Addio a Larry King, celebre conduttore tv: intervistò Lady Gaga, Obama e Madonna

Il giornalista e conduttore tv, celebre per il suo look stravagante, è morto a 87 anni a Los Angeles: chi era e perché è entrato nella storia

Larry King, giornalista, conduttore televisivo e radiofonico, è morto all’età di 87 anni.

Ricoverato presso il Cedars Sinai Medical Center di Los Angeles, lo storico volto della CNN è deceduto, probabilmente in seguito alle complicazioni dovute al Covid, dal quale era stato contagiato a fine dicembre.

Sul suo profilo Twitter è comparso il messaggio che ne annuncia la dipartita. “Per 63 anni e attraverso televisione, radio e media digitali, le migliaia di interviste, premi e la sua fama mondiale rimangono come eredità del suo unico e infinito talento”, si legge.

Nato a New York nel 1933, Lawrence Harvey Zeiger, questo il suo vero nome, inizia la sua carriera in Florida alla fine degli anni Cinquanta ed è proprio in questo periodo che decide di modificare il suo nome in Larry King.

Dal 1985 al 2010 è stato il volto della CNN per uno degli show più seguiti negli Stati Uniti, il Larry King Live, attraverso il quale ha avuto modo di intervistare oltre 50mila personaggi famosi, da Lady Gaga a Madonna, da Frank Sinatra a Barbra Streisand, passando anche per politici come Vladimir Putin, Barack Obama e Yasser Arafat.

Nella storia della televisione rimarrà indelebile l’ospitata di Marlon Brando che lo salutò con un bacio in bocca, ma anche quella a Lady Gaga che si presentò nel suo studio vestita esattamente come nello stile del conduttore: camicia con maniche arrotolate, bretelle e cravatta. Un vero e proprio omaggio per un mostro sacro del giornalismo e della tv, che proprio in quell’anno, il 2010, celebrava i 25 anni della sua trasmissione.

Una vita vissuta fino in fondo, quella di King, che in 87 anni si è sposato ben otto volte con sette donne diverse e che ha dovuto fronteggiare diversi attacchi di cuore, il diabete e un cancro ai polmoni.

Il 2020 per lui è stato un anno davvero terribile, che lo ha messo di fronte alla prova più dura, la perdita di due figli, Andy e Chaia, morti a distanza di tre settimane l’uno dall’altra. “Erano anime buone e gentili, e ci mancheranno moltissimo. Andy è morto all’improvviso per un attacco cardiaco il 28 luglio e Chaia è morta il 20 agosto, dopo che le era stato diagnosticato un tumore ai polmoni. Perderli è così sbagliato. Nessun genitore dovrebbe mai seppellire un figlio”, aveva dichiarato. Pochi mesi prima aveva superato un ictus e il divorzio dall’ultima moglie, Shawn.