Ottima fonte di vitamina C e fibre, il kiwi è uno degli alimenti dell’orto invernale che la natura ci regala per far fronte alla aumentata esposizione dell’organismo, in questa stagione, agli agenti esterni. Presente in Italia solo a partire dagli anni 70, oggi è coltivato dal Nord al Sud della penisola.
Indice
Cosa contiene
Secondo le Tabelle di composizione degli alimenti elaborata dagli esperti del Crea, una porzione (150 g) di kiwi contiene:
- Acqua (126.9 g)
- Proteine (1.8 g)
- Lipidi (0.9 g)
- Carboidrati disponibili (13.5 g)
- Zuccheri solubili (13.5 g)
- Fibra totale (3.3 g)
- Sodio (8 mg)
- Potassio (600 mg)
- Calcio (38 mg)
- Magnesio (18 mg)
- Fosforo (105 mg)
- Ferro (0.8 mg)
- Tiamina (0.03 mg)
- Riboflavina (0.0 mg)
- Niacina (0.60 mg)
- Vitamina C (128 mg)
Proprietà per la salute
La grande quantità di vitamina C, ferro e potassio del kiwi, unitamente a una ridotta percentuale di zuccheri e a una notevole acidità, lo rendono un frutto che stimola il metabolismo. Per questa ragione, e per il basso contenuto calorico (48 Kcal per 100 g di alimento), risulta utile nelle persone che seguono una dieta dimagrante.
La sua acidità aiuta a contrastare il senso di nausea, migliora l’appetito e la capacità funzionale dello stomaco. Inoltre il kiwi ha uno spiccato effetto lassativo indotto soprattutto dalla notevole quantità di fibre (cellulosa e pectina), dall’alta presenza di vitamina C, capace di esercitare uno stimolo epatico, e dall’azione miorilassante del potassio.
La sua vitamina C agisce da anche antiossidante, con conseguente riduzione dei pericolosi radicali liberi circolanti, aiuta a sostenere il sistema immunitario soprattutto nel periodo invernale messo a dura prova dalla maggiore circolazione di virus e batteri ed esercita un effetto positivo sulla bellezza della pelle. Ma non solo: i meriti di questa vitamina contenuta nei kiwi non finiscono qui. Secondo una ricerca della University of Ortago (Nuova Zelanda), pubblicata sulla rivista Journal of Nutritional Science, 2 kiwi al giorno potrebbero essere sufficienti per migliorare l’umore e avere un supplemento extra di energia. Per arrivare a questa conclusione gli studiosi hanno analizzato 54 studenti universitari, tutti selezionati in base alla propria dieta, contraddistinta dal poco consumo di frutta fresca: ad alcuni è stato chiesto di mangiare, per sei settimane, mezzo kiwi al giorno, ad altri due. Al termine delle sei settimane, coloro che hanno consumato 2 kiwi al giorno mostravano meno sintomi depressivi e meno affaticamento fisico e mentale rispetto a quelli che avevano consumato quantità inferiori di questo frutto e riferivano anche di sentirsi più energici e di buon umore.
Una quantità (2 kiwi al giorno) che potrebbe rivelarsi utile anche per prevenire la parodontite. A sostenerlo è Filippo Graziani, docente del dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica e del centro di ricerca “Nutraceutica e alimentazione per la salute” dell’Università di Pisa. Come si legge sul sito dell’Ateneo pisano, l’abitudine di consumare 2 kiwi al giorno ha determinato una riduzione significativa del sanguinamento gengivale rispetto ai pazienti che non assumevano i kiwi, continuando così le loro abitudini alimentari consuete. “È un dato importante – ha spiegato l’esperto – perché costituisce uno dei primi esempi di applicazioni nutraceutiche al campo dell’odontoiatria in generale e a quello della parodontologia in particolare”. I ricercatori precisano che l’effetto benefico del kiwi è stato riscontrato nella fase di pretrattamento parodontale (che consta nella pulizia delle radici sotto le gengive): “L’intervento degli odontoiatri – ha concluso Graziani – è comunque fondamentale per curare la parodontite. L’assunzione di kiwi aiuta a ridurre l’infiammazione e il distacco di gengive e denti, ma i trattamenti di decontaminazione sono comunque necessari per contrastare l’avanzamento della malattia”.
Grazie al suo elevato contenuto di acqua, antiossidanti e potassio, il kiwi infine è un frutto ideale nella dieta degli sportivi e per chi soffre di ipertensione arteriosa.
Controindicazioni
Purtroppo il kiwi rientra nella lista delle allergie alimentari più diffuse al mondo, a causa della presenza dell’enzima actinidina, per il cui il suo uso è assolutamente sconsigliato in caso di allergia specifica. Gli esperti non raccomandano l’assunzione anche in caso di diarrea e dissenteria, diverticolosi, rettocolite ulcerosa e morbo di Crohn.
Usi in cucina e ricette
Come tutta la frutta fresca, rappresenta un alimento ideale per deliziosi frullati ricostituenti. Se abbinato alla banana, come nel Frullato a base di banana e kiwi, regala energia e buonumore. Perfetto da consumare al mattino o come spuntino di metà giornata.
Un frutto che è possibile utilizzare anche per uno sfizioso Cocktail di kiwi, leggero e rinfrescante, da preparare in due versioni: alcolica, con rum, e analcolica con la presenza di birra analcolica.
Ideale anche nelle insalate, come nell’Insalata di kiwi, si sposa bene con la carne (Lonza di maiale al kiwi) e può essere usato come delizioso ingrediente per un sorbetto invernale.
Assolutamente da provare anche sotto forma di marmellata. La Marmellata di kiwi, dolce e gustosa, è la dimostrazione più eloquente del fatto che da ogni tipo di frutto si può può ottenere una marmellata da utilizzare in mille e più modi.