Alchechengi, fai il pieno di vitamine e rafforzi il sistema immunitario

La bacca, è un concentrato di vitamine C e A e antiossidanti, ma anche un boost per tenere alla larga i malanni di stagione

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Gaia Masiero

Editor specializzata in Alimentazione & Benessere

Digital Content Specialist, è autrice di articoli su alimentazione e benessere per i quali si avvale del supporto di nutrizionisti e dietisti.

Si mangiano soprattutto durante le feste di Natale l’alchechengi, quando è piacevole portare sulla tavola qualcosa di diverso, come i preziosi frutti tropicali che non popolano durante tutto l’anno la nostra cesta della frutta al centrotavola. E se tuffarli nella meravigliosa fonduta di cioccolato fondente è buona abitudine per apprezzarne l’intensità aromatica, non si può altrettando celebrare la consuetudine di consumarne una piccola quantità soltanto una volta l’anno. Ricchissimo di vitamine e sostanze antiossidanti, l’alchechengi merita qualche chance in più, tutto l’anno.

Cos’è l’alchechengi

L’alchechengi, noto anche come fisalis o morella, è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, originaria dell’America centrale e meridionale. Si tratta di una pianta annuale che può raggiungere un’altezza di circa un metro e mezzo. Le sue foglie sono grandi e verdi, mentre i fiori sono di colore bianco-azzurrognolo e hanno una forma simile a quella delle campanelle. Ciò che rende particolare questa pianta è il suo frutto, ovvero la bacca, che è contenuta in un calice a forma di lanterna. La bacca ha un diametro di circa 2-3 centimetri ed è avvolta in un involucro sottile di colore verde o marrone chiaro. Quando la bacca raggiunge la maturazione, l’involucro si secca e si apre, rivelando la bacca giallastra-arancione all’interno. L’alchechengi è una pianta molto resistente alle malattie e ai parassiti e per questo motivo viene spesso utilizzata in agricoltura biologica.

Origini e diffusione

L’alchechengi, è una pianta originaria dell’America del Sud, più precisamente delle regioni andine del Perù e dell’Ecuador. Questa pianta è stata coltivata dagli antichi popoli indigeni per secoli prima di essere introdotta in altre parti del mondo. L’alchechengi ha una storia di diffusione globale che risale all’epoca delle esplorazioni europee nel XVIII secolo. Gli esploratori spagnoli portarono le prime piante di alchechengi in Europa, dove vennero coltivate principalmente come curiosità botaniche nei giardini botanici. Successivamente, la pianta si diffuse in altre regioni del mondo grazie al commercio e alle spedizioni marittime. Oggi, l’alchechengi viene coltivato in diverse parti del mondo, tra cui Sud America, Nord America, Europa, Africa e Asia. Le condizioni climatiche adatte alla coltivazione dell’alchechengi includono temperature miti e un clima subtropicale o tropicale. In alcune regioni, come il Sud America e l’Africa meridionale, l’alchechengi cresce anche allo stato selvatico.

Varietà

L’alchechengi è una pianta che offre numerose varietà, ognuna con caratteristiche e utilizzi specifici. La varietà più comune è la Physalis peruviana, conosciuta anche come ciliegia del Perù, caratterizzata da un frutto tondo e di colore giallo-arancione, dal sapore dolce e acidulo. Un’altra varietà diffusa è la Physalis angulata, nota come uva del Capo, che produce frutti più allungati e dalla polpa meno dolce rispetto alla ciliegia del Perù. Inoltre, esistono altre varietà di alchechengi meno comuni ma altrettanto interessanti: la Physalis ixocarpa, conosciuta come tomatillo, utilizzata soprattutto in cucina messicana per preparare salse e piatti a base di carne; la Physalis pubescens, detta anche alchechengi andino, coltivata soprattutto in Sud America e utilizzata nella medicina tradizionale per le sue proprietà antinfiammatorie; infine, la Physalis pruinosa, chiamata anche mirtillo del Capo o alchechengi africano, coltivata soprattutto in Africa e Asia per i suoi frutti piccoli e dolci. Ogni varietà di alchechengi ha le sue peculiarità e viene utilizzata in diversi modi: dalla preparazione di marmellate e dolci, alla produzione di bevande alcoliche come liquori e birre artigianali, fino all’utilizzo in campo medico per le sue proprietà benefiche.

Proprietà

Gli alchechengi sono particolarmente ricchi di vitamina C, essenziale per il sistema immunitario e per la salute delle ossa e della pelle. Inoltre, contengono una buona quantità di vitamina A, che contribuisce alla salute degli occhi e alla protezione delle membrane mucose. Gli alchechengi sono anche una fonte di fibre alimentari, che aiutano a mantenere regolare la funzione intestinale e favoriscono la sensazione di sazietà. Oltre a ciò, contengono minerali importanti come il potassio e il fosforo, che sono fondamentali per il corretto funzionamento del sistema nervoso e muscolare.

