Benedetta Primavera è il one woman show di cui avevamo bisogno e per tante ragioni. Prima di tutto per il ritorno sul palco da protagonista di un’icona dello spettacolo italiano come Loretta Goggi, artista istrionica e dal talento unico che ha rivoluzionato il ruolo della donna sul piccolo schermo.
La Goggi splende in tutto – canta, recita, imita, intrattiene – e lo fa con una naturalezza che è frutto della sua esperienza sì, ma anche di un animo che non ha mai perduto la sua autenticità. Lo ha dimostrato durante la seconda puntata dello show, andata in onda su Rai 1 venerdì 17 marzo, dove si è lasciata andare a una riflessione su temi “caldi” come la parità di genere e il diritto alla libertà di essere sé stesse, nonostante tutto e tutti. Un monologo da mordere tutto d’un fiato.
Loretta Goggi a “Benedetta Primavera”, il mondo dei ritocchini
Quello di Loretta Goggi a Benedetta Primavera è stato un monologo profondo, sentito e sincero su quello che lei stessa ha ribattezzato “femminilismo”. L’artista ha approfittato della seconda puntata per soffermarsi su una riflessione che riguarda sì il mondo dello spettacolo, ma di riflesso anche tutte noi. Perché è indubbio che basti davvero poco per ritrovarsi una valanga di haters – come vengono definiti gli “odiatori seriali” sui social – pronti a criticare ogni minima cosa, gesto, decisione. Che poi è un gran bel paradosso: il mondo ci vuole sempre perfette e i social ci restituiscono un’immagine talvolta surreale di tale ideale di bellezza ma, non appena ti “adegui” a esso ecco che l’immagine che dai di te non viene accettata.
Forse dovremmo finalmente abbandonare questa “gabbia” che ci vuole diverse da ciò che siamo, imparare a esaltare noi stesse a prescindere da come il mondo ci vorrebbe. Vale per noi “comuni mortali” e anche per tutte quelle donne più agée che lavorano nel mondo dello spettacolo, ancor più crudele in tal senso. Lì l’immagine è tutto, spesso a discapito del talento.
“Oggi in Italia una donna di mezza età che fa il varietà in televisione – ha detto la Goggi – non può permettersi di presentarsi al pubblico così com’è, di dimostrare l’età che ha. Per questo il mondo dello spettacolo è diventato il mondo dei ritocchini”. Ritocchino che la conduttrice non ha voluto attaccare in toto – ognuna di noi è libera di fare le proprie scelte -, ma soffermandosi su quei cambiamenti talmente drastici (non “due o tre punturine” ma “vere e proprie protesi”) da stravolgere completamente l’immagine della persona. Tutto solo per aderire a un ideale imposto da altri, per non dare a vedere l’età che passa, che in fondo è la cosa più naturale che ci sia.
Parità e disparità di genere nel lavoro
Una riflessione che vale nella vita di tutti i giorni ma in particolare nel mondo del lavoro. Senza troppi giri di parole, Loretta Goggi ha ammesso che si parla tanto di parità di genere (a buon diritto, s’intende) ma che, nel fatti, la strada sembra ancora piuttosto lunga.
A detta dell’artista è soprattutto nel mondo dello spettacolo, di cui lei è una grande rappresentante, che si fa ancora fatica a debellare la disparità tra uomini e donne: “Il problema è ancora solo femminile? Oppure ti prendono di mira solo perché sei famosa? (…) Io mi batto per la parità di genere davvero da sempre – ha spiegato – e nel mio lavoro un pezzo di strada l’ho spianata, anzi direi che l’ho asfaltata. (…) Io dico alle giovani, perché non cercate di cambiare le cose? Perché non cercate di spostare l’attenzione da un corpo imperfetto, dalle rughe, dall’età, dal colore dei capelli, da come ti vesti e lo incentrate, invece, su un corpo – parliamo del mio – un po’ sovrappeso, che però mi ha fatto ballare quando io non sapevo ballare, che mi ha portato in tutti i teatri d’Italia, che mi ha fatto calcare il palcoscenico di Sanremo. Mi ha aiutato nei momenti difficili.”
Loretta Goggi, un inno all’amore per sé stesse
C’è un intero mondo nelle parole di Loretta Goggi, che in prima persona ha vissuto l’accanimento dei social, le critiche al veleno e tutto ciò che, anche noi nel nostro piccolo, affrontiamo quotidianamente. Un monologo che ha concluso con la voce rotta dall’emozione e un messaggio di coraggio e amor proprio di cui dovremmo far tesoro: “Io mi guardo allo specchio e mi dico ‘Cara Loretta, va bene così. Stai bene così”.