I Maneskin conquistano Las Vegas, l’attacco dei Cugini di campagna

Dopo la strepitosa performance a Las Vegas per il concerto dei Rolling Stones, i Maneskin si ritrovano con un messaggio dei Cugini di campagna

Se vi chiedessimo di pensare a una band esattamente agli antipodi rispetto ai Maneskin, probabilmente vi verrebbero in mente i Cugini di campagna, quanto di più lontano dal rock e dalla sregolatezza possa essere esistino nel panorama musicale italiano.

Eppure nelle ultime ore i nomi di questi due gruppi compaiono uno a fianco all’altro e addirittura per una presunta accusa di “plagio” del look, che se non arrivasse direttamente dal profilo ufficiale del quartetto anni Settanta verrebbe bollata immediatamente come fake news.

L’accusa dei Cugini di campagna ai Maneskin

Tutto nasce dopo la strepitosa performance dei Maneskin a Las Vegas. La band di Damiano e Victoria ha aperto il concerto dei Rolling Stones sfoggiando degli outfit a stelle e strisce in omaggio alla bandiera degli Stati Uniti, paese che da qualche settimana sta riservando loro un’accoglienza calorosissima che mai era stata riservata ad altri artisti italiani.

L’outfit scelto dal gruppo romano, però, è finito nel mirino dei Cugini di campagna che dal loro account Facebook ufficiale tuonano: “I Maneskin si sono esibiti negli USA, prima dei Rolling Stones, imitando nel vestire i Cugini di Campagna. Basta copiare i nostri abiti”, allegando foto del confronto tra la tutina indossata da Damiano e il costume di Nick Luciani.

Non solo, poco dopo, hanno rilanciato con una provocazione: “Fate qualcosa di meglio, come noi abbiamo fatto con la vostra Zitti e buoni“, scrivono facendo riferimento alla cover del brano vincitore di Sanremo.

Maneskin, il successo travolgente negli USA

La polemica aperta dai Cugini di campagna sembra piuttosto un grido lanciato per farsi notare e conoscere dai giovani che probabilmente – fino ad oggi – non avevano idea di chi fossero. Nella storia non si contano le volte che artisti e performer hanno indossato tute e costumi a stelle e strisce. Forse si può dire che non sia una scelta particolarmente originale, ma di certo non che sia un’esclusiva dei Cugini di campagna.

Oltretutto, la decisione di indossare quel tipo di outfit è chiaramente una sorta di ringraziamento agli Stati Uniti (da sempre piuttosto patriottici e attenti a questo genere di cose), che li hanno accolti con tanto calore. La band è appena stata nominata agli American Music Awards, è stata ospite di Jimmy Fallon ed è in cima alle classifiche con la cover di Baggin’. Un successo mai ottenuto prima da altri artisti italiani.

Il commento di Mick Jagger

Al di là delle recenti provocazioni, la performance dei Maneskin all’Allegiant Stadium di Los Angeles è stata un successo.

“Prima di andare avanti, questo è il nostro primo stadio ed è un onore per noi essere qui e avere la chance di aprire il concerto di una delle più grandi band della storia. Grazie per questa possibilità”, aveva detto Damiano sul palco. Poi la solita carica di energia ha contagiato il pubblico, che si è scatenato sulle note di In Nome Del Padre, per poi lasciare spazio a Zitti e Buoni, brano con il quale si sono imposti al Festival di Sanremo e all’Eurovision Song Contest. C’è stato spazio ovviamente per Beggin’ e per I Wanna Be Your Slave, brano per il quale hanno collaborato addirittura con Iggy Pop.

Inevitabile, dunque i complimenti di Mick Jagger, che in italiano ha detto: “Voglio ringraziare i Måneskin” rendendoci tutti orgogliosi di loro, con o senza costumi.

Cugini campagna Maneskin
Fonte: Facebook/IPA
Il post dei Cugini campagna contro i Maneskin e la band insieme a Mick Jagger