Chi è Walter Vacchino, il proprietario del Teatro Ariston

Il suo nome è Walter Vacchino, ed è il co-proprietario del Teatro Ariston insieme alla sorella Carla: scopriamo tutto su di lui

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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“L’Ariston è come un figlio per me”. Il suo nome è Walter Vacchino, ed è il co-proprietario del Teatro Ariston, dove ogni anno assistiamo alla kermesse più attesa di sempre: il Festival di Sanremo. E c’è un motivo se la magia dell’Ariston conquista tutti, e a spiegarlo è stato proprio il suo proprietario. “Mi sono dato tante spiegazioni; la prima è che questo teatro è come un individuo, con un genitore che l’ha fortemente voluto e con una personalità che trova continua linfa nelle emozioni”.

Chi è Walter Vacchino

Il Teatro Ariston è il simbolo del Festival di Sanremo, della Città dei Fiori. Il suo nome deriva dal greco antico, e il significato è “migliore”. In effetti, è stato il palco su cui si sono succeduti, negli anni, innumerevoli eventi e appuntamenti: Sanremo, il Premio Tenco, gli Oscar TV. Dietro il Teatro Ariston, però, c’è una figura (anzi, due): Walter Vacchino e la sorella Carla. Dal 1977, l’Ariston è il luogo destinato a ospitare ogni anno la kermesse sanremese.

Ma chi è Walter Vacchino? Nato a Sanremo il 1947, è stato sposato con Gianna Moraglia (è scomparsa a gennaio 2023 a 69 anni a causa di una grave malattia). Dalla loro unione sono nati i figli Antonio e Andrea. La carriera di Vacchino è immensa: la gestione dell’Ariston, di tre multisale (tra Sanremo e Albenga), ma è anche scrittore e produttore di spettacoli teatrali e programmi televisivi. Nel 1982 gli è stato riconosciuto il titolo di Cavaliere della Repubblica.

Il 16 gennaio 2024 ha pubblicato il libro Ariston – La scatola magica di Sanremo, in collaborazione con Luca Ammirati. Inoltre, nel 2021 è diventato il Presidente di Agis, Associazione Generale Italiana dello Spettacolo della Liguria, ed è stato anche Presidente dell’Associazione Nazionale Esercenti Cinema.

Il Teatro Ariston raccontato da Walter Vacchino

Durante un’intervista al settimanale Chi, ha spiegato il suo legame con il Teatro Ariston, che è stato fondato dal suo papà, Aristide Vacchino, ricordato come un “visionario”. Da lui non ha, dunque, ereditato solamente il Teatro, ma anche la visione e l’ambizione, come spiegato in un’intervista al settimanale Oggi. “Mio padre era un visionario e sognava di fare concorrenza a Cannes e al Festival del Cinema con un teatro che fosse anche un cinema multisala, un palazzo dei congressi e perfino un albergo integrato. Il nome Ariston fu scelto non solo per la radice Ari che era la stessa del suo nome, ma anche per indicare l’eccellenza. Aristos in greco vuol dire ‘il migliore'”.

Negli anni, Walter Vacchino ha avuto modo di vivere e respirare a pieni polmoni l’aria sanremese, prendendo parte alla kermesse e conoscendo ospiti illustri (come Madonna, indubbiamente richiedente ma che ricorda come un’esperienza unica). Ha anche parlato di Amadeus, il conduttore e direttore artistico di Sanremo 2024 (per la quinta volta consecutiva), riferendosi a lui come un “personaggio dall’aplomb inglese, misurato”. E ha aggiunto: “L’ho visto crescere professionalmente qui, negli anni del festival, è diventato più sciolto. Ha preso coscienza delle sue possibilità e si permette improvvisazioni come faceva Mike Bongiorno. Ha la serenità di sorprendere e giocare. Ed è grandissimo a fare la spalla”. Per lui, Amadeus è il perfetto “padrone di casa”.