acido piruvico noto come metilgliossale o MGO, contenuto nel miele di Manuka in concentrazioni fino a 100 volte superiore che in altri mieli. All’interno del nostro organismo, la glucosio-ossidasi viene trasformata in perossido di idrogeno, cioè acqua ossigenata, che ha azione antimicrobica. Il metilgiossale ha anch’esso azione antibatterica ed è in grado di uccidere i batteri patogeni senza danneggiare i tessuti umani.

L’uso interno ed esterno del miele di Manuka è efficace contro diversi batteri patogeni tra cui Helicobacter pylori, Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa, Streptococcus faecalis e Staphylococcus aureus.

Proprietà e benefici

Grazie alle sue proprietà, il miele di Manuka viene utilizzato per trattare diversi disturbi e problematiche. Per uso topico, questo miele ha dimostrato efficacia nel promuovere la guarigione e la cicatrizzazione della pelle in caso di ferite chirurgiche, ulcere, piaghe da decubito e da radiazioni, oltre a scottature e ustioni fino al terzo grado. La semplice applicazione di questo straordinario miele sulle ferite sembra essere in grado di lenire il dolore e il gonfiore legati all’infiammazione, prevenire infezioni, velocizzare la formazione di nuovi tessuti e rendere meno evidenti le cicatrici.

Oltre che per le ferite, il miele di Manuka può essere utilizzato per trattare diverse problematiche di pelle e mucose tra cui acne, foruncoli, follicolite, psoriasi, dermatiti, gengiviti e afte. Per uso interno, invece, il miele di Manuka è un rimedio utile in caso in caso di disturbi gastrointestinali tra cui reflusso gastroesofageo, ulcera gastrica e sintomi legati alla sindrome del colon irritabile. Non solo: il miele di Manuka è considerato un superfood in grado di stimolare il sistema immunitario, prevenire infezioni virali e lenire mal di gola, tosse e altri problemi dell’apparato respiratorio.

Come utilizzarlo

Il miele di Manuka può essere usato sia esternamente, per applicazioni localizzate in caso di problematiche della pelle, sia internamente per un’azione sistemica.

Uso esterno

Il miele di Manuka si può utilizzare puro sulla pelle, stendendo un sottile strato di miele sull’area da trattare e lasciando agire da trenta minuti a ventiquattro ore. Quando si utilizza il miele di Manuka per ferite, piaghe, scottature e ustioni, può essere effettuato anche un bendaggio: l’azione antinfiammatoria del miele aiuta a lenire il dolore, mentre la sua viscosità permette una pulizia profonda delle ferite senza che le bende si incollino ai tessuti, rendendo semplice la rimozione di bendaggi. Per ferite profonde, ulcere, piaghe e ustioni importanti è bene in ogni caso rivolgersi al medico prima di procedere con medicazioni fai da te.

In caso di foruncoli, follicolite, dermatiti e psoriasi è possibile invece ricorrere a prodotti cosmetici che contengano il miele di Manuka, da applicare una o più volte al giorno. Anche in questo caso, è comunque sempre preferibile un consulto con il proprio dermatologo per ottenere una diagnosi e una terapia corrette.

Per affezioni al cavo orale o irritazioni alla gola è possibile sciogliere un cucchiaino di miele di Manuka in acqua tiepida e utilizzare la soluzione per risciacqui della bocca o gargarismi.

Il miele di Manuka è impiegato anche come ingrediente cosmetico lenitivo e antiage in creme viso e corpo, burrocacao per labbra screpolate e disidratate, spesso in associazione con altri ingredienti dall’azione idratante, lenitiva e cicatrizzante come il gel di Aloe vera e il burro di karitè o insieme a ingredienti naturali antiossidanti tra cui estratti di tè verde o di frutta.

Uso interno

L’uso interno del miele di Manuka è consigliata in caso di problemi gastrointestinali come reflusso gastroesofageo, ulcera gastrica e sindrome del colon irritabile, assumendone un cucchiaino prima dei pasti principali. Un cucchiaino di miele di Manuka al mattino durante la stagione autunnale e invernale è invece utile per aumentare le difese immunitarie o per avere sollievo in caso di disturbi alle vie respiratorie, mal di gola e raffreddore. Il miele di Manuka può essere assunto puro o sciolto in acqua tiepida, succo di frutta, in una tisana o nel succo di Aloe vera che ne potenzia l’azione lenitiva, cicatrizzante e immunostimolante.

Dove trovarlo e come sceglierlo

Il miele di Manuka si trova facilmente in vendita nelle erboristerie e nei negozi specializzati in superfood e alimenti salutistici. Si tratta di un prodotto dal prezzo decisamente elevato, variabile in base alla quantità e soprattutto in base al Molan Gold Standard o Unique Manuka Factor, indicato in etichetta come MGO o UMF. Perché il miele abbia azione terapeutica il valore di UMF deve essere pari o superiore a 10. Inoltre miele etichettato come miele di Manuka deve contenere almeno il 70% di polline di Leptospermum scoparum.

Controindicazioni ed effetti collaterali

Il miele di Manuka è un prodotto sicuro e privo di effetti collaterali rilevanti. Il suo uso è controindicato nelle persone allergiche e la somministrazione orale è sconsigliata per chi ha necessità di controllare il consumo di zuccheri.

Fonti:

Current Drug Metabolism

AIMS Microbiology