Il Bifidus Actiregularis è un ceppo probiotico che viene molto spesso utilizzato nell’industria alimentare per i suoi benefici legati alla salute dell’intero organismo. In questo articolo, cercheremo di capire cosa sia ed esploreremo in dettaglio le sue caratteristiche e le proprietà del Bifidus Actiregularis, nonché le sue applicazioni pratiche e l’impatto che ha sulla salute umana.
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Che cos’è il Bifidus Actiregularis?
Il Bifidus Actiregularis, noto anche come Bifidobacterium animalis subsp. lactis DN-173010, è spesso conosciuto e studiato per la sua capacità di contribuire al buon funzionamento dell’intestino. È stato sviluppato e brevettato da una nota compagnia alimentare negli anni ’90: si tratta di un ceppo specifico di bifidobatteri, ovvero un tipo di batteri benefici che si trovano naturalmente nel sistema gastrointestinale umano. I bifidobatteri sono considerati probiotici, ossia microrganismi vivi che, se si trovano e/o sono assunti in quantità adeguate, conferiscono benefici per la salute dell’ intestino dell’organismo che li ospita.
Molto spesso sentiamo nominare la parola “probiotico”: ma cosa significa? Che differenza c’è con il termine prebiotico? Questa considerazione risulta importante da evidenziare, perché in molti casi questi due termini vengono confusi o utilizzati in modo intercambiabile, ma in realtà rappresentano due concetti diversi ma, allo stesso tempo, collegati e strettamente connessi tra loro per la nostra salute intestinale.
Il termine probiotico, nello specifico, deriva da “pro-bios”, parola greca traducibile in “a favore della vita”. Sotto al nome di probiotico rientrano per l’appunto quei batteri che sono in grado di favorire lo sviluppo della flora batterica intestinale, microrganismi vivi che, se assunti in quantità adeguata, possono fornire benefici per la salute. Sono spesso chiamati “batteri buoni” poiché svolgono un ruolo chiave nel mantenere un equilibrio della flora intestinale (o microbiota intestinale), che è composta da una vasta gamma di batteri, virus e funghi. Questi microrganismi non sono solo “inquilini” del nostro intestino, ma lavorano insieme per mantenere uno stato di equilibrio che, se modificato, ad esempio a causa di cattive abitudini alimentari, fattori ambientali o l’assunzione di antibiotici, potrebbe causare disturbi digestivi e problemi di salute. Per questo motivo, i probiotici, come il Bifidus Actiregularis, possono aiutare a ripristinare e mantenere un equilibrio salutare della flora intestinale. Una volta ingeriti, sono tra i pochi in grado di sopravvivere all’acidità del nostro stomaco e arrivare intatti nell’intestino, dove si stabilizzano e svolgono i loro effetti benefici.
I prebiotici, d’altra parte, sono sostanze presenti negli alimenti che promuovono la crescita e l’attività dei probiotici. Non sono microrganismi vivi come i probiotici, ma sono considerati “cibo” per i batteri benefici presenti nel nostro intestino. Questi, sono costituiti principalmente da fibre non digeribili, come gli oligosaccaridi, tra i quali la famosa inulina, presenti in vegetali quali i tuberi e le radici, oppure in altri vari alimenti come le cipolle, l’ aglio, le banane e gli asparagi.
Essendo fibre insolubili, quando i prebiotici raggiungono l’intestino, non vengono demoliti dai nostri enzimi digestivi, ma vengono metabolizzati dai batteri benefici, che li usano come fonte di energia, attraverso un processo chimico chiamato fermentazione. Attraverso questa si producono degli acidi grassi a catena corta, che sono dei nutrienti essenziali per le cellule dell’intestino e possono promuovere il benessere dell’organismo nel suo insieme.
Quali sono le principali benefici del Bifidus Actiregularis?
Questo ceppo specifico di bifidobatteri è conosciuto ed è stato molto studiato da diversi ricercatori a partire dagli anni ’90 per la sua capacità di sopravvivere nell’ambiente acido dello stomaco e di raggiungere il tratto intestinale in quantità significativa. Ciò è particolarmente importante per ottenere effetti benefici sulla salute, poiché i batteri probiotici devono sopravvivere al passaggio attraverso l’apparato digerente per raggiungere l’intestino, e svolgere così pienamente la loro funzione.
In particolare, una delle caratteristiche distintive del Bifidus Actiregularis rispetto agli altri ceppi probiotici, è la sua capacità di aderire alle cellule intestinali umane. Questa può aiutare i bifidiobatteri, essenziali per ridurre lo stato infiammatorio intestinale, a colonizzare l’intestino e a competere con i batteri patogeni o nocivi che possono trovarsi.
