Dieta delle 5 settimane o LeDiet: perdi peso in salute

Un regime alimentare ideato da D. Benchetrit e M. Apfelbaum che consente di dimagrire in poco tempo e senza sacrifici

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Ivana Barberini

Giornalista specializzata in Salute e Benessere

Giornalista ed economa dietista, scrive articoli su salute, alimentazione e benessere ed è specializzata nell’editing di volumi e pubblicazioni medico-scientifiche.

Vuoi tornare in forma e togliere quei fastidiosi kg di troppo in poche settimane senza nemmeno troppe rinunce alimentari? Ecco la nuova promessa, stavolta arriva dalla Francia: la dieta delle 5 settimane che promette di farti perdere fino a 10 kg.

Cos’è la dieta delle 5 settimane

La dieta delle 5 settimane nasce dalla convinzione dei due ideatori che per creare uno schema alimentare efficace sia necessario bilanciare le abitudini alimentari della persona, non cambiarle del tutto. Infatti, se ci si allontana per più del 20% dal comportamento alimentare abituale, la dieta non darà i risultati sperati, oppure si riprenderanno tutti i kg persi.

Per ottenere dei risultati soddisfacenti, LeDiet, infatti, esegue all’inizio una valutazione nutrizionale del soggetto e quindi lo aiuta a modificare o a rimuovere quei comportamenti poco virtuosi che non lo aiutano a perdere peso.

Questo metodo alimentare è stato presentato in un libro scritto nel 1986. La dieta originariamente fu progettata per i diabetici e le persone con ipertensione e si basa sull’analisi del comportamento alimentare dell’individuo per sviluppare uno schema che preveda un perfetto equilibrio nutrizionale.

La dieta delle 5 settimane si basa su tre fasi.

Fase rapida

Dura tra 1 e 3 settimane, a seconda di quanti kg si vogliono perdere. Ad esempio, per eliminare 10 kg in più, è necessaria una settimana di dieta veloce. Per perdere fino a 20 kg, invece, occorre estendere la dieta a due settimane.

Ma in cosa consiste esattamente? È piuttosto semplice: si segue una dieta ipocalorica con pochi carboidrati e pochi grassi. È in questa fase che è necessario monitorare la dieta, facendo riferimento a un elenco di alimenti concessi.

Sono previste soprattutto le proteine magre (merluzzo, nasello, scamone, vitello), verdure a basso contenuto di zuccheri (broccoli, cavolo, spinaci, rape, pomodori) e latticini magri.

Sono alimenti che si possono consumare senza contare le calorie o pesare i cibi.

Grassi e carboidrati, semplici o complessi, sono invece vietati in questa prima fase. Per compensare la mancanza di grasso, si può utilizzare la cottura alla griglia, al microonde o al vapore, aggiungendo spezie ai propri piatti per dare un po’ di sapore.

In questo modo si innesca una rapida perdita di peso, perché il corpo, privato dell’apporto di grassi e carboidrati, è costretto ad attingere alle sue riserve energetiche, senza intaccare il tessuto muscolare (nel breve periodo).

Fase totale

Dura da 2 a 4 settimane, in base all’obiettivo da raggiungere. Ma è anche il momento in cui grassi e carboidrati sono gradualmente reintrodotti nell’alimentazione. La durata di questa fase dipende anche da quanti kg è necessario perdere.

Solitamente si reintroducono tutti i tipi di carne e di pesce, legumi, mais, verdure zuccherine (come la zucca e le carote) e, gradualmente, piccole quantità di pasta, riso, pane e grassi. I dolci, la frutta e l’alcol sono invece ancora vietati. Si può comunque mangiare un po’ di tutto, con moderazione. È dunque la fase in cui si adotta un regime alimentare sano, che consente di perdere peso grazie ad un apporto calorico non esagerato e al consumo di cibi salutari.

Fase finale

Consiste invece nel raggiungere il peso forma desiderato. In questo step si perdono circa 4 kg al mese. Non ci sono cibi vietati, purché se ne consumino in quantità moderate. Pertanto, è la prima la fase in cui si perde rapidamente peso.

Gli autori di questa dieta assicurano poi che previene l’effetto yo-yo, causato dalle diete molto restrittive, a patto di associarla a un’attività sportiva quotidiana.

Per rafforzare i risultati, infatti, è bene inserire un po’ di attività fisica, in particolare la mattina. Gli esercizi fisici o gli sport consigliati sono bicicletta, corsa e camminata a passo veloce, che permettono di bruciare, in un’ora, tra le 150 e le 400 kcal. Si consigliano almeno 45 minuti di attività, ogni due o tre giorni.

