Dopo Fedez guai anche per Emis Killa, perquisita la casa del rapper

Tra i nomi delle persone perquisite nell'ambito dell'inchiesta delle curve calcistiche c'è anche Emis Killa: il rapper non è indagato

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

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Pubblicato: 2 Ottobre 2024 12:58

Tra i nomi delle 60 persone perquisite nell’ambito dell’inchiesta relativa agli ultras del Milan e dell’Inter che ha scosso il panorama calcistico, figura anche quello di Emis Killa. Il rapper, che non è indagato, si è visto sequestrare armi e denaro nella sua abitazione.

Emis Killa, perquisita la sua casa

Momento difficile per le curve calcistiche milanesi: dopo l’inchiesta che ha coinvolto gli ultras delle due squadre della madonnina, le forze dell’ordine hanno perquisito 60 persone e arrestato 19 personalità collegate alle curve.

Un’operazione che ha coinvolto anche personalità dello spettacolo e della scena musicale: tra i nomi delle persone perquisite, infatti, compare anche quello di Emis Killa, al secolo Emiliano Rudolf Giambelli. Il cantante, che non è indagato, ha subito una perquisizione “presso terzi” nella sua abitazione in cui le forze dell’ordine hanno trovato e sequestrato, tra il resto, 40mila euro in contanti, coltelli e tirapugni.

La manovra è stata portata avanti per via del rapporto tra il rapper, gran tifoso del Milan e frequentatore dello stadio, con Luca Lucci, ultrà messo in manette nell’ambito dell’inchiesta Doppia curva.

“Sono emerse le ambizioni imprenditoriali di Luca Lucci: il suo ruolo di capo della Curva Sud gli ha consentito di tessere, soprattutto con noti artisti italiani, relazioni di carattere lavorativo nel settore musicale”. Ha spiegato il giudice.

Emis Killa, che ha da poco festeggiato i suoi 15 anni di carriera e dato il benvenuto al suo secondo figlio, non ha voluto dare spiegazioni in merito alla vicenda: si è limitato, all’interno delle sue storie Instagram, a ricordare l’uscita del video della sua nuova canzone in collaborazione con Massimo Pericolo intitolata Nino Nino. A correndo, due parole e una certa ironia: “A pennello”.

La reazione di Fedez al caso ultras

Tra i nomi che volteggiano attorno all’inchiesta compare anche quello di Fedez. Il rapper, che continua ad avere i riflettori puntati per questioni più o meno gravi, non è indagato, ma sembra aver intessuto rapporti con persone vicine alla curva. Solamente pochi giorni fa l’artista aveva infatti condiviso uno scatto insieme al suo bodyguard Christian Rosiello e Islam Hagag, ovvero Alex Cologno, entrambi tra i 19 arrestati.

Non solo: secondo alcune intercettazioni, Fedez avrebbe avuto rapporti anche con Luca Lucci. I due stavano ragionando sulla possibilità di portare Boem, la bevanda di Fedez e Lazza, all’interno dello stadio Meazza. Una situazione spigolosa, che si aggiunge al chiacchieratissimo dissing con Tony Effe e alla relazione con Taylor Mega, per cui Fedez ha ricevuto l’ennesimo tapiro d’oro consegnatogli da Valerio Staffelli.

L’inviato ha intercettato il cantante per le vie di Milano e, consegnandogli il tapiro di Striscia, ha provato a fare chiarezza sulla questione irritando il rapper che gli ha risposto: “Adesso ti becchi anche una bella querela. Io non sono indagato di nulla”.

Nessun commento neanche lato questioni sentimentali: Fedez, visibilmente irritato, ha evitato di rispondere alle pressanti domande di Staffelli riguardo alle dichiarazioni di Taylor Mega sulla possibile relazione aperta tra lui e Chiara Ferragni. In ogni caso, per Fedez le cose non sembrano appianarsi e pare ancora molto lontano un barlume di tranquillità.