Come abbiamo detto, nel mondo scientifico troviamo diversi studi che analizzano gli effetti positivi che questo ceppo batterico ha sulla nostra salute. Alcuni, infatti, hanno dimostrato che il Bifidus Actiregularis può contribuire a migliorare il funzionamento del sistema immunitario, come quello dalla Michigan State University. I ricercatori hanno somministrato ad un gruppo di volontari sani partecipanti alla ricerca uno yogurt contenente Bifidus Actiregularis e, successivamente hanno analizzato i loro livelli di anticorpi e cellule immunitarie.
I risultati hanno evidenziato un aumento significativo della produzione di anticorpi e una maggiore attivazione delle cellule immunitarie, con la conseguente promozione della risposta anti-infiammatoria. Questo può essere particolarmente utile per le persone che hanno un sistema immunitario compromesso o che sono soggette a infezioni frequenti.
Non solo, un’altra ricerca pubblicata sul Journal of Nutrition ha dimostrato che l’assunzione regolare di un alimento (come uno yogurt) contenente Bifidus Actiregularis migliora la salute intestinale e riduce i sintomi associati alla sindrome dell’intestino irritabile. Durante la sperimentazione, i ricercatori hanno somministrato a un gruppo di soggetti affetti da sindrome dell’IBS (Irritable Bowel Syndrome- sindrome del colon irritabile), uno yogurt contenente Bifidus Actiregularis per un periodo di otto settimane. Alla termine dello studio, i partecipanti hanno notato una significativa riduzione dei disturbi gastrointestinali, diarrea e gonfiore addominale tipici della patologia.
Ancora, in un altro studio pubblicato sul Journal of Dairy Science, gli esperti hanno esaminato gli effetti del Bifidus Actiregularis sulla digestione dei latticini negli individui intolleranti al lattosio. Durante lo studio, i partecipanti hanno consumato una bevanda a base di latte contenente Bifidus Actiregularis per un periodo di quattro settimane. I risultati hanno mostrato una significativa riduzione dei sintomi legati all’intolleranza al lattosio, tra i principali il gonfiore addominale e la diarrea.
Un ulteriore studio pubblicato su European Journal of Clinical Nutrition ha dimostrato che l’assunzione di Bifidus Actiregularis può anche contribuire a ridurre i livelli circolanti di colesterolo LDL, noto come quella componente di colesterolo “cattivo”, tra i principali responsabili di innumerevoli patologie cardiovascolari. Questo può essere attribuito alla capacità del probiotico di metabolizzare il colesterolo alimentare e ridurne l’assorbimento a livello intestinale.
Non dimentichiamoci, infatti, che la principale funzione dell’intestino è l’assorbimento dei nutrienti che vengono digeriti a livello dallo stomaco, e la loro successiva immissione nella circolazione sanguigna, con destinazione finale la cellula, al fine di garantirne il corretto svolgimento di tutte le funzioni per le quali è programmata. Di conseguenza, avere un intestino più sano, in grado di rispondere al meglio agli agenti e fattori nocivi esterni, ci permette di digerire, assorbire e sfruttare al meglio tutti i nutrienti che provengono dalla nostra alimentazione.
Inoltre è importante sottolineare che non ci sono stati effetti collaterali gravi associati all’assunzione di Bifidus Actiregularis nei numerosi studi condotti finora. Tuttavia, solo in alcuni casi isolati, sono state riscontrate lievi reazioni e fastidi gastrointestinali come flatulenza e diarrea, che si sono risolte spontaneamente nel giro di pochi giorni. È importante ricordare, però, che questi effetti collaterali sono estremamente rari e che la maggior parte delle persone tollera bene il Bifidus Actiregularis.
Ricapitolando, quindi, possiamo dire che i principali potenziali benefici legati all’assunzione di questo probiotico specifico sono:
- Aiuto e miglioramento della digestione: il Bifidus Actiregularis aiuta la digestione e l’assorbimento dei nutrienti, promuovendo anche una corretta e adeguata peristalsi intestinale, aiutando così ad alleviare l’eventuale costipazione e a promuovere un intestino sano.
- Miglioramento del sistema immunitario: un microbiota intestinale sano, sostenuto da batteri benefici come il Bifidus Actiregularis, può contribuire a rafforzare il sistema immunitario e ridurre il rischio di alcune malattie e infezioni. Infatti, il 70% del microbiota, ovvero l’insieme dei microrganismi che si trovano nel/sul nostro corpo, si trova nel nostro intestino, quindi mantenerlo in buona salute è essenziale per sostenere un sistema immunitario forte. I probiotici, come abbiamo visto, stimolano la produzione di anticorpi e sostanze antimicrobiche, aiutando così a prevenire malattie e infezioni.
- Riduzione significativa dei disturbi gastrointestinali: Il consumo regolare di alimenti contenenti Bifidus Actiregularis è associato a una diminuzione di disturbi gastrointestinali come sindrome intestinale irritabile (IBS) e altre malattie infiammatorie intestinale.
- Riduzione della stitichezza: nella letteratura scientifica possiamo trovare numerosi studi che si sono incentrati sull’impatto positivo che il Bifidus Actiregularis ha sulla stitichezza, individuando in questo bifidobatterio un efficace trattamento terapeutico per eliminare la costipazione e tutti i sintomi ad esso associati (gonfiore, pesantezza).
