A marzo del 2025 Roberto Bolle ha compiuto 50 anni: per la maggior parte della sua vita, Bolle ha sempre danzato. Il 29 aprile è la Giornata Mondiale della Danza: su Rai1, va in onda l’evento-spettacolo con protagonista proprio il ballerino. Al suo fianco, c’è Serena Rossi: un racconto che ci porta alla scoperta della forza, della potenza e della trasgressione di danzare di fronte ai dipinti di Caravaggio.
Roberto Bolle, età: quando è nato
Nato il 26 marzo 1975 a Casale Monferrato, Roberto Bolle ha compiuto 50 anni nel 2025: un traguardo che ha raggiunto vivendo nel “rigore”, anche se negli anni ha chiesto sempre meno al suo corpo. Ed è lui a rappresentare la danza in Italia, un ballerino eccezionale, un talento che ha coltivato sin da bambino: danza, infatti, da tutta la vita, se così possiamo dire. Anche se l’amore per la danza è nato per caso, quasi per gioco, in quanto era un bambino molto timido, oggi è “l’étoile dei due mondi” e rivendica la sua età con gioia e orgoglio.

Di tempo ne è passato dal primo passo di danza, così come dai primi successi: una carriera ormai consolidata, da “Signore della Danza”. Ma, contrariamente ad altre persone, sia uomini che donne, che faticano un po’ ad accettare l’avanzare inesorabile dell’età, Bolle non l’ha mai nascosta. E ha persino detto di avere 50 anni ben 6 mesi prima rispetto al suo compleanno.
“Lo faccio in maniera tranquilla e rivendico la mia età con gioia e orgoglio. Vivere a questi livelli la mia passione mi fa sentire bene, sono contento. Mai avrei pensato di arrivare su palcoscenici internazionali”, Bolle, nonostante di solito i ballerini si ritirino intorno ai 47 anni, sta continuando a danzare, con disciplina, costanza, e la spinta a compiere le scelte giuste per preservare le energie, come mangiare bene, riposare e fare attività fisica.
Roberto Bolle, da quanti anni danza
Di certo, Roberto Bolle non avrebbe mai immaginato da bambino il suo destino da “étoile dei due mondi”. Anzi, tutt’altro, soprattutto considerando che era molto timido, insicuro e introverso, senza avere un’idea precisa del suo futuro. Ma, un po’ per gioco, il destino per lui era già scritto: “La voglia di ballare è nata un po’ per gioco, a sei anni lo facevo davanti alla tv, una mia compagna delle elementari che frequentava un corso mi insegnava i passi e così per curiosità mi sono iscritto anch’io. È stata una scelta casuale ma la danza mi ha costruito come persona, forgiato il carattere, ancora prima come uomo che come artista”.

Aveva raccontato in un’intervista: “Mi divertiva danzare in maniera più scatenata, come può farlo un ragazzino. Piano piano, però, sono entrato nella mentalità della danza accademica, più rigida. C’è voluto del tempo, non è stato un amore a prima vista. Certo, ero portato, avevo delle doti”. Il ballerino danza dall’età di 11 anni: da più di 39 anni, lo vediamo calcare palchi importanti, senza considerare i programmi televisivi sul ballo che ci regala in occasione di eventi importanti. Come nel caso della Giornata Mondiale della Danza, che si tiene il 29 aprile, con lo show Viva la Danza.