Sanremo, polemica Junior Cally: testi sessisti e volgari. Lui si scusa

Sanremo, polemica contro la presenza del rapper mascherato Junior Cally: "Testi vergognosi e sessisti". Molti ne chiedono l’esclusione, lui chiede scusa

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Redazione

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Pubblicato: 20 Gennaio 2020 12:30

Il “Festival delle polemiche“. Il Sanremo di Amadeus è partito, prima ancora dell’inizio ufficiale delle kermesse, all’insegna dei contrasti e sembra non voler mollare. Prima la lista degli artisti in gara uscita anzitempo. Poi la polemica sulla presenza della “sovranista” Rita Pavone. A seguire quella sull’ospite Rula Jebreal. Con la conferenza stampa di apertura ci pensa il conduttore a peggiorare le cose, con una dichiarazione infelice sulla valletta Francesca Sofia Novello, fidanzata di Valentino Rossi (“Ragazza molto bella, capace di stare un passo indietro rispetto al suo uomo”).

L’ultima, ma forse la più pesante, riguarda il polverone mediatico che si è sollevato nelle ultime ore in merito alla presenza in gara di Junior Cally, rapper mascherato e “arrabbiato” reo di testi sessisti e volgari nel suo recente passato.

Un passato difficile quello di Antonio Signore, da Focene (Roma), in arte Junior Cally, fatto di povertà, disagio, rabbia e desiderio di riscatto, da ottenere anche e soprattutto in maniera non sempre onesta. Che lui ha ben raccontato nelle sue canzoni. Ma che oggi, vista la sua presenza in prima serata in un Festival istituzionale come Sanremo, stona e non piace ai più.

Un paio le canzoni incriminate: una è Strega (“Mi piace danzare la notte, Sopra le punte, fra queste mign**, Uscito dalle fogne, dormo con tre streghe. Fratello le rimando a casa con le calze rotte”); la seconda Gioia (“Lei si chiama Gioia, beve poi ingoia. Balla mezza nuda, dopo te la da. Si chiama Gioia, perché fa la tr*ia, sì, per la gioia di mamma e papà’…Questa non sa cosa dice. Porca tro*a, quanto ca**o chiacchera? L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa. C’ho rivestito la mascherà. ‘state buoni, a queste donne alzo minigonne..”)

Le critiche arrivano da destra e da sinistra. Un gruppo di esponenti del Partito Democratico, ha condiviso l’appello contro la partecipazione del rapper a Sanremo firmato da Laura Moschini, ricercatrice e cofondatrice dell’Osservatorio di genere della Università Roma Tre. “Considero vergognoso – scrive Moschini – che partecipi a Sanremo Junior Cally, un rapper per ragazzini/e che ha nel suo repertorio canzoni contenenti frasi sessiste e vergognose”

Dura è anche la posizione di Salvini: “Junior Cally? Uno che incita all’odio e alla violenza contro le donne. Per un anno ho lavorato con Giulia Bongiorno per far approvare il codice rosso. Oggi leggo che la Rai e il più importante festival della canzone italiana, usando denaro pubblico, sdoganano femminicidio e stupro. Non ho parole: mi auguro che questo tizio non metta mai piede sul palco di Sanremo”.

È intervenuto anche il Presidente della Rai Marcello Foa:”Il Festival dovrebbe promuovere il rispetto della donna e la bellezza dell’amore. La credibilità di chi canta deve rientrare fra i criteri di selezione”. Chi nelle canzoni esalta la denigrazione delle donne e persino la violenza omicida, e ancora oggi giustifica quei testi avanzando pretese artistiche, non dovrebbe beneficiare di una ribalta nazionale”.

Mentre il management del rapper cerca di difenderlo (“Non è sessista ed è contro la violenza sulle donne”), Junior Cally in una intervista chiede scusa per alcuni testi del passato: “Si è vero, ho fatto tanti sbagli. Ma voleva essere un testo in stile Kubrick”.

Non rinnego niente di me, ma non vado certo fiero dei miei sbagli. Ho fatto una bravata, una cavolata, ma non sono un gangster

C’è una sua canzone, in particolare, del 2018, che riassume perfettamente il suo disagio e la sua richiesta di perdono, rivolta soprattutto alla sua famiglia. Sua madre e suo padre, che più di ogni altro hanno sofferto e “pagato” per lui, Si chiama Dedica

Ho rubato tutto, rubato agli altri
Fatto cose brutte, ora te lo dico
Stavo giù con l’alcool, mi son pentito
Ti chiedo scusa, ho fatto il cattivo
Non avevo testa, non lo capivo
Sto più tranquillo se mi stai vicino
Anche mascherato sono il tuo bambino

Alle medie, macchina rotta
Mi prendono in giro, ma non importa
Guarda ora, macchina nuova
Tu sei la regina, io faccio la scorta
Ci vediamo poco, ma siete con me
Ti saluterò attraverso la tele
Domani fallisco, chissenefrega
Ci basta soltanto volerci bene