“Una mancanza di rispetto”. A Sanremo 2023 è già polemica: gli attacchi ad Amadeus

Come ogni anno la kermesse fa già parlare di sé prima ancora che inizi, tra musica, ospiti e le immancabili polemiche

Sanremo è Sanremo. In questa frase c’è il senso stesso del Festival della canzone italiana: musica, sì, ma anche spettacolo. Farcito con qualche polemica. Ma non potrebbe essere diversamente, del resto la storia della kermesse è segnata anche da polemiche di ogni tipo.

Non potevano mancare, quindi, a Sanremo 2023: gli attacchi ad Amadeus, o alle sue scelte, sono già diversi.

Sanremo 2023, polemica per l’invito mancato

Amadeus in queste ultime settimane sta intensificando gli annunci su quello che sarà il parterre di ospiti e di personaggi che calcheranno il palco dell’Ariston. Sappiamo che ogni serata si alterneranno nomi noti, ma un’assenza ha fatto discutere. A farla presente è stato Danilo Sacco, l’ex cantante dei Nomadi che, attraverso un post su Facebook, ha detto la sua sul mancato invito alla band.

“Sanremo si avvicina – si legge nel suo lungo post -. Un altro anno di festa e musica e quant’altro. È un momento (piaccia o non piaccia), topico per la musica stessa proposta dal nostro Paese quindi va bene”.

Poi l’artista ha rivangato le tre volte che ha preso parte alla kermesse: con Roberto Vecchioni, con Irene Fornaciari e con Gianluca Grignani.

“Ho sempre ricavato belle emozioni e incontrato parimenti belle persone – ha scritto per poi aggiungere -. Ma quest’anno c’è qualche cosa che mi rode in gola e dato che nessuno lo dice, lo dico io. Mi sarei aspettato un invito per i Nomadi, in virtù di 60 (SESSANTA) anni di storia, musica, lotta, rabbia e dolcezza. Loro non lo dicono per correttezza e classe, ma dato che posso, ripeto, lo dico io che di classe ormai ho smesso di ammantarmi”.

L’ex cantante del ha aggiunto: “Non invitare i Nomadi, Beppe (in primis) Daniele, Cico, Massimo, Yuri e Sergio per i loro sessant’anni dopo tutto quello che hanno costruito e dopo tutti i sogni che hanno fatto sognare per tre generazioni…. Beh. È una grande mancanza di rispetto per gente che è cresciuta a pane e ferro per i palchi di mezzo mondo e non ha mai usato l’autotune. Avete perso una grande occasione”.

La conclusione del suo post è chiara: “Posso anche non avere competenza tecnica in questo senso e in definitiva, dopo quarant’anni di palco, ho bisogno di imparare ancora molto. Ma… Non invitare i Nomadi, ripeto, la trovo una grande mancanza di rispetto. Voi pensate quello che volete”.

Il post ha ricevuto moltissimi like e tantissimi commenti di supporto.

E i Nomadi cosa ne pensano? Secondo quanto riportato da La Repubblica Beppe Carletti, uno dei fondatori, tramite l’ufficio promozione avrebbe preso le distanze da queste dichiarazioni. Il quotidiano ha anche spiegato che, in base a quanto appreso dall’Agi, al momento sarebbe prematuro parlare di esclusione, poiché non si sa cosa potrebbe aver deciso Amadeus. Che sia qui di possibile vedere la band all’Ariston? Non ci resta che attendere.

Sanremo 2023, tutti le polemiche del Festival

Ma le polemiche, in questi giorni di attesa per Sanremo 2023, non si fermano qui. Infatti ha fatto discutere la scelta di Amadeus di trasmettere un messaggio del presidente ucraino Zelensky. Le ultime notizie lo collocano nella scaletta dell’ultima serata della kermesse, alla fine dalla gara tra i cantanti. Ovviamente ci sono state levate di scudi da più parti, da chi apprezza a chi, invece, si dice contrario. È anche vero che il leader ha parlato in più occasioni legate al mondo dello spettacolo, a ricordarle Ansa che cita il Festival di Cannes, la Mostra del Cinema di Venezia e i Golden Globes.

Senza dimenticare il caso di Madame, che è indagata su false vaccinazioni anti Covid, ma che resterà in gara. O il testo della canzone di Giorgia spoilerato sul web. Ma questo ormai è un grande classico del Festival (vi ricordate Fedez?).

Una cosa è certa: Sanremo è l’unica manifestazione di cui si parla tanto prima ancora che inizi.