Maurizio Costanzo commenta i programmi di Barbara D’Urso e in particolare Live – Non è la D’Urso, show campione d’ascolti in onda in prima serata. La trasmissione è molto amata dal pubblico, ma più di una volta è finita al centro di accese polemiche.
Di recente, dopo aver ospitato in studio Panzironi, Rocco Siffredi e Pupo, per parlare con quest’ultimo del poliamore, la conduttrice è stata duramente attaccata. A scagliarsi contro di lei Morgan, che ha rifiutato all’ultimo minuto un’ospitata, ma anche Alessandro Greco e Massimo Giletti. Cosa ne penserà Maurizio Costanzo?
Nella sua rubrica sul settimanale Nuovo, il giornalista ha risposto alla domanda di una lettrice. “Quel programma ha un difetto: finisce troppo tardi. Lei che ne pensa?” ha scritto la fan. Costanzo le ha dato ragione, ma ha difeso la D’Urso.
“Questa prassi si è consolidata nel tempo per tanti programmi – ha svelato -, e ad essere penalizzati sono i telespettatori. Forse sarebbe meglio tornare agli orari di una volta, quando il prime time era alle 20.30. La conduzione? – ha concluso – Barbara è una donna carismatica e una conduttrice molto seguita”.
Non è la prima volta che Costanzo, sempre molto schietto, commenta in modo positivo il lavoro di Barbara D’Urso. “Quando una persona ha successo capita spesso che attragga non solo complimenti, ma anche critiche – aveva detto qualche tempo fa parlando della collega -. Vuoi per invidia, vuoi per semplice cattiveria. Per questo Barbara D’Urso, che da anni è una delle signore più in vista di Mediaset, è nel mirino di tanti detrattori”.
“Le sue trasmissioni sono piene di personaggi interessanti – aveva aggiunto -, che spesso e volentieri diventano protagonisti di altri programmi. Quindi potrà risultare simpatica o antipatica, poco importa ed è un giudizio a discrezione del pubblico, ma è fuori dubbio che la conduttrice partenopea sia un’esperta nel suo settore e che sappia benissimo scovare storie e volti che piacciono ai telespettatori e che servono a coltivare i suoi ottimi ascolti. Davanti ai dati, positivi da anni, non ci posso essere perplessità sul suo valore. Poi nella guerra degli ascolti qualche colpo basso c’è sempre.”