Una carriera scoppiata da giovanissime, poi una battuta d’arresto, e un litigio, che le spinte a portare avanti due carriere separate.
Paola e Chiara Iezzi, dopo aver appianato le loro divergenze, sono tornate sui palchi più energiche e apprezzate che mai. Ad aiutarle nel gestire i dissapori, oltre alla lontananza, anche parte della famiglia e una nonna che non ha mai smesso di volerle vedere insieme.
Paola Iezzi racconta il litigio con la sorella Chiara
Non sempre lavorare a stretto contatto con un membro della propria famiglia è cosa facile: ne sanno qualcosa Paola e Chiara Iezzi, che dopo un periodo di vero successo come duo, si erano allontanate a causa di un litigio che le aveva portate a scegliere di vivere vite separate.
Un periodo fortunatamente lasciato alle spalle, che ha permesso loro di conoscere in quanto persone singole e di tornare a lavorare insieme in una rinascita apprezzatissima dai fan delle due cantanti di milanesi.
La loro storia è la prova che non sempre tutto debba andare come sperato, ma anche che un litigio, per quanto lungo, non necessariamente debba essere visto come la fine di qualcosa che forse deve solo assecondare il cambiamento. A raccontarlo proprio Paola Iezzi, che in una puntata del podcast Supernova che l’ha vista protagonista, si è aperta con Alessandro Cattelan sul periodo vissuto lontano dalla collega e sorella Chiara Iezzi.
Parlando del loro periodo di distacco, la cantante si è aperta sulle dinamiche relative ai momenti famigliari: “A volte a Natale si faceva a turni. A volte no, ci si ritrovava. C’erano dei momenti in cui si era distanti, c’erano tensioni maggiori. A volte ci si stava proprio lontane. Ma è stato meglio così. Abbiamo capito un sacco di cose stando lontane”.
Un periodo non facile nemmeno per i loro affetti, che hanno sempre cercato di farle riavvicinare: “ I nostri genitori stavano malissimo. La nonna ci ha aiutato. Lei è esperta in queste cose di riavvicinamento. È stata una delle persone che poi ci ha spinto a vederci. Una volta che poi ci siamo riviste è stato più semplice”.
A posteriori, però, Paola ammette che quel periodo di distacco è stato un bene per entrambe proprio per riuscire a conoscersi come persone e allontanarsi dall’idea simbiotica creato dal loro percorso di vita e professionale: “Per quanto i fratelli litighino c’è sempre un terreno comune su cui si ritroveranno. Gli allontanamenti sono anche funzionali alla crescita e nel nostro caso lo sono stati perché siamo state simbiotiche per tanti anni”.
Paola Iezzi, nessun matrimonio per scelta
Forte e con le idee molto chiare su ciò che la fa sentire bene, Paola ha poi raccontato i motivi per cui non ha mai sentito il bisogno di convolare a nozze: “Non mi sono mai sposata perché mi ha sempre fatto un po’ terrore il matrimonio come idea. Io ho sempre avuto l’idea che le donne fanno fatica a trovarsi perché abbiamo tutta una serie di cose a cui dobbiamo aderire a livello societario: dovremmo fare, dovremmo essere. Facciamo fatica”.
Felicissima accanto al suo compagno Paolo Santambrogio, la scelta di non sposarsi non è vissuta come un rimpianto: “Credo che tanta felicità ed equilibrio dipenda dal fatto che posso avere un compagno con cui condivido gioie, dolori, però non siamo necessariamente costretti a dover sentire il peso. Forse se avessi avuto figli lo avrei fatto”.