Il Festival di Sanremo trasloca al Forum di Assago: la proposta

La Fimi propone di spostare il Festival di Sanremo al Forum d'Assago alle porte di Milano: ma c'è un problema. Mentre Amadeus resta al suo posto

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Federica Cislaghi

Royal e Lifestyle Specialist

Dopo il dottorato in filosofia, decide di fare della scrittura una professione. Si specializza così nel raccontare la cronaca rosa, i vizi e le virtù dei Reali, i segreti del mondo dello spettacolo e della televisione.

Il Festival di Sanremo si sposta dall’Ariston al Forum di Assago? Questa è la proposta lanciata dalla Fimi, Federazione dell’industria musicale italiana che comprende produttori, distributori, discografici. Un azzardo che avrebbe un grande impatto economico ma che difficilmente si potrà realizzare dato i vincoli tra la kermesse musicale, la città di Sanremo e la Rai.

La 71esima edizione del Festival si sta rivelando più problematica che mai nella sua realizzazione, ovviamente a causa della pandemia e dei cambiamenti che le regole anti-contagio impongono a tutti gli spettacoli, compresi quelli televisivi. Il nodo della questione è la presenza del pubblico all’Ariston, impossibile secondo il Dpcm in vigore fino al 5 marzo.

Quest’anno Sanremo si terrà dal 2 al 6 marzo, dunque l’unica serata in cui si potrebbe fare un’eccezione sarebbe quella conclusiva. La mancanza di una platea in carne e ossa avrebbe suscitato perplessità in Amadeus, presentatore e direttore artistico del Festival, che sembrava di essere sull’orlo di lasciare e rinviare la gara canora al 2022. Il conduttore infine ci ha ripensato e ha deciso di proseguire, affermando di rimettersi alle decisioni che prenderanno la Rai e il Comitato tecnico scientifico. Anche se si dice ancora convinto che l’assenza del pubblico penalizzerà il programma. E intanto scoppia il caso Fedez.

Per ovviare al problema la Rai aveva pensato ad assumere figuranti, aprendo già alle candidature. Infatti, il Festival è un progetto che si basa sull’idea che sia un grande evento in teatro assimilabile a uno studio televisivo dove il pubblico è ammesso, almeno stando quanto si legge nelle Faq pubblicate sul sito di Palazzo Chigi. Perciò, la Rai pensa di aprire una parte della platea a 380 figuranti, tamponati e contrattualizzati, mentre la galleria resta chiusa. Naturalmente, bisogna aspettare il parere positivo degli esperti in merito a questa soluzione. In ogni caso, Amadeus ha confermato che ci sarà.

Nel frattempo la Fimi ha proposto di spostare il Festival ad Assago, alle porte di Milano. Enzo Mazza, ceo di Fimi, ha spiegato al Corriere della Sera: “Siamo in una situazione di emergenza, se vogliamo che si tenga l’evento e che sia garantita la sicurezza dei partecipanti dobbiamo essere tutti disponibili a fare un passo indietro”.

E ha proseguito indicando il cambiamento di location: “Un evento televisivo come questo può essere realizzato ovunque, penso ad esempio al Forum di Assago. Con buona pace della liturgia e della tradizione, della storia del costume nazionalpopolare, si può rinunciare per una volta a tutto quello che gira attorno alla gara. Se quest’anno è cambiata la prima della Scala, trasformata in spettacolo tv proprio sulla Rai, può accadere anche a Sanremo”.

Ci sono però dei vincoli che vanno presi in considerazione se davvero si pensa a trasferire il Festival in un altro teatro che non sia l’Ariston. Infatti, la città di Sanremo detiene i diritti per quanto riguarda il nome della manifestazione, “Festival della canzone italiana”. Dunque, se si cambiasse location, bisognerebbe cambiare anche il nome dell’evento. Ma a quel punto, sarebbe davvero ancora il Festival di Sanremo?