Ecco nel dettaglio la tabella dei nutrienti:

Nutriente Per 100 g di prodotto
Energia (kcal) 74
Carboidrati (g) 15,7
Fibre (g) 6
Proteine (g) 2,7
Grassi (g) 1

Benefici

L’alchechengi, è un frutto esotico che offre numerosi benefici per la salute. Ricco di vitamine e minerali, l’alchechengi è una fonte eccellente di vitamina C, che svolge un ruolo fondamentale nel sostenere il sistema immunitario e nella protezione delle cellule dai danni causati dai radicali liberi. Inoltre, contiene anche vitamina A, che contribuisce alla salute della pelle e degli occhi. L’alchechengi è anche una buona fonte di fibre, capaci di favorire il transito intestinale, aumentare il senso di sazietà e tenere sotto controllo i picchi glicemici.

Antiossidante

L’alchechengi è ricco di vitamina C, un potente antiossidante che favorisce la produzione di collagene, proteggendo la pelle dagli effetti dannosi dei radicali liberi e contribuendo a mantenere un aspetto giovane e sano. Inoltre, l’alchechengi contiene anche altri antiossidanti come i carotenoidi, tra cui il beta-carotene e la luteina. Questi nutrienti sono noti per proteggere la salute degli occhi, riducendo il rischio di malattie degenerative come la cataratta e la degenerazione maculare legata all’età.

Antinfiammatorio

Grazie alla presenza di sostanze antiossidanti come la vitamina C e i carotenoidi, questa bacca può aiutare a prevenire l’infiammazione cronica nel corpo. L’infiammazione è una risposta naturale del sistema immunitario a una lesione o infezione, ma quando diventa cronica può causare problemi di salute come malattie cardiovascolari, artrite e cancro: gli antiossidanti presenti nell’alchechengi aiutano a neutralizzare i radicali liberi che possono causare l’infiammazione e danneggiare le cellule del corpo. Inoltre, l’alchechengi contiene anche composti anti-infiammatori naturali come i flavonoidi, che possono aiutare a ridurre il dolore e il gonfiore associati all’infiammazione. Alcune ricerche suggeriscono che l’alchechengi potrebbe essere particolarmente utile per ridurre l’infiammazione nelle vie urinarie e nei reni, contribuendo a prevenire infezioni e calcoli renali.

Rafforza il sistema immunitario

La vitamina C presente nell’alchechengi stimola la produzione di globuli bianchi, che sono fondamentali per la difesa del nostro organismo contro i batteri e i virus. Questo frutto contiene anche sostanze come il beta-carotene e la zeaxantina, che sono importanti per il corretto funzionamento del sistema immunitario e per la prevenzione di malattie degenerative.

Protegge le ossa

Ricco di vitamina C, calcio e fosforo, il alchechengi favorisce la formazione e il mantenimento di ossa forti e sane. La vitamina C svolge un ruolo essenziale nella produzione di collagene, una proteina fondamentale per la struttura ossea. Inoltre, il calcio e il fosforo sono minerali cruciali per la densità ossea e la prevenzione dell’osteoporosi.

Protegge la vista

L’alchechengi è noto per avere diversi benefici per la salute degli occhi. Questo frutto contiene una quantità significativa di vitamina A, che è essenziale per la salute della vista. La vitamina A aiuta a proteggere la cornea, la parte dell’occhio che aiuta a focalizzare le immagini, e previene anche la cecità notturna. Inoltre, l’alchechengi contiene carotenoidi come la luteina e la zeaxantina, che sono antiossidanti potenti che proteggono gli occhi dai danni dei radicali liberi e dallo stress ossidativo. Questi nutrienti possono ridurre il rischio di sviluppare malattie oculari come la degenerazione maculare legata all’età e la cataratta. Uno studio ha dimostrato che l’integrazione di luteina e zeaxantina può migliorare significativamente la densità della pigmentazione maculare, che è un fattore importante per prevenire la degenerazione maculare. Inoltre, l’alchechengi contiene anche vitamina C, che può aiutare a prevenire il glaucoma, una malattia oculare grave che può portare alla perdita della vista.

Amici della dieta

Gli alchechengi a dieta offrono un’alternativa gustosa e nutriente ad altri snack meno salutari. Con il loro basso contenuto calorico, abbondanza di nutrienti e benefici per la salute, gli alchechengi possono essere una buona idea per perdere peso con gusta. La ricchezza in fibre poi, favorisce la sensazione di sazietà oltre a ridurre il rischio di picchi di glicemici e contenere l’assorbimento degli zuccheri.

Controindicazioni

Le controindicazioni legate all’alchechengi sono relativamente poche, ma è importante tenerle in considerazione per garantire una corretta assunzione di questa pianta. Innanzitutto, è sconsigliato consumare alchechengi in caso di allergia a frutti della famiglia delle Solanacee, come pomodori, patate o peperoni. Questo perché l’alchechengi appartiene a questa stessa famiglia e potrebbe scatenare reazioni allergiche in soggetti sensibili. Inoltre, le persone affette da calcoli renali dovrebbero evitare il consumo eccessivo di alchechengi, poiché la pianta contiene ossalati che possono contribuire alla formazione di calcoli renali.

