Antonia Brico, la vera storia di Sulle ali della musica: vita privata di un’icona

La storia vera del film “Sulle ali della musica”: chi era Antonia Brico, la prima donna direttrice d'orchestra nella storia

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Serena De Filippi

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Ci sono storie che meritano di essere raccontate e conosciute, in modo tale che possano essere un simbolo e segno di speranza: è questo il caso di Sulle ali della musica, il film che ci parla della vita di una donna straordinaria, ovvero Antonia Brico, la prima direttrice d’orchestra nella storia. Girato da Maria Peters, è dedicato all’incredibile esistenza di Antonia Brico: alla fine degli anni ’20, è riuscita a compiere la sua “impresa”, smentendo ogni pregiudizio nei confronti delle donne.

Sulle ali della musica, la storia vera del film: chi era Antonia Brico

Ci sono donne che sono riuscite nell’impresa di passare alla storia come le “prime”. Una precisazione che non piace a molte di noi, ma è pur vero che si è resa necessaria. Antonia Brico, la cui vita ha ispirato Sulle ali della musica, è nata a Rotterdam il 26 giugno del 1902, figlia di una madre single che ha scelto di darla in adozione. La sua è stata un’esistenza tutt’altro che semplice.

Dopo essere stata adottata, i genitori hanno scelto di cambiarle nome in Wilhelmina Wolthuis. Non è stato facile per lei determinarsi in quel mondo: ambiente ostile, ben poco amorevole, e il tutto è stato incanalato in un disagio profondo, espresso mediante il vizio di mangiucchiarsi le unghie. Per questo motivo, ha iniziato a seguire lezioni di piano, suggerimento dato proprio alla famiglia adottiva.

Dopo aver iniziato ad appassionarsi al piano, per la Brico è stato quasi “naturale” iniziare a sognare di diventare la prima donna a dirigere un’orchestra. Il suo sogno è diventato realtà dopo essersi trasferita in America con la famiglia: una volta saputo di essere stata adottata, Wilhelmina Wolthuis ha scelto di tornare a essere Antonia Brico e di lottare intimamente per il suo desiderio.

Nonostante un inizio turbolento e tantissimi ostacoli, la Brico ha continuato a studiare e parallelamente a investire nella musica. Talento, passione e competenze? Poco importava all’epoca, tanto che un baritono ha rifiutato di farsi dirigere da lei. Dopo il debutto, però, ha dimostrato a tutti di cos’era capace: una donna dal fuoco puro per le note e per la musica. Non a caso, ha fondato la prima orchestra femminile al mondo, ovvero la New York Women’s Symphony Orchestra, in seguito diventata tributo con il nome di Brico Symphony Orchestra.

La vita privata di Antonia Brico

“Sollevo la bacchetta e mi immagino di tutto, ma più di ogni cosa immagino di dirigere l’orchestra. Un centinaio di uomini che seguono i movimenti delle mie mani e suonano”, questa citazione tratta dal libro La direttrice d’orchestra è molto significativa, perché ha espresso tutta l’incredibile forza della Brico. Del resto, durante la sua esistenza, ha dovuto scegliere tra l’amore e la musica.

Noto, infatti, il legame con Frank Thomsen, uomo ricco e profondamente attraente, con cui inizialmente c’è stata quasi una sorta di ostilità, in seguito diventato l’amore rappresentativo della vita privata di Antonia Brico. Sulle ali della musica, il film diretto da Maria Peters e interpretato da Christanne de Bruijn nei panni di Antonia Brico, ci ricorda l’importanza di celebrare quello per cui noi donne abbiamo lottato per tanti anni, un’eredità di battaglie che giunge sino a noi: la parità di genere. Nel film Sulle ali della musica, spesso riproposto da Rai1, la figura di Antonia Brico è interpretata dall’attrice olandese Christanne de Bruijn.