Dieta delle 5 settimane: come funziona?

In realtà è uno schema dimagrante “su misura” che tiene conto dei gusti personali, delle abitudini alimentari, dello stile di vita e dello stato di salute.

È un programma che si basa sull’intelligenza artificiale sviluppata dal team di David Benchetrit. La prima versione del software, del 1986, ha generato per la prima volta dei menu personalizzati per le persone in sovrappeso ricoverate nel Bichat Hospital. Infatti, nel 1975, il professor Apfelbaum, capo di questo dipartimento, si rese conto che le diete dimagranti prescritte fino a quel momento erano inefficaci.

Arriva da qui quindi l’idea di sviluppare per ogni paziente una dieta specifica in base alle sue esigenze, al suo stato di salute e alle sue abitudini alimentari.

Successivamente, il programma LeDiet è stato implementato su Internet, prima in Francia nel 2000, poi negli Stati Uniti, in Inghilterra, Italia e Spagna. Nel tempo, il programma subisce diverse implementazioni, Nel 2011 LeDiet, infatti, elabora un questionario sulle abitudini alimentari, consentendo così di valutare con precisione l’apporto calorico necessario per ciascun paziente. Oltre alla perdita di peso, il programma genera anche una dieta adattata a specifiche patologie o condizioni fisiologiche (come ad esempio diabete, ipertensione, malattie renali, gravidanza o allattamento).

Per ottenere una dieta personalizzata, si inizia con la compilazione di un questionario online molto dettagliato che comprende:

  • Informazioni personali: peso, altezza, obiettivo di peso, età, sesso.
  • Numero e frequenza dei pasti e degli spuntini durante il giorno.
  • Composizione precisa di ogni pasto (natura e quantità di cibi e bevande).
  • Voglie alimentari specifiche.
  • Livello di stile di vita sedentario.
  • Attività sportiva (intensità e frequenza).
  • Stato di salute e malattie (colesterolo alto, ipertensione, diabete, disturbi digestivi, malattie epatiche o renali, osteoporosi).

Se il soggetto dichiara di essere in buona salute, può pagare il suo abbonamento per ottenere i primi menu personalizzati. Altrimenti, è necessario contattare il proprio medico di base che potrà connettersi al sito e adattare la dieta in base alle condizioni di salute del suo assistito.

Il questionario online è al centro del programma LeDiet, poiché consente di identificare eventuali cattive abitudini alimentari per fornire i consigli necessari per perdere peso. Si consiglia, inoltre, di far visionare questa valutazione al medico curante, che sarà in grado di prescrivere eventuali integratori vitaminici o minerali in caso di carenze.

Quali alimenti sono permessi?

LeDiet è una dieta equilibrata il cui obiettivo è fornire tutti i nutrienti essenziali al corretto funzionamento dell’organismo. È importante bere molta acqua e consumare quotidianamente: frutta e verdura, latticini, carne, pesce, uova, pane e cibi amidacei. Prodotti zuccherati e cibi molto grassi non sono utili in una dieta equilibrata. È tuttavia possibile consumarli con moderazione se proprio non si riesce a farne a meno.

Cibi consigliati

  • Latticini con pochi grassi: latte scremato o parzialmente scremato, yogurt e ricotta (meno del 4% di grassi), formaggi a basso contenuto di grassi.
  • Carne, pollame e pesce magro: bistecche al 5% di grassi, cotolette, filetto e noci di vitello, filetto e prosciutto di maiale, pollo e tacchino senza pelle, pesce e frutti di mare.
  • Alcuni pesci grassi (salmone, sgombro, acciughe e aringhe) sono ammessi per il loro apporto in acidi grassi essenziali (come l’omega-3). Tuttavia, devono essere cotti senza grassi aggiunti. Carne o pesce possono essere sostituiti dalle uova che forniscono sostanzialmente le stesse quantità di proteine.
  • Pane e cibi amidacei, da consumare nelle porzioni indicate. È importante favorire cibi ricchi di fibre, piuttosto sazianti e il cui indice glicemico è abbastanza basso.
  • Verdure che contengono pochi carboidrati: melanzane, broccoli, bietole, sedano rapa, funghi, tutte le varietà di cavolo, zucchine, indivia, spinaci, finocchio, fagiolini, rape, porro, pepe, insalata e pomodoro. Questi alimenti si possono consumare a volontà. Stesso discorso anche per la frutta, tuttavia i frutti con più carboidrati (banana, ciliegia, mango e fico) dovrebbero essere limitati a 200 g.
  • Il burro e la panna fresca sono consentiti con moderazione perché forniscono vitamine A e D, lo stesso vale per gli oli che contengono vitamina E ed acidi grassi essenziali come omega-3 e omega-6. In ogni caso, è consigliabile optare per gli oli di oliva.
  • Bevande senza zuccheri aggiunti: acqua naturale o acque frizzanti, tè, caffè, infusi senza zucchero, succhi di verdura, bevande leggermente zuccherate (da limitare).

