“Guarire”, la meravigliosa poesia di Kitty O’Meara che ci invita ad andare avanti

Così la gente rimase case e la natura guarì, e prendendo esempio dal suo messaggio di speranza e resilienza, guarimmo anche noi

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Abbiamo tutti bisogno di guarire le ferite del cuore e dell’anima che ci accompagnano da tanto, troppo tempo. Alcune di queste sono così profonde che nonostante i mesi e gli anni trascorsi continuano a sanguinare, altre invece sono state create nell’ultimo periodo a causa di tutto ciò che ci è stato negato.

Perché abbiamo tutti perso qualcosa, chi tanto e chi poco. Abbiamo tutti rinunciato al calore di un abbraccio, agli incontri con gli amici, a quelle carezze dispensate ai nonni e ai familiari, le stesse che, fino a questo momento, abbiamo dato con troppa facilità e poca attenzione. Salvo poi renderci conto di quanto, questi piccoli gesti a cui non abbiamo mai dato molto peso erano per noi l’unica grande e vera fonte di felicità.

Così ora siamo tutti in attesa di guarire questa pesante assenza, di colmare l’assordante silenzio delle città, strade e dei nostri giorni. Così adesso che siamo a casa, tra videochiamate e occhi lucidi, possiamo osservare il meraviglioso mondo che ci circonda, quello che è guarito proprio grazie alla nostra assenza. Possiamo affacciarci alla finestra e prendere spunto da quell’universo che ci ha mostrato i messaggi di speranza e di resilienza trasmessi da Madre Natura.

E nella distanza che separa l’azione dalla speranza ecco che possiamo lasciarci ispirare dalla meravigliosa poesia Guarire, quella scritta da Kitty O’Meara, un’insegnante in pensione della città di Madison, nel Wisconsin, proprio durante i primi mesi di pandemia.

E la gente rimase a casa
e lesse libri
e ascoltò
e si riposò
e fece esercizi
e fece arte
e giocò
e imparò nuovi modi di essere
e si fermò
e ascoltò più in profondità
qualcuno meditava
qualcuno pregava
qualcuno ballava
qualcuno incontrò la propria ombra
e la gente cominciò a pensare in modo differente
e la gente guarì.
E nell’assenza di gente
che viveva in modi ignoranti pericolosi
senza senso e senza cuore,
anche la terra cominciò a guarire
e quando il pericolo finì
e la gente si ritrovò
si addolorarono per i morti
e fecero nuove scelte
e sognarono nuove visioni
e crearono nuovi modi di vivere
e guarirono completamente la terra
così come erano guariti loro.