Francesca Barra e Claudio Santamaria sono apparsi al tribunale di Potenza per incontrare i magistrati in seguito ad una denuncia di diffamazione.
A presentarla è stata proprio la giornalista, dopo essere stata insultata pesantemente sui social da un funzionario della Regione Basilicata, che aveva coinvolto anche i figli nati dall’amore della Barra per l’ex marito Marcello Molfino.
“Diffamò me, i miei bimbi, la famiglia – ha spiegato Francesca su Facebook, decisa ad andare avanti fino all fine -. Vado in tribunale perché non ho mai smesso di volere giustizia, anche se mi fa male essere qui per questo. Non ho fatto niente di male, eppure sono costretta a ripercorrere un dolore che dura due anni”.
“Io, Claudio e Marcello – ha aggiunto parlando di Santamaria e dell’ex marito – siamo uniti perché vogliamo un mondo migliore, la dignità e la verità. Per il diritto di non essere offesi, diffamati, senza sapere come difendersi. Per la mia piccola Greta – ha aggiunto parlando della figlia, coinvolta suo malgrado in questa storia -, che ha tutto il diritto di essere lasciata in pace…deve sapere che noi non ci siamo mai piegati e arresi. E anche se questo non è certo un periodo felice, cerco di farmi forza. Così come può e deve fare una madre”.
Tutto era iniziato due anni fa quando Francesca Barra aveva reso pubblica la sua relazione con Claudio Santamaria. Un amore che, da subito, era stato criticato e preso di mira dagli haters che si erano spinti così tanto in là da augurare il male alla giornalista e ai suoi figli.
Fra loro c’era anche Domenico Leccese, funzionario della Regione Basilicata che è stato poi denunciato per diffamazione. Barra, Santamaria e l’ex marito di lei, Molfino, sono stati ascoltati presso il tribunale di Potenza.
In seguito Francesca ha espresso il suo dolore e la sua rabbia per quello che è accaduto due anni fa e la volontà di continuare la sua battaglia. “Non è stato facile ripercorrere tanto dolore vissuto da noi e dai bambini – ha raccontato su Facebook -. Dovremmo occuparci di essere uniti contro le ingiustizie, i soprusi… le difficoltà del nostro tempo: non rivendicare il diritto di difendere i miei figli e una famiglia unita e per bene, da notizie diffamatorie, false e crudeli soprattutto per i bambini innocenti . Ma questo è, purtroppo. E andrò avanti, fino in fondo. Per voi figli miei”.