Clizia Incorvaia contro gli stereotipi sulla gravidanza a 40 anni

La Incorvaia va contro i tabù e gli stereotipi sulla gravidanza a 40 anni: un esempio per tutte

Da quando Clizia Incorvaia ha annunciato di essere incinta, il web si è diviso in complimenti e critiche. La storia d’amore con Paolo Ciavarro sta procedendo a gonfie vele, e come non citare la gioia di Eleonora Giorgi, felicissima di stare per diventare nonna? Eppure, in sottofondo, c’è quel solito rumore bianco che dà fastidio: Clizia, però, ha scelto di reagire e di ribellarsi contro gli stereotipi e i tabù sulla gravidanza a 40 anni.

Oltre alla notizia, infatti, ha voluto sottolineare l’importanza di essere libere, contrastando quei luoghi comuni che vedono le mamme a 40 anni troppo “in là con l’età” per avere un figlio. La Incorvaia, che ha già una bambina – Nina, nata dalle nozze con Francesco Sarcina, frontman de Le Vibrazioni – si è fatta simbolo di tutte le donne che non vogliono farsi rappresentare dall’orologio biologico. I primi mesi di gravidanza non sono stati facili per Clizia, ma l’importante è che, di fronte a lei e Paolo, si sta profilando un futuro ricco di amore e di gioia.

Le critiche non sono tardate ad arrivare, ma Clizia ha preferito anticiparle: in qualche modo, ha scelto di farsi coraggio e di dare un esempio importante alle donne. “Chi reputa puerile e melenso ciò passi avanti. E chi invece è pronto ad ascoltare, non smetta mai di sognare e non si faccia mai dire da nessun medico maschilista che è grande”. Un pensiero, il suo, che va supportato: ogni donna dovrebbe essere libera di prendere la migliore decisione per sé, per la coppia, per il futuro. Per quel figlio che, magari, arriva quando è il momento, e non quando lo si decide.

“Mia nonna Francesca ha dato alla luce la seconda figlia a 42 anni. Non fatevi classificare da nessuno come vasetti di yogurt che prima o poi scadranno. Credete nella vostra genetica e positività, quella non ha età e batte tutto e tutti”. La Incorvaia ha posto l’accento su un fatto poco piacevole: molto spesso sono le donne che guardano alla gravidanza in età avanzata come a un tabù. Di fondo, ha ammesso che c’è ancora tanta – troppa – strada da fare per arrivare a una società pari, libera di essere e di decidere, senza sensi di colpa. Né tanto meno pareri non richiesti.