Ginseng: cos’è, benefici e possibili rischi anche a dieta

Energizzante e “brucia grassi” naturale, il ginseng è un ottimo alleato per perdere i kg di troppo

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Ivana Barberini

Giornalista specializzata in Salute e Benessere

Giornalista ed economa dietista, scrive articoli su salute, alimentazione e benessere ed è specializzata nell’editing di volumi e pubblicazioni medico-scientifiche.

Il ginseng arriva dall’Oriente ed è una radice ricca di sostanze utili per il nostro benessere. Non è un caso, infatti, che è una delle piante medicinali più antiche e popolari al mondo.

Possiede proprietà diuretiche, toniche, antinfiammatorie e aiuta l’organismo a liberarsi delle tossine in eccesso. Nella sua radice si trovano importanti nutrienti come sali minerali, vitamine e polifenoli, preziosi antiossidanti utili per la salute del sistema nervoso e immunitario.

Ne parliamo con la Dott.ssa Marianna Di Rienzo, Biologa Nutrizionista, specialista in Scienza dell’alimentazione.

Cos’è il ginseng

È una pianta che fa parte della famiglia delle Angiospermae. Con il nome “ginseng” ci si riferisce però alla singola specie di origine cinese e coreana.

Aggiunge la nostra esperta: «Il ginseng è una pianta nota per le sue proprietà medicinali. Con il nome “ginseng” sono note al pubblico soprattutto due specie di questa pianta: la specie cinese (Panax ginseng) e quella americana (Panax quinquefolium). Il Panax ginseng è una pianta originaria della Cina, della Corea e del Giappone, di cui esistono due varietà (rossa e bianca). Il ginseng americano si trova in Canada e negli USA. L’Eleutherococcus senticosus, conosciuta anche come ginseng siberiano, è una pianta spesso utilizzata in Occidente al posto del più costoso ginseng cinese».

Il nome Panax deriva dal greco pan e axos.: pan vuol dire “tutto” e axos “trattare”. Questo perché, fin dai tempi antichi, si erano osservate le peculiarità del ginseng come erba medicinale per trattare diverse malattie. Infatti, soprattutto in Asia, il ginseng è stato considerato un trattamento complementare per “energizzare il corpo” o come tonico ed è considerato dagli asiatici come un “Qi”, cioè una pianta che conferisce energia e forza vitale.

Contiene sostanze bioattive come ginsenosidi, polisaccaridi e poliacetileni che offrono una serie di benefici per la salute secondo molti studi. È importante però evidenziare che le ricerche scientifiche sono ancora in divenire e non ci sono evidenze così certe sui vantaggi di questa radice per l’organismo. Servono altre prove. Tra i potenziali benefici sembrerebbero esserci: il rafforzamento del sistema immunitario, la regolazione della glicemia ed effetti positivi sulle capacità cognitive come la concentrazione e l’apprendimento.

Che differenza c’è tra il caffè e il ginseng

Al di là delle singole preferenze di gusto, la differenza principale tra caffè e ginseng è data dalla caffeina. Il ginseng, infatti, non ne contiene, ma è ricco di sostanze vegetali che avrebbero un effetto tonificante ed energizzante. Si tratta quindi di due prodotti dall’azione stimolante e che vanno inseriti nell’alimentazione quotidiana con moderazione.

Quali sono i benefici e le proprietà nutrizionali del ginseng

Poiché Panax dal greco significa “guarire tutto”, gli effetti del ginseng, secondo la medicina tradizionale cinese, riguardano la longevità e l’energia vitale.

Nell’epoca moderna, invece, il ginseng suscita grande interesse per i suoi potenziali effetti farmacologici e terapeutici su:

  • invecchiamento;
  • sistema cardiovascolare;
  • diabete;
  • difese immunitarie;
  • processi infiammativi.

Ci sono, infatti, alcuni componenti attivi in questa radice, inclusi i ginsenosidi, polisaccaridi, polipeptidi e glicoconiugati e altri composti, che sembrano avere chiari effetti anti-infiammatori.

