La salute di Shade continua a preoccupare i suoi fan. Il popolare cantante ha infatti pubblicato uno scatto dal letto d’ospedale, spiegando ai follower: “Non so per quanto mi fermerò qui”.
Shade in ospedale, che succede
Anche nei momenti più difficili, Shade riesce a scherzare con l’ironia che da sempre lo contraddistingue. Il popolare cantante ha pubblicato uno scatto che lo ritrae su un letto d’ospedale: attaccato a una flebo, con un respiratore e un saturimetro. Vito Ventura non ha specificato i motivi del ricovero, ma a suo modo ha voluto rassicurare i fan. “Approfitto del momento di lucidità per dirvi che sto bene ma non riesco a guardare troppo il cell, a malapena comunico coi miei. Mi sono preso una vacanza in questo ‘resort esclusivo’ e mi trovo così bene che non so per quanto mi fermerò qui“, ha scritto in una Instagram Story.
“Al momento sono impegnato a non aggiungere la seconda data su Wikipedia (ndr quella della morte). Non finché non verrà cambiata quella foto di m*** almeno. Vi voglio bene anche io cuori miei, mi rimetterò e ci vedremo presto”. Insomma, nonostante le sue condizioni non siano delle migliori, Vito ha voluto lanciare un messaggio positivo a tutti quelli che lo seguono. Probabilmente, stando alle sue parole, non si tratta di un problema di poco conto, ma la speranza di tutti è che possa tornare presto sul palco più in forma di prima.
Chi è Shade, l’idolo della Gen Z
Shade è uno dei rapper più amati dalla Gen Z. Nato a Torino il 10 dicembre 1987, ha conosciuto il successo nel 2013, quando si aggiudicò il primo premio nel programma tv MTV Spit, condotto da Marracash. Tra i suoi brani più noti ci sono Bene ma non benissimo e Irraggiungibile del 2017, e Senza farlo apposta, presentato in coppia con Federica Carta al Festival di Sanremo 2019. Shade è autore anche di moltissimi brani dei Me contro Te, con i quali ha collaborato dal 2019. Infine, ha partecipato anche a due film per il cinema: Zeta – Una storia di hip- hop di Cosimo Alemà, e Bene ma non benissimo di Francesco Mandelli.
Nonostante le sue hit di maggior successo siano dei tormentoni estivi molto leggeri, il rapper ha affrontato tematiche importanti in molti dei suoi brani. Su tutti, quello della salute mentale: “Quando se ne parla in maniera fake chi ci è passato davvero lo riconosce subito. Fa figo dire: “Sono stato depresso, ho preso farmaci, ho fatto terapia”. Ma in realtà chi ci è passato sa che non c’è nulla di figo nel dirlo. E che non è facile nemmeno sbandierarlo”, ha spiegato al Corriere.
Vito, ad ogni modo, è riuscito ad affrontare l’argomento nel brano Fenice: “Per me non è stata facile la scrittura di Fenice. Non tanto dal punto di vista della scrittura della canzone. Ma è stata una cosa che mi sono chiesto: “Voglio veramente aprire questa finestra sulla mia intimità?. Col rischio poi di finire nel calderone. È diventato mainstream parlarne. Da un lato perché lo fa anche chi non dovrebbe farlo. Dall’altro, però, perché purtroppo sempre più persone ne soffrono. Quindi è ambivalente la visione mainstream di questa cosa”.