Renato Pozzetto scrive a Jannacci: “Tra poco sarò lassù con te. La salute è un problema”

L'attore ha deciso di ricordare l'amico di sempre, in occasione dell'anniversario della sua scomparsa, con una lettera ricca di malinconia e affetto

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Renato Pozzetto fa preoccupare davvero tutti in queste ore. Il comico, invitato dal Corriere della Sera a parlare della sua amicizia storica con Enzo Jannacci, ha deciso di scrivere una lettera al compagno di tante avventure, ma sono state le sue parole a destare agitazione, facendo riferimento a un ricongiungimento non più lontano tra i due. Pozzetto, assente dalle scene da tempo, la scorsa estate era stato ricoverato per un malore improvviso, a pochi giorni dalla scomparsa del fratello Ettore.

Renato Pozzetto ricorda Enzo Jannacci: “Mi manchi tanto”

Era il 29 marzo 2013 quando, dopo una lunga battaglia con un tumore, si spegneva uno dei cantautori più bravi, sofisticati e amati della musica italiana: Enzo Jannacci. Per questo, in occasione del decimo anniversario dalla sua scomparsa, che ricade proprio domani, il Corriere della Sera ha chiesto ad uno dei suoi amici storici di ricordarlo in un articolo: Renato Pozzetto.

L’attore comico, che il prossimo 14 luglio compirà ottantatré anni, ha deciso di affidare il suo ricordo ad una lettera all’amico Enzo, intrisa di malinconia e di ricordi meravigliosi: “Ciao Enzo, come va? – ha esordito – Sicuramente dove sei tu va tutto bene. Qui sulla Terra solito casino. Quelli del Corriere mi chiedono di parlare della nostra amicizia, io però sono un po’ in crisi con la memoria, sai? Dovresti aiutarmi un po’“. Pozzetto ha preferito dialogare con Jannacci, una missiva inviata lassù, che il musicista, secondo lui, riceverà comunque.

Mi manchi tanto. Mi manca sentirti cantare, quando mi facevi ascoltare le tue novità. O quando ci confidavamo speranze, desideri e quelle cose che pensano tutti ma che non si possono dire” continua Renato, parlando di quei lunghi anni di amicizia, durante i quali ci sono sempre stati l’uno per l’altro. Ma la malinconia lascia anche lo spazio al sorriso, con un aneddoto molto divertente: “Ti ricordi quando mi portasti a fare un giro all’Idroscalo, sulla tua barca a vela? Era febbraio, faceva un freddo della Madonna, e noi eravamo vestiti come Roald Amundsen, l’esploratore, ma almeno lui aveva una tenda rossa.”

Enzo Jannacci
Fonte: IPA
Enzo Jannacci

Renato Pozzetto a Jannacci: “Aspettami, tra poco ci rincontreremo”

Ciò che però ha colpito di questa lettera, oltre all’affetto senza limiti, è la riflessione sulla fine della sua vita, che Renato Pozzetto dichiara essere molto vicina. L’attore negli ultimi anni ha avuto diversi problemi di salute, e dopo la scomparsa della moglie Brunella Gubler, nel 2009 dopo cinquant’anni di matrimonio, lo abbiamo visto sempre più di rado. L’ultimo allarme lo scorso agosto, quando l’attore ha avuto un malore, provato (a quanto si dice) anche dalla recente morte del fratello Ettore.

Quaggiù s’invecchia e la salute è un problema – scrive Renato Pozzetto nella lettera a Enzo Jannacci – Tra poco ci rincontreremo, e io sarò felice di stare con te. E tutto sarà come una volta, anzi meglio. Lì c’è tutto e si può fare tutto e bene, proprio come facevi tu. Quando io arriverò dove sei tu, se Lui me lo permetterà (io ci spero perché non è che abbia fatto tante cavolate), fatti trovare con il pianoforte e la chitarra. So che lì ci sono strumenti della Madonna. E io vorrei cantare, sai? Qui, con tutto quello che succede, mi mancano voglia e occasioni.”

Le parole hanno lasciato tutti stupiti, non capita spesso che un artista così noto si concede a una confessione così privata sulle pagine di un quotidiano nazionale. Sale, dunque, la preoccupazione per le sue condizioni di salute, delle quali, al momento, non si sa nulla. Eppure, Renato lancia un appuntamento, e scrive all’amico di sempre che nei prossimi giorni andrà a teatro per ricordarlo, assistendo allo spettacolo di Elio (degli Elio e le Storie Tese) in suo onore.

“Ciao Enzo, un abbraccio forte, e un bacino. Ci vediamo presto” sono le ultime parole della missiva affidata alle pagine del Corriere della Sera, e che ci ricordano quanto, anche nel frenetico mondo dello spettacolo, possano nascere delle amicizie talmente belle da far scaturire il desiderio di rivedersi un giorno in un altro mondo.