Aggiunge la Dott.ssa Di Rienzo: «Della pianta di ginseng si usa la radice, utilizzata in fitoterapia come decotto ma comunemente commercializzata anche come polvere, infuso, capsule o compresse. Gli effetti del ginseng sarebbero da attribuire ad alcuni glicosidi (saponine) in esso contenuti: i ginsenosidi e gli eleuterosidi. La radice contiene anche polisaccaridi, aminoacidi e oli essenziali. Queste sostanze hanno effetti benefici sulla salute umana, tanto da far diventare il ginseng uno dei rimedi naturali più diffusi al mondo. Infatti, è da tempo usato per le sue proprietà sedative, ipnotiche, afrodisiache, immunitarie, antidepressive o diuretiche, e utilizzato per migliorare concentrazione e vigilanza.

In particolare, il ginseng è considerato un potente adattogeno, ovvero una sostanza che aiuta l’organismo a reagire meglio allo stress, e per questo motivo trova impiego come integratore alimentare da chi vuole migliorare la propria resistenza fisica e mentale».

Riduce l’infiammazione

Il ginseng, secondo alcuni studi, possiede proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Nello specifico, sarebbe in grado di inibire l’infiammazione e ridurre i danni ossidativi alle cellule, porta di ingresso di molte malattie.

Uno studio coreano ha seguito 71 donne in post-menopausa che hanno assunto 3 g di ginseng rosso o un placebo al giorno per 12 settimane. Secondo i risultati, il ginseng rosso potrebbe contribuire a ridurre lo stress ossidativo aumentando le attività degli enzimi antiossidanti.

Combatte la stanchezza

È stato dimostrato che il ginseng aiuta ad alleviare la stanchezza e ad aumentare i livelli di energia. Diversi studi sugli animali hanno messo in relazione alcuni composti bioattivi del ginseng, come i polisaccaridi e gli oligopeptidi, con una riduzione dello stress ossidativo e una maggiore produzione di energia nelle cellule, che potrebbero contribuire a ridurre la fatica.

Inoltre, una revisione di oltre 155 studi ha suggerito che gli integratori di ginseng non solo possono aiutare a ridurre la stanchezza, ma possono anche migliorare le prestazioni fisiche.

Favorisce le funzioni cognitive

Il ginseng potrebbe contribuire a migliorare le funzioni cerebrali come la memoria, il comportamento e l’umore. È interessante notare che uno studio coreano del 2018 condotto su 6.422 anziani, ha rilevato che il consumo regolare di ginseng per almeno 5 anni è associato a un miglioramento delle funzioni cognitive in età avanzata. Un altro piccolo studio pubblicato su Human Psychopharmacology, ha dimostrato, invece, che l’assunzione di 200 mg di ginseng americano ha migliorato significativamente la memoria di lavoro dopo 3 ore, rispetto al placebo.

Altre ricerche evidenziano anche i potenziali benefici del ginseng per alleviare lo stress e contrastare ansia e depressione, nonché gli effetti positivi sulla funzione cerebrale nelle persone affette da Alzheimer. Servono tuttavia ulteriori approfondimenti scientifici.

Disfunzione erettile

Sono diversi gli studi che hanno testato gli effetti del ginseng rosso sulla disfunzione erettile. Uno studio pubblicato su International Journal of Impotence Research su 119 uomini con disfunzione erettile lieve o moderata, ha rilevato che l’estratto di bacche di ginseng ha migliorato la funzione sessuale complessiva. Lo studio è durato 8 settimane, durante le quali una parte del gruppo ha ricevuto l’estratto di bacche di ginseng coreano, mentre altri hanno ricevuto un placebo.

Sono tuttavia necessarie altre ricerche per determinare se il ginseng è un trattamento affidabile per la disfunzione erettile.

Abbassa la glicemia

Alcuni studi hanno evidenziato l’effetto ipoglicemico del ginseng asiatico e americano. La saponina asiatica e il ginsenoside Rh2, presenti in entrambe le specie, ridurrebbero il livello di glicemia nel sangue con effetti protettivi anche per la prevenzione del diabete. In particolare sarebbero gli estratti di foglie e bacche di ginseng ad abbassare la glicemia a digiuno e a migliorare la sensibilità all’insulina nelle persone con diabete di tipo 2.

Sembra anche che il ginseng rosso fermentato possa essere ancora più efficace. Si tratta di un prodotto in cui la fermentazione avviene grazie a specifici ceppi di batteri vivi che trasformano i ginsenosidi in una forma più potente e facilmente assorbibile. Anche in questo caso, occorrono nuove ricerche che possano confermare i dati.

