Ambra Angiolini, la figlia Jolanda Renga ricattata: “Nessuna donna dovrebbe sentirsi minacciata”

Jolanda Renga minacciata: un messaggio anonimo chiede 10mila dollari ad Ambra Angiolini per non diffondere foto intime della figlia, ma loro denunciano

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Claudia Giordano

Content editor Lifestyle e digital strategist

Appassionata di marketing e comunicazione, li ha trasformati in lavoro e si divide tra la professione di social media strategist, scrittrice e content editor.

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Negli ultimi giorni il nome di Jolanda Renga è finito al centro di un vortice mediatico che ha poco a che fare con il gossip e molto con la crudeltà di certi fenomeni ancora tristemente attuali. La figlia di Francesco Renga e Ambra Angiolini, da sempre riservata e lontana dalle logiche del mondo dello spettacolo, è stata vittima di un episodio di minaccia per presunto revenge porn ai suoi danni: tutto è partito da un inquietante messaggio anonimo che le sarebbe arrivato minacciandola che, se sua mamma non avesse pagato una determinata somma di denaro, alcune sue foto intime sarebbero state diffuse online senza il suo consenso. Un gesto vile che la giovane però ha subito denunciato alle autorità, pur nella consapevolezza di non aver mai fatto foto del genere.

Jolanda Renga, la richiesta anonima di soldi ad Ambra Angiolini

Figlia di Francesco Renga e Ambra Angiolini, Jolanda Renga è una giovane donna che negli ultimi anni si è fatta conoscere per la sua sensibilità e autenticità sui social. Questa volta però il suo nome è finito al centro delle cronache per un motivo ben diverso: la giovane 21enne è stata minacciata di diffusione non autorizzata di alcune foto intime attraverso un messaggio che diceva “Pubblicherò a mezzanotte le foto che ho di te nuda. Dì pure ad Ambra che se non riceverò 10.000 dollari ti rovinerò la vita”.

Questo il contenuto del messaggio anonimo ricevuto dalla giovane che ha subito allarmato non solo lei ma anche i genitori e che la ragazza ha voluto condividere con i suoi follower per porre l’accento su un tema ancora tristemente attuale: quello della violenza digitale.

La notizia si è diffusa in poche ore, grazie alla storia Instagram pubblicata dalla giovane per denunciare l’accaduto, scatenando una reazione immediata da parte del web: moltissimi si sono schierati al suo fianco, ricordando che ciò che è successo a Jolanda è un atto di violenza vera e propria.

“Mi dispiace soprattutto perché nessuna donna dovrebbe sentirsi minacciata se le è capitato di condividere quel genere di foto ed è vergognoso che invece accada così spesso. Non fatevi intimidire da certa feccia umana e cercate subito aiuto. Ovviamente ci siamo subito rivolti alle forze dell’ordine per andare a fondo su questa vicenda” ha scritto con coraggio la figlia di Ambra Angiolini nella sua storia Instagram, dimostrando così che di fronte a questi episodi non bisogna rimanere in silenzio bensì urlare il proprio disappunto e subito denunciare.

Jolanda Renga, le minacce di revenge porn ricevute e il coraggio di denunciare

Jolanda Renga si è ritrovata dunque suo malgrado ad affrontare la parte più buia della visibilità: è giovane, ha appena vent’anni, e sta costruendo con delicatezza la sua identità pubblica, raccontando se stessa senza filtri ma sempre con garbo, e forse per questo il messaggio di minacce ricevuto risulta ancora più inconcepibile.

Chi la segue sa quanto abbia sempre parlato di accettazione, di autostima e di bellezza imperfetta: temi che oggi assumono un significato ancora più profondo. Soprattutto perché la giovane ha voluto parlare con la consueta trasparenza che la contraddistingue raccontanto l’accaduto ai suoi fan, nella speranza che possa essere di aiuto anche per altri che hanno vissuto o stanno vivendo una situazione simile.

“Venerdì ho ricevuto questo messaggio e mi sono spaventata perché vabbè, c’è il nome di mia mamma, insomma, un sacco di cose strane. Eh, non mi sono spaventata per la minaccia in sé, perché so che non esistono queste mie foto da nessuna parte, però boh, ho pensato intelligenza artificiale, insomma, le ho pensate veramente tutte, quindi niente, volevo dire se vi è capitato di riceverlo, se lo riceverete mai, ma spero di no, non vi preoccupate. Eh, vi dico quello che ho fatto io. Ho bloccato il numero e ho chiamato subito mio padre, mia madre, chiunque potesse darmi una mano e basta” ha raccontato.

 

“Spero che non vi serva che non succeda mai. Però se dovesse succedere davvero niente panico, non rispondete, non date corda, non date soldi soprattutto e basta. Un abbraccio” ha concluso saggiamente la ragazza.

 

La storia di Jolanda Renga, pur nella sua amarezza, ci ricorda così che ancora oggi si combatte una battaglia che riguarda tutte le donne e tutti gli essere umani in generale, ovvero quella contro la violenza digitale, contro il cyberbullismo, contro il revenge porn e contro le minacce che possono colpire chiunque, non solo i vip.