Ricette

Composta di alchechengi

Ingredienti: 500 g di alchechengi, 300 g di zucchero, succo di un limone

Procedimento: lavare e pulire gli alchechengi e tagliarli a pezzetti. In una pentola, cuocere gli alchechengi con lo zucchero e il succo di limone a fuoco medio, mescolando frequentemente. Cuocere finché la composta raggiunge la consistenza desiderata.Versare la composta in barattoli sterilizzati e lasciarla raffreddare prima di conservarla in frigorifero.

Insalata di alchechengi e avocado

Ingredienti: 250 g di alchechengi lavati e tagliati a metà, 2 avocado tagliati a cubetti, 1 cetriolo tagliato a fette sottili, 1/4 tazza di foglie di basilico fresco tritate, 2 cucchiai di olio d’oliva, succo di mezzo limone, sale, pepe

Procedimento: mescolare gli alchechengi, l’avocado, il cetriolo e il basilico in una ciotola. In una piccola ciotola, mescolare l’olio d’oliva, il succo di limone, sale e pepe. Versare la vinaigrette sull’insalata e mescolare delicatamente. Servire fresco come contorno leggero e gustoso.

Torta di alchechengi

Ingredienti: 2 tazze di alchechengi, 1 tazza di farina, 1 tazza di zucchero, 1/2 tazza di burro fuso, 2 uova, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia, 1 cucchiaino di lievito in polvere, una presa di sale

Procedimento: preriscaldare il forno a 180°C e imburrare una teglia. In una ciotola, mescolare la farina, lo zucchero, il lievito e il sale. Aggiungere il burro fuso, le uova e l’estratto di vaniglia, mescolare bene. Aggiungere gli alchechengi e incorporarli delicatamente. Versare il composto nella teglia e cuocere in forno per circa 30-35 minuti o fino a quando la torta è dorata. Lasciar raffreddare prima di tagliare a fette e servire.

Salsa per arrosti

Ingredienti: 1 tazza di alchechengi tagliati a metà, 2 cucchiai di zucchero, 1/4 tazza di aceto di mele, 1/2 tazza di brodo di pollo, 1 cucchiaino di senape di digione, sale, pepe

Procedimento: in una piccola pentola, cuocere gli alchechengi con lo zucchero, l’aceto di mele e il brodo di pollo a fuoco medio-basso. Aggiungere la senape di Dijon e mescolare bene. Continuare a cuocere finché la salsa si addensa leggermente. Aggiustare di sale e pepe secondo il gusto. Servire la salsa come condimento per carne grigliata o arrosto.

Gelato

Ingredienti: 2 tazze di alchechengi lavati e tagliati a metà, 1 tazza di zucchero, 2 tazze di panna fresca, succo di mezzo limone

Procedimento: in una pentola, cuocere gli alchechengi con lo zucchero a fuoco medio fino a quando diventano morbidi. Frullare gli alchechengi cotti con il succo di limone fino a ottenere una purea liscia. Raffreddare la purea di alchechengi. Montare la panna fresca fino a quando forma picchi morbidi. Unire delicatamente la purea di alchechengi montata a neve. Trasferire il composto in una vaschetta e congelare per almeno 4-6 ore.

Crostata frangipane

Ingredienti per la frolla: 1 1/4 tazze di farina, 1/2 tazza di zucchero a velo, 1/2 tazza di burro freddo, tagliato a cubetti, 1 uovo, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia, un pizzico di sale

Ingredienti per la frangipane: 1/2 tazza di mandorle macinate, 1/4 tazza di zucchero, 2 cucchiai di burro fuso, 1 uovo

Ingredienti per il ripieno: 2 tazze di alchechengi, 2 cucchiai di zucchero, 1 cucchiaio di amido di mais

Procedimento: preriscaldare il forno a 180°C. In una ciotola, mescolare la farina, lo zucchero a velo e il sale. Aggiungere il burro e lavorare fino a ottenere una consistenza sabbiosa. Aggiungere l’uovo e l’estratto di vaniglia, impastare fino a formare una palla. Avvolgere nella pellicola trasparente e far riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.

In una ciotola, preparare la frangipane mescolando le mandorle macinate, lo zucchero, il burro fuso, l’uovo e l’estratto di mandorle. Mettere da parte. In un’altra ciotola, mescolare gli alchechengi con lo zucchero e l’amido di mais. Stendere la pasta frolla e foderare una teglia per crostata. Spalmare uno strato uniforme di frangipane sulla base.

Aggiungere il ripieno di alchechengi sopra la frangipane. Cuocere in forno per circa 30-35 minuti o finché la crostata è dorata. Lasciare raffreddare prima di tagliare a fette e servire.

Fonti bibliografiche

  • Health Benefits of Physalis, WebMd
  • Husk Cherry: Nutritional attributes, bioactive compounds and technological applications, Science Direct

  • What Are Golden Berries? Everything You Need to Know, Healthline

  • Antioxidant activities of Physalis peruviana, PubMed