Sin dalla sua partecipazione al Grande Fratello, Marina La Rosa ha dimostrato di non avere peli sulla lingua, prendendo posizioni anche piuttosto scomode. Col passare degli anni, la sua fama non è venuta meno: in seguito ad un’aggressione subita dal figlio, l’opinionista ha raccontato l’accaduto sui social e criticato aspramente l’operato delle forze dell’ordine.
Marina La Rosa, il figlio aggredito senza motivo
Personaggio molto amato sul piccolo schermo, Marina La Rosa riscuote un discreto successo anche sui social, che utilizza per raccontare la sua quotidianità. Proprio attraverso le sue Instagram Stories, l’ex concorrente de La Talpa ha denunciato un episodio molto grave che ha visto protagonista suo figlio Andrea, di soli 16 anni: il ragazzo, infatti, è stato aggredito senza motivo, come prevede un nuovo trend lanciato sui social.
“Erano le 23 passate e gli è arrivato un pugno sul viso, si è girato ma non ha capito neanche da chi arrivasse. Voltandosi, ha visto il suo amico che si stava rialzando, perché era caduto a terra, anche lui colpito da qualcuno. C’è questo gioco di colpire la gente e poi nascondersi tra le persone” ha raccontato visibilmente alterata Marina. Il “gioco” in questione sarebbe il “knockout game”, che prevede proprio di “mettere ko” qualcuno con un pugno ben assestato, senza che la vittima possa rendersene conto. Un trend, probabilmente, diventato popolare grazie ai social, che i giovanissimi continuano a seguire senza porsi troppe domande: “Ma dove abbiamo sbagliato?” si chiede ancora l’ex gieffina in merito alle sue responsabilità di genitore e alla pericolosità del gioco.
Marina La Rosa, lo sfogo contro le forze dell’ordine
Dopo aver raccontato quanto accaduto a suo figlio, Marina ha lanciato un vero e proprio attacco alle forze dell’ordine, che, a suo dire, avrebbero sottovalutato la questione:”A parte questo gioco opinabile, chissà da dove derivi questo grande divertimento, io credo che ci sia proprio un problema serio: quando mi chiedete se mi fido delle forze dell’ordine e vi scandalizzate perché dico di no… No, io non mi fido” ha ribadito la nota opinionista siciliana sempre dalle sue Instagram Stories.
“Sono andata a fare la denuncia in Questura e i poliziotti stessi mi hanno confermato che ormai Trastevere è praticamente il Bronx. Loro il sabato sera sono dai 3 ai 7 a gestire questa zona. Una zona come Trastevere, così complicata, dove l’altro giorno un ragazzino è stato accoltellato ed è ricoverato al San Camillo, è possibile che venga sorvegliata di sabato sera, quando c’è un fiume di gente, solo dai 3 ai 7 poliziotti? C’è una distribuzione sbagliata delle forze dell’ordine?” si chiede. Nel frattempo, tuttavia, non pare essere intenzionata a restare con le mani in mano: “Intanto scriverò al questore di Roma e al Comune di Roma perché vorrei che tutti quelli che vanno a Trastevere tornassero a casa sereni, tranquilli, sani e salvi” ha concluso La Rosa, facendosi promotrice dell’iniziativa.
Poco dopo, l’opinionista ha pubblicato un documento che attesta l’effettiva denuncia effettuata, augurandosi, chissà, che qualcuno possa seguire il suo esempio e mettere fine ad una moda che potrebbe rivelarsi molto pericolosa.