Golden Globes 2024, Taylor Swift offesa dalla battuta del comico Jo Koy: cos’è successo

Ai Golden Globes 2024 il monologo di Jo Koy non è piaciuto a molti: in particolare a Taylor Swift

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

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I Golden Globes 2024 hanno, come ogni anno, portato tantissime soddisfazioni ai rappresentanti della cinematografia e della serialità americana e non solo. Non sono mancate, però, alcune situazioni scomode: ne è un esempio il discorso del comico Jo Koy, che pare non essere piaciuto a tutti: una, in particolare, è Taylor Swift.

Il monologo di Jo Koy non piace a Taylor Swift

Far ridere è un lavoro duro e, il più delle volte, non sempre le battute di spirito regalano le reazioni desiderate. Ne sa qualcosa Jo Koy, che durante la serata dei Golden Globes 2024 tenutasi il 7 gennaio, ha dovuto fare i conti con un pubblico piuttosto tiepido. Il comico che pare essere stato scelto come conduttore della serata all’ultimo minuto, ha preso le redini del palco e ha iniziato il suo discorso che, in certi punti, è parso piuttosto faticoso: “Ho ricevuto l’incarico 10 giorni fa!”, ha detto a un certo punto: “Volete un monologo perfetto? Alcune cose le ho scritte io, altre le hanno scritte altri. Alcune le ho scritte io e sono quelle che vi stanno facendo ridere.”

Il monologo è poi proseguito destando poche risate e qualche disappunto. Non è piaciuto soprattutto a Taylor Swift, cantante ospite della serata e candidata al premio per il Miglior box office con il suo The Eras Tour. La cantante pare non aver gradito una frecciatina non poco velata del comico durante il suo monologo: “La grande differenza tra i Golden Globes e la NFL? Ai Golden Globe ci sono meno inquadrature di Taylor Swift.” Un riferimento chiaro a lei, ma anche a Travis Kelce, il fidanzato della cantante che gioca proprio nella National Football League. Alla battuta di Koy segue il gelo della diretta interessata, che ha continuato a bere il suo drink senza proferire parola.

Taylor Swift ai Golden Globes 2024
Fonte: IPA
Taylor Swift ai Golden Globes 2024

Le altre reazioni al monologo di Jo Koy

Taylor Swift non è stata l’unica invitata non aver apprezzato il monologo: il comico, cercando di fare ironia su Oppenheimer, capolavoro di Nolan e indiscusso film della serata, ha detto:Ho solo una lamentela: serviva un’altra ora. Sentivo che serviva un po’ più di storia. Il mio proposito per il nuovo anno 2024 è di finire Oppenheimer nel 2025. Il film di Christopher Nolan ha risposto a una domanda che ho avuto in mente per anni: sì, gli scienziati scopano, purché abbiano l’aspetto di Cillian Murphy.

Battute che non hanno trovato sostegno né simpatia da parte di Cillian Murphy e un Robert Downey Jr, protagonisti del film. Fortunatamente per Koy, il suo monologo non ha sortito le stesse reazioni di quello di Chris Rock durante gli Oscar 2022, che gli aveva regalato uno schiaffo da parte di Will Smith per via di una frase poco carina sulla moglie dell’attore, Jada Pinkett Smith.

I vincitori dei Golden Globes 2024

Fortunatamente la serata non si è esaurita con il monologo di Jo Koy: i Golden Globes 2024 sono stati un successo, confermando la fama e la bravura di tanti attori, sceneggiatori e lavoratori del grande e piccolo schermo. Ecco i vincitori:

·      Miglior film drammatico: Oppenheimer

·      Miglior commedia o musical: Povere creature!

·      Miglior attore drammatico: Cillian Murphy — Oppenheimer

·      Migliore regia: Christopher Nolan – Oppenheimer

·      Miglior attrice protagonista drammatica: Lily Gladstone — Killers of the Flower Moon

·      Miglior attore protagonista drammatico: Cillian Murphy – Oppenheimer

·      Miglior attore protagonista in una commedia o musical: Paul Giamatti — The Holdovers

·      Miglior attrice in un film commedia o musical: Emma Stone – Povere creature!

·      Miglior attore non protagonista: Robert Downey Jr. — Oppenheimer

·      Miglior attrice non protagonista: Da’vine Joy Randolph – The Holdovers

·      Miglior film non in lingua inglese: Anatomia di una caduta (Francia)

·      Migliore sceneggiatura: Anatomia di una caduta — Justine Triet, Arthur Harari

·      Miglior colonna sonora: Ludwig Göransson — Oppenheimer

·      Miglior canzone originale: Barbie — What Was I Made For? di Billie Eilish e Finneas