Cibi proibiti o da moderare

In linea di massima nessun alimento è vietato, anche se la priorità è consumare pasti equilibrati. Tuttavia, se il soggetto ha un basso fabbisogno energetico, dovrà limitare cibi troppo calorici. È il caso di fritti, hamburger, creme o pietanze ricche di formaggi. Allo stesso modo, gli alimenti trasformati e industriali non dovrebbero essere presenti nella dieta.

Tra gli alimenti invece da consumare con moderazione:

  • Latticini grassi o dolci, latte intero, yogurt e ricotta con più del 4% di grassi, creme da dessert, formaggi il cui contenuto di grassi supera il 15%.
  • Carni, salumi e pollame grassi, insaccati e salumi.
  • Patate fritte, pasticcini, snack e biscotti.
  • Frutta secca, avocado e olive, succhi di frutta (anche se ricchi di zuccheri naturali).
  • Salse grasse come la maionese o il ketchup.
  • Torte salate e pizze.
  • Marmellata, cioccolato, gelato e miele (ricco di zuccheri naturali).

La dieta delle 5 settimane è davvero efficace?

Secondo Benchetrit, il suo metodo permetterebbe di perdere fino a 10 kg in sole 3-5 settimane, una stima che varia a seconda delle persone.

L’obiettivo del programma LeDiet è principalmente offrire a tutti l’opportunità di perdere peso. Ma ha un costo, circa 20 euro al mese. Il tempo necessario per raggiungere l’obiettivo è stimato in base alla valutazione iniziale ricavata dal questionario. Se poi non si perdono i kg previsti entro il periodo definito all’inizio del programma, LeDiet offre un’estensione gratuita dell’abbonamento.

Quali sono i benefici?

Tra i benefici di questa dieta c’è la possibilità di personalizzare completamente lo schema dietetico dimagrante. Il profilo del soggetto rappresenta il punto di riferimento per il programma e per stabilire l’elenco degli alimenti concessi e l’apporto calorico.

Inoltre, a differenza delle diete dimagranti restrittive, LeDiet tiene conto delle preferenze alimentari, affinché si possa dimagrire mantenendo il gusto di mangiare. Si avvale poi del supporto personalizzato di dietologi professionisti e durante il programma è prevista una valutazione settimanale per monitorare l’andamento della dieta e consigliare su come adattarla alle proprie abitudini alimentari.

Controindicazioni

È un metodo che si svolge tutto on line e richiede autodisciplina e forte motivazione. Tutte le indicazioni del programma, da associare alla valutazione del medico curante, soprattutto se si soffre di disturbi o malattie o si prendono farmaci, devono essere seguite alla lettera, soprattutto il controllo delle calorie.

Nella prima fase della dieta non predomina la sensazione di fame, grazie alle proteine ​​che saziano e alla produzione di corpi chetonici. Tuttavia, in quelle successive in quanto a restrizione calorica si fa sul serio. Alcune persone, infatti, possono sentirsi affamate e desiderare un po’ di carboidrati.

È comunque una dieta facile da fare sia a casa, sia fuori, ma è bene ricordare che non ci sono evidenze scientifiche su questo metodo nutrizionale.

Le raccomandazioni alimentari sono personalizzate, perché generate da un’analisi computerizzata approfondita sulle abitudini alimentari di una persona. Pertanto, le possibilità di successo a breve e medio termine sono piuttosto alte.

Ma nel lungo periodo rimane una dieta restrittiva, soprattutto sulle quantità, perché richiede di pesare gli alimenti per non superare l’apporto calorico previsto. Può essere, infine, un po’ difficile non essere seguiti da un vero nutrizionista. Seguire un follow-up virtuale su Internet, alla lunga, può risultare impersonale e demotivante.

Fonti bigliografiche

Aspetti principali della dieta