Dal legame con l’Ucraina, la sua terra natia, all’idea di arruolarsi nella guerra contro la Russia. E poi la sorella mai conosciuta e scoperta per caso sui social e il padre conosciuto solo a sei anni. Artem Tkachuk, il Pino di Mare Fuori, si è raccontato in una lunga intervista a Nunzia De Girolamo in Ciao Maschio.
Artem e la scoperta della sorella
Nell’ultima puntata stagionale di Ciao Maschio, che andrà in onda sabato 7 giugno in seconda serata su Rai 1, l’attore Artem ha rivelato di aver scoperto di recente di avere una sorella.
“Ho scoperto di avere una sorella, però non l’ho mai vista”, ha dichiarato. “L’ho conosciuta forse un anno fa – ha aggiunto il 24enne – e ci siamo scritti perché poi sono successe alcune dinamiche. L’ho scoperto perché sono diventato zio. Lei ha un figlio, il marito è in guerra e lei sta da sola, delle volte le scrivo un messaggio, le mando qualsiasi sostegno, qualsiasi cosa. La conosco, però, solo tramite Instagram”.
“Appena finisce la guerra – ha detto – magari vado a trovarla. Anche se non vi nascondo che all’inizio di quest’anno, periodo di marzo, ho avuto un po’ dei momenti di nostalgia forte come se non sentivo di voler continuare a vivere qua”.
“Ho avuto un momento mio molto intimo, – ha proseguito – molto personale, ho fatto pure i biglietti per andare in Ucraina. Ma se vado lì, rischio di non ritornare più, perché comunque lì ho la mia residenza, ancora vecchi dati anagrafici. Purtroppo non posso tornarci, perché dopo non tornerei più qua. Mi arruolerebbero”.
L’attore italiano di origini ucraine ha poi chiarito: “Io stavo andando, stavo partendo, poi all’improvviso mi ha fermato un angelo custode. Perché avevo detto, se devo morire, preferisco morire là che qua in Italia. E sono entrato in questo loop”.
L’infanzia e le origini di Artem
Artem è tornato inoltre a parlare della sua infanzia tutt’altro che semplice. “La prima volta che sono arrivato in Italia avevo sei anni. Ho vissuto un periodo di 4-5 mesi, poi a causa di alcune circostanze familiari sono ritornato in Ucraina. Poi sono rientrato in Italia quando avevo nove anni e mi sono stabilito”, ha ricordato.
“Quando sono arrivato in Italia, – ha spiegato – erano anni in cui in qualche modo dovevo adattarmi, dovevo capire questa mentalità, perché vivevo ad Afragola in un contesto culturalmente povero. All’epoca magari era così dieci anni fa: sei eri ucraino ti discriminavano su alcuni aspetti. Per questo ho sempre cercato di dimostrare che sono capace di fare qualcosa. Io sono arrivato in Italia con mia madre per la prima volta, perché mio padre già stava qui. Lui purtroppo se n’è andato dall’Ucraina quando io ero appena nato”.
“E quindi tu hai visto tuo padre, per la prima volta, a 6 anni?”, ha chiesto la conduttrice Nunzia De Girolamo. “Sì – ha confermato Artem – la prima volta a 6 anni. Ho vissuto proprio in famiglia, forse il contesto familiare non era ancora giusto. Lui aveva i suoi problemi, aveva le sue cose, c’erano tante cose strane che succedevano in casa. E quindi sono dovuto rientrare in Ucraina, sono stato con la nonna e con i nonni fino a 9 anni”.
E poi: “In casa c’erano cose, colluttazioni particolari, tante cose non quadravano e quindi mia madre ha deciso di rispedirmi di nuovo lì. Comunque sentivo quella mancanza femminile, materna. Non era carino assistere a determinate cose e quindi dovevo stare sereno”.