- Miglioramento dell’assorbimento dei nutrienti: i probiotici possono migliorare l’assorbimento di vitamine e minerali nel nostro intestino, aiutando a ottimizzare l’uso dei nutrienti che otteniamo dalla nostra alimentazione. Non solo, ma come abbiamo visto, possono migliorare anche la tollerabilità ad alcune sostanze, come il lattosio.
- Miglioramento dei livelli di colesterolo circolante nel sangue, soprattutto della sua componente LDL, estremamente dannosa per il sistema cardio-circolatorio.
Tuttavia, è importante notare che l’efficacia del Bifidus Actiregularis può variare da individuo a individuo. Alcune persone potrebbero trarre maggiori benefici rispetto ad altre, a seconda dell’equilibrio della flora intestinale presente nel loro tratto digestivo e di altri fattori individuali.
In quali alimenti troviamo il Bifidus Actiregularis?
Come abbiamo visto, questo probiotico è essenziale per il corretto funzionamento del nostro intestino e il benessere generale dell’organismo e, di conseguenza, dovrebbe essere assunto regolarmente. Per questo motivo, al fine di assicurarsi un apporto adeguato di Bifidus Actiregularis nella dieta quotidiana, è possibile incrementare l’assunzione di alcuni alimenti particolari, tra i quali:
- i latticini: i prodotti caseari, specialmente quelli che subiscono il processo di fermentazione, sono una grande fonte di Bifidus Actiregularis, come lo yogurt, il kefir e alcune varietà di formaggio. In particolare, è possibile assicurarsene un adeguato apporto scegliendo quei prodotti che ne sono arricchiti, ovvero all’interno dei quali il probiotico è stato aggiunto. Infatti, alcune varietà di yogurt sono appositamente formulate per fornire le culture di microrganismi vivi. Un alimento che richiede, però, un’attenzione particolare la richiede il kefir: questa è una bevanda di latte fermentata, famosa per contenere una vasta gamma di batteri, si è scoperto essere fondamentale per il mantenimento di un equilibrio sano nel microbioma intestinale.
- Alimenti fermentati: gli alimenti fermentati, non solo i latticini, ovvero tutti quei cibi che sono sottoposti ad un processo attraverso il quale l’alimento originale viene privato di ossigeno per diverso tempo, sono stati a lungo riconosciuti per il loro contenuto probiotico, in particolare quello di Bifidus Actiregularis. Questo processo antichissimo, che nasce come metodo di conservazione, promuove la crescita di molti batteri benefici: la tradizione culinaria dell’Europa dell’ Est, ma anche asiatica ne contiene una vasta gamma, come i più conosciuti crauti, il sauerkraut tedesco, il kimchi coreano e il miso giapponese.
- Cereali per la colazione: questi, come altri alimenti e come abbiamo accennato prima, possono essere “fortificati”, ovvero cibi nei quali il principio attivo (nel nostro caso il Bifidus Actiregularis) viene aggiunto. I cereali possono così rappresentare una modalità semplice, di facile reperibilità e consumo, sia per adulti che per i bambini.
Quindi, integrare il Bifidus Actiregularis nella dieta può essere un modo efficace per promuovere una flora intestinale equilibrata, migliorare le funzioni digestive e ottimizzare la salute intestinale complessiva. Per questo, noi consumatori dovremmo impegnarci a leggere le etichette degli alimenti che siamo soliti acquistare, cercare prodotti caseari e cereali che sono specificamente arricchiti o in cui ne è specificata la presenza di culture vive di questo probiotico, aggiungere cibi fermentati nella nostra alimentazione quotidiana, incorporando alimenti fermentati ricchi di probiotici come quelli che abbiamo appena descritto, variando e sperimentando nuove ricette con diversi alimenti contenenti Bifidus Actiregularis, assicurarando così un’ ottimale funzione intestinale.
In conclusione, abbiamo visto come numerosi studi scientifici abbiano dimostrato la correlazione tra l’assunzione dei probiotici, in particolare di Bifidus Actiregularis, e i benefici per l’apparato gastrointestinale, la risposta immunitaria, la digestione, l’assorbimento di nutrienti e il benessere dell’intero organismo. In qualsiasi caso, prima di iniziare un assunzione regolare di Bifidus Actiregularis attraverso degli integratori o incrementandone l’introduzione attraverso alimenti “fortificati”, potrebbe essere opportuno consultare un professionista sanitario per valutare la tua situazione specifica, nonostante sia considerato un principio attivo assolutamente sicuro, con effetti collaterali nulli, adatto a tutti, compresi anziani, bambini e donne in gravidanza.
Fonti Bibliografiche
- Ministero della salute, Linee guida su prebiotici e prebiotici
- National Library of Medicine
- Microbiologia Italia
- Gastroprotezione.it