Verissimo, Irma Testa e quella fame di riscatto per tutte le donne

Silvia Toffanin ha accolto nel salotto di "Verissimo" Irma Testa, la prima azzurra del pugilato italiano a conquistare una medaglia alle Olimpiadi

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Silvia Toffanin ha accolto nel salotto di Verissimo Irma Testa, la prima azzurra del pugilato italiano a conquistare una medaglia alle Olimpiadi, il bronzo di Tokyo. Una storia di riscatto la sua, sia personale ma che per tutte quelle donne che ancora oggi si sentono dire che il pugilato non è uno sport adatto a loro.

Irma Testa, la vita difficile e la voglia di riscatto

Irma Testa non ha vissuto una vita facile: la medaglia di Tokyo è arrivata dopo aver superato una serie di ostacoli e dopo tantissimi sacrifici, vissuti in una realtà molto complicata come quella di Torre Annunziata, sua città di origine.

“Il ricordo della mia infanzia è bello, sono stata circondata dall’amore”, ha confessato la campionessa, che al contempo ha ricordato anche tutte le difficoltà legate alla sua vita, come la madre che, per mantenere la famiglia, non era mai a casa. “Questa medaglia è un bel riscatto per me perché nella mia vita ci sono stati dei momenti molti bui – le parole dell’azzurra -. A volte in casa non riuscivamo neanche a comprare da mangiare, ma c’era sempre l’amore dei nonni degli zii: ci aiutavamo sempre a vicenda”.

La sua storia è quella di una grande campionessa, che nonostante le difficoltà è riuscita a trionfare nel suo sport, ma soprattutto, che è diventata un esempio per tutte le donne. È nel pugilato che Irma ha trovato la sua strada, condotta da quella fame di riscatto che l’ha portata a vincere: “Ho visto i miei amici perdersi, prendere strade sbagliate, il pericolo lo conosco. Ho scelto lo sport che è stata la mia via di fuga, e quell’amore per il pugilato che non mi aspettavo di trovare”, ha ammesso.

Silvia Toffanin ha poi mostrato alla sportiva un filmato di Lucio, il suo allenatore, che è stato come un padre per lei, un faro nella notte, che non l’ha mai abbandonata: “È il mio cuore”, ha detto. “Lui con me ha fatto tutto, mi ha fatto da padre, da maestro di vita e di sport, c’è sempre stato, è riuscito a vedere oltre. Questo suo esserci mi ha spinta a restare in palestra e a credere nei miei sogni e nei miei obiettivi”.

Irma Testa, il rapporto con i genitori

Per Irma Lucio è stato una figura fondamentale della sua esistenza, non solo per essere stato il suo maestro, ma perché le ha fatto da padre, visto che il suo è stato assente. Oggi, dopo tanti anni di sofferenza e lontananza, ha deciso di perdonarlo: “Ora se mi chiama al telefono rispondo – ha rivelato – per anni non l’ho mai fatto. Ho messo da parte la rabbia e il rancore, non ho dimenticato, ma cerco di accontentarlo e di aggrapparmi ai ricordi belli che ho avuto con lui”.

Di tutt’altra pasta la madre, che con enormi sacrifici è riuscita a mandare avanti una famiglia da sola: la donna ha approfittato della trasmissione per mandare una lettera alla campionessa, mettendo nero su bianco tutto l’amore per la figlia e il suo orgoglio.

“Lei è una mamma fantastica, la donna per eccellenza”, ha detto. La sua vicinanza è stata fondamentale dopo le Olimpiadi di Rio, quando Irma ha dovuto affrontare un periodo di depressione: “In quel momento è stata super presente, ha capito che stavo gettando via tutto quello che avevo costruito. Con grande intelligenza ha saputo farmi rialzare, facendomi capire che dovevo pensare per forza di cose a me stessa”.

La madre le è stata vicina anche quando ha le ha confessato di essere omosessuale:  “Ho sempre vissuto e affrontato il mio orientamento sessuale con forza e tranquillità. L’ho detto a mia mamma quando avevo 15 anni. Ho fatto fatica perché nella mia famiglia non avevamo mai affrontato questo tipo di tematiche, l’amore per me era l’unione tra un uomo e una donna. Invece, ho scoperto che ci si può innamorare di chiunque e mia madre è stata una roccia anche in quell’occasione“.