Ginseng a dieta

Considerato per millenni un elisir di salute, il ginseng è l’alleato perfetto per perdere qualche kg di troppo senza cali di energia. Aiuta, infatti, a riattivare la circolazione, agendo sulle pareti vascolari e contrastando la ritenzione idrica. Stimola anche il sistema nervoso, potenziando la capacità di memoria e concentrazione.

Se inserito all’interno di una dieta equilibrata, potrebbe sollecitare metabolismo, aiutando a bruciare i grassi in eccesso e a dimagrire più rapidamente. Non solo, è un buon alleato per affrontare la dieta senza ansia o sensi di colpa, perché aiuta a contrastare lo stress e il nervosismo che possono caratterizzare l’inizio di una dieta ipocalorica.

Come indicato in una recensione del 2021 pubblicata sul Journal of Exercise Rehabilitation, diverse ricerche evidenziano la capacità del ginseng di aumentare l’espressione della colecistochinina (CKK), un ormone che agisce come un soppressore della fame. In altre parole, potrebbe potenzialmente regolare l’appetito e quindi diminuire l’introito calorico.

Oltre a ridurre il senso di fame, il ginseng potrebbe favorire la perdita del peso limitando la capacità del sistema digestivo di assorbire i grassi dal cibo. In che modo? Grazie ai suoi componenti bioattivi come i ginsenosidi. In particolare, sempre secondo gli studi, queste molecole svolgerebbero un’azione inibitoria sull’attività della lipasi pancreatica (un enzima che scinde i trigliceridi in acidi grassi e glicerolo una volta secreto dal pancreas e arrivato nell’intestino). In questo modo la maggior parte dei grassi ingeriti non sono digeriti, diminuendo la quota lipidica assorbita dall’organismo.

Usi in cucina

«Quanto alla cucina – afferma la nostra nutrizionista – la radice di ginseng viene utilizzata cotta o cruda nella cucina tradizionale asiatica, dove viene aggiunta a zuppe, brodi e bevande per dare un sapore particolare e per apportare i benefici con le sue sostanze bioattive. In Italia il ginseng è spesso utilizzato per preparare infusi, tisane e integratori alimentari, e meno diffuso come ingrediente in cucina. Per arricchire minestre e zuppe di verdure dal sapore orientale e leggermente piccante viene usata la radice fresca, da tagliare a fettine oppure quella essiccata, anche in polvere.

Se si desidera sperimentare i benefici del ginseng, è consigliabile acquistare prodotti affidabili presso erboristerie o farmacie specializzate, evitando quelli di dubbia provenienza o di scarsa qualità. Tuttavia il ginseng non è adatto a tutti».

Sul mercato è reperibile sotto forma di polvere, quindi essiccato, tintura e fresco. Si trovano in commercio anche delle miscele già pronte per aromatizzare caffè, tè o tisane. La radice, in polvere o intera, si può usare per preparare ottimi infusi e si acquista in erboristeria o nei negozi online. Il ginseng si acquista e si consuma anche sotto forma di prepararti dimagranti o stimolanti mescolati ad altri principi attivi in capsule, sotto forma di integratore. La radice fresca, invece, non si trova facilmente nei supermercati ma è possibile comprarla on line.

Per conservare intatte le sue proprietà benefiche, è necessario lavarlo accuratamente e cuocerlo in infuso oppure al vapore per 5 minuti per ammorbidirlo.

Il sapore è un po’ amaro, quindi si può “addolcire” con il miele o un po’ di zucchero di canna. Oppure, può essere tagliato a fette e messo in infusione nelle bevande calde per alcuni minuti.

Si conserva in frigorifero per alcune settimane, tagliando soltanto la porzione che si vuole utilizzare al momento.

Controindicazioni

«Sono emersi dati importanti sulla possibilità di interazioni potenzialmente pericolose con vari farmaci, in particolare con ipoglicemizzanti o anticoagulanti – ci dice la Dott.ssa Di Rienzo. L’assunzione di ginseng può ridurre i livelli di glucosio nel sangue: per questo motivo è bene consultare il medico durante il trattamento con insulina o ipoglicemizzanti orali, poiché l’uso di ginseng può essere causa di episodi di ipoglicemia. Il consumo di ginseng, inoltre, è stato associato ad una diminuzione dell’effetto anticoagulante del warfarin».

Se assunto in dosi eccessive, può provocare sintomi come tachicardia, emicrania e ipertensione. Non solo: il ginseng è sconsigliato a chi assume alcuni farmaci, se si soffre di insonnia, pressione alta o si è in gravidanza.

Fonti bibliografiche