Si ricomincia. E con ottimi propositi. Il nuovo Pomeriggio Cinque, condotto da Myrta Merlino, è partito il 4 settembre su Canale5 ma inizia a perdere pezzi. Gli ascolti della prima sono stati più che soddisfacenti, ma la Rete non ha proprio intenzione di cedere terreno, proprio su nessuno degli aspetti che riguardano il programma. Il cambio di conduzione non è stato che l’inizio: a un solo giorno dal debutto della stagione 2023-2024, il contenitore di attualità e cronaca dell’ammiraglia cambia regista.
Myrta Merlino, primi licenziamenti a Pomeriggio Cinque
Le intenzioni di Pier Silvio Berlusconi sono chiare. Non solo cambiano i contenuti, più incentrati sulla stretta attualità e trattati con impronta giornalistica, ma si modifica l’intera modalità con cui vengono trainati gli argomenti all’interno delle tv del pubblico italiano. Ed è qui che lo studio e la regia assumono un ruolo fondamentale e non trascurabile. Non sono concesse sbavature. E così, a un solo giorno dall’avvio, il regista di Pomeriggio Cinque è stato cambiato. Ermanno Corbella rinuncia alla guida della regia del programma di Videonews, lasciando la conduttrice sguarnita di uno dei suoi fedelissimi.
Corbella è infatti un professionista dalla grande esperienza e lei stessa, in un tempo ormai passato, lo aveva definito come il “martire di L’aria che tira“: “Meno male che c’è lui, senza sarei persa!”. Al suo posto arriva Franco Bianca, già dietro la macchina da presa in numerosissimi programmi Mediaset. Una decisione rapidissima, che ha lasciato quasi meravigliati, e che però suggerisce quale sia la strada che la Rete desidera imboccare per rinnovare e sostenere un prodotto storico del suo palinsesto. Da qui anche la decisione di non cambiare titolo e grafica, nonostante l’avvicendamento ai vertici, che ha trasmesso continuità e sicurezza nel pubblico che si è mostrato fedele a Pomeriggio Cinque.
Com’è il nuovo Pomeriggio Cinque
Lo studio è cambiato, forse un po’ sacrificato in termini di grandezza, ed è cambiata la conduzione. I Vip si riaffacciano sul pomeriggio di Canale5, tra questi anche Claudio Amendola, ed è tutto più asciutto. Il nuovo Pomeriggio Cinque è certamente tarato su Myrta Merlino, abituata ai ritmi lenti mattutini e che qui perde un po’ di brio, ma l’emozione dell’inizio ha di certo condizionato la sua prima prestazione.
Dopotutto, l’eredità che ha raccolto non è banale. Che piaccia o no, Barbara D’Urso ha scritto la storia del programma che è nato e cresciuto con lei. Lo ha condotto per 15 anni, senza interruzioni, ed è quindi naturale associare il titolo al suo modo di fare televisione. Gli argomenti trattati non sono poi così diversi ma perdono l’impronta tipica dall’universo dursiano. Via i suoi opinionisti e anche tutto il gossip: il desiderio di Myrta Merlino è quello di fare cronaca popolare, di lasciare parlare il pubblico e i protagonisti, ma la strada da percorrere è ancora lunga.
Il suo debutto ha però avuto il favore del pubblico, ma senza la corazzata de La Vita in diretta di Alberto Matano, e potrebbe fare davvero bene. Sembra però che – dopo i saluti iniziali di Myrta Merlino – la volontà sia quella di lasciarsi alle spalle l’era D’Urso. Non solo attraverso l’eliminazione di tantissimi contenuti che la riguardano, in primis dall’Instagram ufficiale del programma, ma anche limitando al minimo gli interventi che parlano di lei. Lo abbiamo visto nel corso della seconda puntata e con Vittorio Sgarbi, che si è lasciato sfuggire il suo nome. La battuta è stata infatti immediatamente intercettata dalla regia che ha staccato e mandato in onda una clip dedicata al caso di Cristina Seymandi.