“GF Vip”, Signorini demolisce Ciacci. Giustizia per Marco Bellavia, ma non basta

Signorini ha ripercorso il caso Bellavia al "GF Vip" tra accuse e provvedimenti, una triste pagina di tv che non ha ricevuto la giustizia che meritava

Foto di Nicoletta Fersini

Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Quella a cui i telespettatori hanno assistito nella prima serata di Canale 5 è una delle pagine più tristi della televisione italiana. E no, non si tratta di un eufemismo. Perché se è vero che il GF Vip è un reality e in quanto tale si fa specchio della realtà e della vita di tutti i giorni, abbiamo visto lo scorcio di un’umanità che non ci piace affatto. Quella votata all’indifferenza, all’aggressività, alla mancanza di empatia e alla totale incapacità di provare sensi di colpa. Né tantomeno di chiedere (davvero) scusa.

Morale della favola? Nessuno si è accorto del reale malessere di Marco Bellavia, chiaramente in difficoltà. Una persona che ha chiesto aiuto, che ha pianto, che si è persino scusata per i propri comportamenti che non erano di certo frutto di un mero capriccio. Salvo poche eccezioni, nessuno in Casa ha provato a comprenderlo. E Alfonso Signorini, che in qualche modo ha giustificato sé stesso e la produzione, ha annunciato duri provvedimenti.

Marco Bellavia, una storia in cui hanno perso tutti

Ha detto bene Signorini in apertura di puntata: questa è “una storia che non ha vincitori né vinti, anzi solo perdenti”. È la storia che ha visto Marco Bellavia protagonista di un vero e proprio assalto di massa da parte di persone, i cosiddetti (e in taluni casi presunti) “vipponi”, totalmente incapaci di sostenere qualcuno in difficoltà. A detta del conduttore del reality Bellavia non aveva mai detto chiaramente di avere certi problemi, di essere preda di quegli up & down che chi ha avuto modo di toccare con mano la depressione sa ben riconoscere.

Nessuno si è accorto di questo, neanche Signorini e la produzione. Opinabile o meno che sia, quel che è certo è che su quasi trenta persone sono state soltanto in tre, le più giovani (Luca, Antonella e George) a tendere una mano a Marco, anche solo per dargli un abbraccio in un momento di crisi. Tutto ciò che il celebre conduttore di Bim Bum Bam ha ricevuto sono state parole che dire aberranti sarebbe riduttivo: “Concorrenti che hanno avuto un comportamento orrendo che non si può perdonare. Indifferenza, egoismo, mancanza di empatia e solidarietà. Tutti se ne sono infischiati, mostrando indifferenza al dolore. (…) Sto cercando di pesare le parole e posso assicurarvi che ogni parola l’ho soppesata più volte. L’uscita di Marco Bellavia è legata a un suo problema, a un suo disagio, a una sua fragilità psicologica. Ma è legata anche alla vostra indifferenza (…) all’aver usato parole a dir poco preoccupanti”.

Alfonso Signorini contro Giovanni Ciacci

Alla luce di parole e fatti che nessuno ha inventato e che i telespettatori hanno potuto vedere e rivedere mille volte, indignandosi esponenzialmente ogni giorno di più, ci si aspettava quantomeno di sentire delle scuse. Di quelle sincere, che vengono dal cuore, quelle di chi ha peccato di superficialità, di chi si è reso conto di essere caduto preda del pregiudizio ma non ha saputo resistere alla tentazione di dare addosso al più debole. Perché in fondo è facile essere grandi con chi è piccolo e solo. La classica logica del branco, del bulletto che non conosce empatia né sensibilità.

Ci si aspettava delle scuse, ma quelle che sono entrate nelle case degli italiani avevano più che altro il suono di unghie che si arrampicano sugli specchi. Fallendo, miseramente. Da Attilio Fontana a Charlie Gnocchi, da Ginevra Lamborghini a Sara Manfuso, per arrivare a lui, quel Giovanni Ciacci che si era erto a eroe contro i pregiudizi e a difesa degli ultimi e che si è trasformato nel peggiore dei carnefici. “Non ho capito il suo disagio” ha detto con lo sguardo di chi è appena caduto dalle nuvole, aggiungendo poi che “quando lo abbiamo trovato a terra non si capiva se stava piangendo, se stava pregando”.
“Almeno dì ‘ho sbagliato’, stai dicendo un’enorme ca**ata!” ha tuonato Signorini, mentre il pubblico in studio urlava “Fuori!”.

Ha proprio ragione il buon Luca Salatino a dire che in certi casi è meglio stare in silenzio.

Ginevra Lamborghini, prima squalificata dal “GF Vip”

Giustificazioni su giustificazioni, inconsistenti e a dirla tutta anche superflue. Non si può dire a una persona che merita di essere bullizzata, non è giustificabile restare indifferenti di fronte a qualcuno che si strugge sul pavimento con il volto bagnato dalle lacrime. Non si può né in televisione, né al GF Vip né in nessun altro posto.

Signorini ha annunciato provvedimenti pesanti nei confronti dei “vipponi” coinvolti direttamente nel caso Bellavia e la prima a farne le spese è stata Ginevra Lamborghini, squalificata con effetto immediato dal gioco. Una giustizia sommaria per il conduttore che ha abbandonato la Casa in condizioni davvero complicate, qualcosa che sì può avere un valore simbolico ma di certo non basta a cancellare quanto accaduto.

Tra le lacrime della Lamborghini e le rampicate sugli specchi di Ciacci, a far ancora più paura sono stati però loro. Quelli rimasti a crogiolarsi nel silenzio senza prendere posizione. Ancora una volta a vincere è stata l’indifferenza, quella per la quale Bellavia è fuggito a gambe levate da un ambiente tossico. E per la quale ci si aspettavano certamente provvedimenti più seri.