Caso Signorini, le novità emerse dall’interrogatorio di Corona. E interviene anche il Codacons

La confessione di Fabrizio Corona in Tribunale: "Oltre cento testimonianze su Signorini, reati gravissimi che commette da dieci anni"

Foto di Antonella Latilla

Antonella Latilla

Giornalista, esperta di tv e lifestyle

Giornalista curiosa e determinata. Scrittura, lettura e cronaca rosa sono il suo pane quotidiano. Collabora principalmente con portali di gossip e tv.

Pubblicato:

È durato un’ora e un quarto l’interrogatorio di Fabrizio Corona in Procura a Milano sul caso che vede protagonista Alfonso Signorini. Quest’ultimo ha denunciato l’ex re dei paparazzi per revenge porn ma l’ex marito di Nina Moric non sembra intenzionato a fare retromarcia. Anzi.

All’uscita, davanti ai cronisti, ha annunciato con schiettezza: “Ho fatto i nomi, pronte due denunce”. E nella vicenda è intervenuto anche il Codacons, che ha deciso di presentare un esposto per casting opachi e abuso di potere nel Grande Fratello Vip.

Caso Signorini, l’interrogatorio di Fabrizio Corona

“Sono stato più di un’ora a parlare dei reati commessi da Alfonso Signorini, secondo me nel giro di 5 giorni gli busseranno a casa e quando gli faranno la perquisizione gli troveranno materiale allucinante. Se prendono il cellulare a Signorini trovano Sodoma e Gomorra“.

Queste le dichiarazioni di Fabrizio Corona dopo essere stato ascoltato per oltre un’ora dai pm di Milano nell’ambito della denuncia di Alfonso Signorini per revenge porn.

“Ho fatto i nomi oggi. Ho la mail aperta e abbiamo un sacco di segnalazioni che sono state messe anche a verbale. Per tre minuti ho parlato del revenge porn e un’ora di Alfonso Signorini, di tutti i giri di Signorini e di tutte le sue amicizie. Ho raccolto più di cento testimonianze”.

Secondo Corona “due denunce devono essere depositate entrambe entro questa settimana. Antonio Medugno la farà domani”. La seconda denuncia non è stata specificata, ma lascia intendere la presenza di un altro protagonista pronto a farsi avanti.

Corona ha risposto anche a chi lo ha accusato di agire per vendetta: ha ribadito di non nutrire rancore, ma di essersi mosso solo dopo aver osservato alcune circostanze che lo hanno spinto a recuperare materiale e testimonianze, alcune delle quali, secondo lui, sono clamorose.

Ha pertanto sottolineato l’importanza delle regole nel mondo della televisione, evidenziando che nessun contatto dovrebbe bypassare i casting ufficiali.

“Il problema è che lui ricopre un ruolo così importante e con questo ruolo non puoi cercare di adescare dei contatti e proporgli un programma televisivo, che deve passare per dei casting e ci sono delle regole. Questo è un reato gravissimo, i ragazzi si portano nella tomba questo e soffrono, come Medugno ce ne saranno altri 10, 15 e questa cosa verrà fuori e lui pagherà per quello che fa”

“Oggi ho trovato dei pm gentili ed è come se mi abbiano chiesto scusa, ora i pm aspettano la denuncia di Medugno per procedere e poi Signorini verrà indagato“, ha aggiunto Corona.

E ancora: “Io le puntate le faccio controllando il codice penale, mi muovo sul filo, con lo studio dell’avvocato Chiesa”. E ha pronunciato anche frasi sibilline: “E se Signorini poi in questa storia incomincia a raccontare tutto quello che sa …”.

“Io non credo di essere stato qui per la mia indagine – ha continuato – ma per un’altra indagine che si aprirà a breve per reati gravissimi che Signorini commette da dieci anni“.

Caso Signorini, l’esposto del Codacons

Nel caso Signorini è intervenuto anche il Codacons che, insieme all’Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Milano, all’Agcom e al Garante per la Privacy. L’obiettivo: accertare se dietro le accuse lanciate da Fabrizio Corona ci siano violazioni delle norme sui mass media e possibili illeciti penali.

L’esposto del Codacons non si limita a singole accuse nei confronti di Alfonso Signorini, ma punta a mettere sotto osservazione l’intero meccanismo di selezione dei concorrenti nei reality show.

Alfonso Signorini
IPA
Alfonso Signorini

Secondo l’associazione, le vicende emerse negli ultimi giorni metterebbero in luce “meccanismi opachi nei processi di casting”, con tre criticità principali: l’uso di contatti diretti e informali tra figure apicali della televisione e aspiranti concorrenti, la sovrapposizione tra relazioni personali e valutazioni professionali, e l’assenza di criteri di selezione chiari, trasparenti e verificabili.

Al centro della questione c’è, per il Codacons, una netta asimmetria di potere. Da un lato, i selezionatori: figure che hanno il potere di decidere chi entra o meno in un programma che può cambiare la vita di una persona. Dall’altro, giovani aspiranti concorrenti, spesso privi di esperienza e disposti a tutto pur di ottenere visibilità. In questo contesto, scrive l’associazione, “il rischio di condizionamenti indebiti o di utilizzi distorti dei dati personali risulta oggettivamente accentuato”.

L’esposto chiede alla Procura di Milano di verificare la presenza di eventuali comportamenti penalmente rilevanti. Il Codacons individua tre profili principali: abuso di posizione o di relazioni di potere, possibile compressione della libertà di autodeterminazione e condotte che potrebbero configurare reati specifici previsti dal codice penale.

Antonio Medugno
IPA
Antonio Medugno

In altre parole, se qualcuno ha sfruttato il proprio ruolo per ottenere favori sessuali in cambio di opportunità professionali, non si tratta solo di un comportamento moralmente discutibile, ma di un’ipotesi di reato concreta.

E se questo sistema non fosse limitato a un singolo caso, ma coinvolgesse più persone, programmi ed edizioni, l’inchiesta potrebbe espandersi in modo imprevedibile, mettendo in luce dinamiche consolidate e potenzialmente illegali all’interno del mondo dei reality italiani.

Resta sempre aggiornata: iscriviti al nostro canale WhatsApp!