Lo stato di salute di Fedez è in lento miglioramento. C’è infatti cauto ottimismo sulle sue condizioni, di cui ora parlano i genitori Franco e Tatiana (al secolo Annamaria), che non hanno mai lasciato il suo capezzale. Con loro c’è anche Chiara Ferragni, che si è precipitata a Milano da Parigi per stare al suo fianco, e oggi più che mai il rapper ha bisogno di avere intorno i suoi affetti. L’emorragia interna si è già risolta con un’operazione d’urgenza e una serie di trasfusioni che hanno ristabilito i valori dell’emoglobina, ma un nuovo episodio l’avrebbe costretto a tornare in sala operatoria e prolungare il suo ricovero al Fatebenefratelli di Milano. E, adesso, tutti fanno davvero il tifo per lui.
Le dichiarazioni di Franco e Tatiana Lucia, i genitori di Fedez
“Dobbiamo essere forti per lui”, ha dichiarato Franco Lucia a La Stampa, che parla per la prima volta in questi giorni così difficili per la sua famiglia. Più cauta invece sua mamma, Annamaria Berrinzaghi detta Tatiana, che si è limitata a rivelare che Fedez “sta così così”. La ricaduta, davvero, non ci voleva. Le sue condizioni stavano migliorando e si sperava in un rapido ritorno a casa. Così aveva promesso il suo chirurgo, il Professor Massimo Falconi, in costante contatto con lui e con lo staff medico che lo stava seguendo.
Il medico che l’ha operato nel 2022 aveva inoltre assicurato che il problema si sarebbe risolto entro 6 settimane e che il ricovero non sarebbe durato più di 4 giorni, previsione che è però stata ribaltata dal nuovo sanguinamento che ha costretto a un’altra sutura. Per il momento, sui suoi social e su quelli di Chiara Ferragni vige il più rigoroso silenzio. E, com’è accaduto nel 2022 per l‘operazione al pancreas, lei è costantemente con lui.
Il ricovero per emorragia interna e la ricaduta
Fedez si trova ricoverato nel reparto solventi del Fatebenefratelli a seguito di un’emorragia interna che ha richiesto un intervento d’urgenza e diverse trasfusioni. Con lui, Chiara Ferragni e i suoi genitori che stanno assistendo al suo miglioramento assicurato anche dal suo chirurgo – Massimo Falconi – tra i primi a parlare dopo la corsa in ospedale che aveva fatto temere il peggio.
“Lui è giovane e queste di solito sono degenze di una settimana. Conoscendolo, tenderà a scalpitare e nel giro di quattro giorni o una settimana sarà dimesso”, aveva detto all’indomani dall’emergenza, ma aveva inoltre spiegato che il disturbo sarebbe potuto ritornare. Questo sarebbe accaduto nella giornata di lunedì 2 ottobre, nella quale Federico Lucia è stato nuovamente portato in sala operatoria per risolvere un ulteriore sanguinamento che ha richiesto un’altra sutura.
“Lui ha un piccolo moncone di duodeno dove si è sviluppata l’ulcera ma poteva succedere a qualsiasi persona”, aveva spiegato Massimo Falconi, ma ora il quadro clinico sembra essere cambiato. Ora, per Fedez, è il momento di essere forte. La sua famiglia, che non l’ha mai abbandonato, sta tenendo duro e spera di vederlo presto nuovamente in piedi e insieme ai suoi piccoli Leone e Vittoria. E non può mollare.
Il parere dell’oncologo Giampaolo Tortora sulle condizioni di Fedez
In casi tanto delicati è doveroso rivolgersi a chi mastica la materia e ha le giuste competenze per poter dare un parere effettivamente valido. È quel che ha fatto Il Messaggero che, a poche ore di distanza dall’intervento di Fedez, ha interpellato il dottor Giampaolo Tortora, direttore del Comprehensive Cancer Center del Policlinico Gemelli di Roma e Professore Ordinario di Oncologia presso l’Università Cattolica.
Tortora ha spiegato che “Le emorragie possono far parte delle complicanze post operatorie anche tardive” e che “Il rischio di sanguinamento dovuto ad un’ulcera è probabile, visto che siamo in presenza di un tessuto molto sottile vicino all’area ricucita”. Nulla a che vedere con una recidiva, almeno in questo caso, perché “Il tumore è stato radicalmente rimosso a suo tempo”, ha spiegato aggiungendo qualche dettaglio: “Fedez ha ricevuto infatti un importante intervento, di duodeno-cefalo-pancreasectomia, simile cioè a quello che si esegue per altri tipi di tumore, come per esempio l’adenocarcinoma del pancreas, eseguito in modo eccellente da Massimo Falconi, uno dei migliori chirurghi in assoluto per questo tipo di chirurgia”.
“Se non ci sono altre problematiche, e se non si è in presenza di recidive, sì”, i rischi legati al tumore sono scongiurati. Adesso non resta che attendere i tempi di cicatrizzazione per “capire se ci sono concause, ossia eventuali problemi locali di tipo vascolare”.