Alopecia e caduta dei capelli: ecco i migliori rimedi naturali

La calvizie è spesso fisiologica e normale, ma può provocare forte disagio: vediamo come è possibile intervenire contro i vari tipi di alopecia

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Pubblicato: 6 Luglio 2022 13:38Aggiornato: 29 Marzo 2023 16:04

Cos’è, cause e sintomi

L’alopecia è una perdita progressiva dei capelli che causa il diradamento del cuoio capelluto e può portare alla calvizie. Si tratta di una malattia che interessa i bulbi piliferi, molto comune soprattutto negli uomini, ma anche le donne ne possono soffrire.

La perdita dei capelli può iniziare a qualsiasi età e generalmente avviene in modo graduale, coinvolgendo inizialmente la zona delle tempie e della parte superiore del capo e interessando con il tempo aree sempre più vaste. In alcuni casi la perdita dei capelli può essere improvvisa e coinvolgere anche peli di altri parti del corpo. In questo caso è bene consultare il proprio medico per indagare sui motivi alla base dell’alopecia e trovare una terapia adeguata.

Le cause possono essere diverse. Dietro all’alopecia possono esserci:

  • fattori genetici e una maggiore sensibilità dei bulbi piliferi all’azione degli ormoni maschili, come nel caso dell’alopecia androgenetica;
  • in altri casi si può avere un diradamento del cuoio capelluto quando la dieta non fornisce adeguate quantità di proteine, vitamine (in particolare vitamina D e acido folico o vitamina B9) e sali minerali, tra cui il ferro. A volte, le carenze nutrizionali alla base dell’alopecia sono dovute a malassorbimento da parte dell’intestino, fenomeno che si verifica ad esempio in caso di patologie intestinali o nelle persone che soffrono di dipendenza dall’alcool;
  • l’alopecia può anche essere conseguente a periodi di forte stress, ansia, traumi importanti o depressione, così come all’assunzione di determinati farmaci, tra cui chemioterapici e antidepressivi;
  • infine, la perdita di capelli può essere causata da una malattia autoimmune dei bulbi piliferi, come nel caso dell’alopecia areata.

Qualunque sia la causa, indubbiamente la perdita di capelli provoca un forte disagio e ha un impatto negativo sulla qualità della vita, ma la buona notizia è che in alcuni casi è possibile intervenire per contrastare il diradamento.

L’alopecia può infatti essere di tipo cicatriziale o non cicatriziale. Nel primo caso si ha atrofizzazione dei follicoli piliferi, dunque la perdita dei capelli è definitiva e irreversibile. Nel secondo caso, invece, la crescita dei capelli è diminuita o rallentata senza che vi sia un danno irreversibile ai bulbi piliferi. L’alopecia post-gravidanza, così come l’alopecia areata, l’alopecia andogenetica e la perdita di capelli dovuta da traumi, assunzione di farmaci e carenze nutrizionali è una condizione temporanea e potenzialmente reversibile.

Tipologie

La causa più comune di diradamento dei capelli e calvizie è l’alopecia androgenetica, una condizione che interessa la maggior parte della popolazione di sesso maschile e che non risparmia nemmeno quella femminile. Nell’alopecia androgenetica la fase di crescita dei capelli rallenta, mentre la caduta dei capelli avviene in modo sincronizzato: i nuovi capelli crescono più lentamente rispetto alle perdite, sono corti e sottili.

Negli uomini, il diradamento interessa inizialmente l’area frontale e la zona delle tempie, per poi estendersi al vertice diventando via via sempre più accentuata. Nelle donne, invece, l’alopecia è diffusa in tutta l’area superiore del capo. Questo tipo di alopecia si verifica quando i bulbi piliferi sono particolarmente sensibili all’azione degli ormoni androgeni e in particolare del diidrotestosterone, ormone che si forma a partire dal testosterone. Si tratta di una condizione ereditaria, che dipende da fattori genetici e che, sebbene possa verificarsi in qualsiasi momento, tende a peggiorare all’avanzare dell’età. In caso di alopecia androgenetica è possibile agire cercando di rinforzare i capelli, rallentando il processo di diradamento quando questo è ancora poco diffuso.

Altre cause di diradamento e perdita di capelli sono l’alopecia areata, che provoca calvizie a chiazze e spesso perdita di peli in altre parti del corpo, incluse ciglia e sopracciglia. L’alopecia areata è sostanzialmente dovuta a una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca i bulbi piliferi. Può interessare solo un punto localizzato del cuoio capelluto o più aree o addirittura tutto il corpo. Si tratta di una condizione abbastanza rara, data da una predisposizione genetica ed esacerbata da stress e carenze nutrizionali. Può risolversi spontaneamente oppure non risolversi mai e in alcuni casi può essere recidivante.

Esistono poi calvizie temporanee che possono verificarsi a causa di disturbi della sfera emotiva, come ansia, depressione, forte affaticamento mentale, oppure durante i cambi di stagione o dopo la gravidanza. In tutti questi casi, i capelli tornano a crescere normalmente nell’arco di qualche settimana o mese.

Rimedi naturali

A differenza delle calvizie temporanee, l’alopecia androgenetica e l’alopecia areata sono due tipi di calvizie molto difficili da trattare. Esistono però alcuni rimedi e comportamenti che possono rallentare la caduta dei capelli o rinforzare i capelli corti e sottili. L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale, poiché grazie a una dieta bilanciata è possibile fornire all’organismo tutti i macro e micronutrienti di cui ha bisogno, anche per la crescita di capelli forti e sani. È dunque importante consumare molta frutta fresca, verdure crude e cotte, legumi e cereali integrali.

Anche l’attività fisica e la meditazione possono essere di grande aiuto per combattere la perdita di capelli. Sia l’esercizio fisico che la meditazione, infatti, sono in grado di ridurre i livelli di stress, una delle possibili cause di diradamento dei capelli. Il movimento e la respirazione ossigenano poi l’organismo favorendo il trasporto di ossigeno e nutrienti ai vari distretti del corpo, bulbi piliferi inclusi. Per lo stesso motivo, sarebbe bene non fumare: attraverso il fumo di sigaretta si immette infatti nell’organismo monossido di carbonio che compete con l’ossigeno.

Se la caduta dei capelli è legata a stress, ansia o disturbi dell’umore si può ricorrere a rimedi adattogeni come il ginseng, oppure a erbe calmanti come la melissa o la lavanda o a piante che agiscono sul tono dell’umore, tra cui rodiola e iperico. Nell’alopecia androgenica si può assumere un integratore a base di Serenoa repens con azione anti-androgenica: i fitosteroli e gli acidi grassi presenti nei frutti maturi di questa pianta hanno infatti una blanda attività inibitoria sull’enzima coinvolto nella trasformazione del testosterone in diidrotestosterone.

Per rinforzare i capelli e prevenirne la caduta è poi possibile ricorrere a rimedi da assumere per via orale, come integratori naturali a base di miglio, equiseto, lievito di birra, omega 3 e a prodotti naturali da utilizzare per applicazioni locali. Tra questi troviamo lozioni a base di acqua di rosmarino, infusi di ortica e di salvia, succo di cipolla e di limone, da massaggiare sul cuoio capelluto una o due volte alla settimana. Oltre ai benefici apportati da queste piante, anche la pratica del massaggio può essere utile contro la caduta dei capelli, perché migliora la circolazione e di conseguenza l’apporto di nutrienti e ossigeno ai bulbi.

 

Fonti:
MedLine Plus

The Journal of Dermatology

EPlasty

JDC