L’azienda di Chiara Ferragni, Fenice Srl, è in perdita. Conti in rosso, dopo il Pandoro Gate e lo scandalo legato alle Uova di Pasqua. Al momento, l’imprenditrice digitale e influencer è stata rinviata a giudizio per l’accusa di truffa aggravata. Ma il bilancio del 2023 non è stato ancora chiuso: ora c’è la data, e si parla già di perdite di “qualche milione di euro”.
Chiara Ferragni, l’azienda Fenice Srl in perdita
Il Caso Pandoro e Uova di Pasqua ha mescolato le carte di un castello che all’apparenza era praticamente perfetto, e che è crollato in un soffio. La situazione di Chiara Ferragni, a poco più di un anno, non è migliorata, o almeno: l’esercizio del 2023, come afferma Repubblica, “dovrebbe chiudersi in perdita per qualche milione di euro, a singola cifra”. Sarebbe dunque necessario un aumento del capitale: le perdite sarebbero in parte dovute anche ai 400mila euro che la Ferragni deve versare all’Antitrust, oltre naturalmente a un calo dei ricavi, sebbene minimo rispetto al 2024.
Nel 2022, Fenice srl aveva chiuso più che in positivo, con 3,4 milioni, a fronte di ricavi per un totale di 14,3 milioni. Secondo quanto risulta, riporta il giornale, c’è una data per risollevare le sorti, ed è quella del 15 marzo, entro cui verrà convocata l’assemblea degli azionisti della società. Oltre ad approvare il bilancio del 2023, dovrebbe essere previsto un aumento di capitale. Sono gli azionisti a trovarsi a un bivio: “Dovranno decidere se vale la pena aprire il portafogli per tenere in vita la società, sia pure su scala ridotta. Senza aumento di capitale, ombre lunghe rischierebbero di allungarsi su Fenice”.
Il 2024 è stato un anno difficilissimo per la Ferragni, dopo lo scandalo, la separazione da Fedez, ma non solo. Perché Fenice Srl è stata cancellata dalla sezione speciale dedicata alle imprese innovative dalla Camera di Commercio di Milano per il “mancato deposito della dichiarazione di mantenimento del possesso dei requisiti”. Inoltre Chiara ha fatto anche un passo indietro, lasciando il vertice di Fenice.
Il rinvio a giudizio
A fine dicembre, la Ferragni aveva raggiunto un accordo con il Codacons. Ma non è bastato: il 29 gennaio è arrivata la conferma del rinvio a giudizio per truffa aggravata (insieme a Fabio Maria Damato, Alessandra Balocco e Francesco Cannillo). E c’è ancora una data nella vita della Ferragni: il 23 settembre 2025.
Immediata la replica della Ferragni al momento della conferma della notizia: “Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno. Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza”. Gli avvocati della Ferragni, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, restano convinti che la vicenda non abbia rilevanza penale e dunque: “L’innocenza della nostra assistita verrà certamente acclarata in giudizio che affronteremo serenamente”. La Ferragni è intenzionata a dimostrare e confermare la sua innocenza: un periodo turbolento, l’ennesimo, ma al suo fianco trova sempre l’amore della famiglia e di Giovanni Tronchetti Provera, con cui fa coppia da mesi senza clamore sui social.