Emanuele Filiberto di Savoia ricorda il papà a Verissimo: “Ero lì quando se n’è andato”

A "Verissimo", Emanuele Filiberto di Savoia ha ricordato il papà Vittorio Emanuele a poco più di un mese dalla scomparsa: le ultime settimane insieme

Foto di Serena De Filippi

Serena De Filippi

Lifestyle Editor

Lifestyle e Content Editor che scrive da tutta la vita: storie, racconti, libri, articoli, con una passione per i trend del momento.

Un momento composto, perché anche nel dolore ci deve essere rispetto: Emanuele Filiberto di Savoia, ospite nel salotto di Silvia Toffanin a Verissimo nella puntata del 10 marzo 2024, ha ricordato il papà Vittorio Emanuele, scomparso il 3 febbraio 2024 a Ginevra in Svizzera. Si trovava in ospedale da tre settimane, prima di spirare: al suo fianco, l’amore di tutta la famiglia. Incluso l’amato figlio Emanuele Filiberto, con lui sino alla fine. “Ero lì quando se n’è andato, in modo sereno. Erano le sei di mattina, era un po’ stanco. Ha chiuso gli occhi ed è partito, pochi minuti dopo”.

Emanuele Filiberto di Savoia parla del papà a Verissimo

“La vita continua, hai delle responsabilità, tua madre, le tue figlie, tua moglie. Mamma sta abbastanza bene, alti e bassi, molto coraggiosa, ma non sono preoccupato per lei. Lei è una donna forte, come lo è sempre stata”. Così Emanuele Filiberto di Savoia ha iniziato il ricordo del papà Vittorio Emanuele a Verissimo, con gli occhi velati, ma la voce decisa, senza nessuna sbavatura. “Non te lo aspetti mai, è successo in un modo, è brutto da dire, molto bello, perché eravamo tutti con lui, per 3 settimane era in ospedale, c’erano degli alti e dei bassi”.

Durante il periodo in ospedale, la famiglia è rimasta unita fino alla fine: hanno avuto modo di parlargli, di ripercorrere le memorie più preziose. “Un giorno ne ha avuto abbastanza di combattere, perché tutta la vita ha combattuto, anche fino alla fine ho visto un vero leone”. Negli ultimi giorni, Emanuele Filiberto non ha mai abbandonato il papà: “Era lucido. Abbiamo riso, parlato di tante cose. Dei sentimenti, della sua gioventù. Purtroppo si aspetta sempre all’ultimo per dire le cose belle e importanti, ma almeno ce le siamo dette”.

Le polemiche dopo la morte di Vittorio Emanuele

L’amore nei confronti del papà di Emanuele Filiberto risiede nelle parole dette a inizio intervista: la vita va avanti, e altre persone hanno bisogno di lui. Non si dice preoccupato per la mamma, Marina Doria: “Non puoi lasciarti andare, devi andare avanti e devi avere la forza, anche per le nuove generazioni”. Dopo la morte, ci sono stati diversi attacchi e polemiche legate ai funerali. Il commento è molto duro a riguardo, soprattutto contro alcuni giornalisti, in quanto sono stati mandati in onda dei servizi televisivi sulle “ombre” nella vita di Vittorio Emanuele, riprendendo anche la vicenda di Cavallo: “Gli attacchi erano, a mio avviso, disgustosi. Perché non ci hanno neanche lasciato il tempo del lutto. Ritornare su queste cose, spiegate mille volte, forse per fare share o sensazione, non riesco nemmeno a capire il motivo. L’ho trovato davvero brutto e triste, più per loro”.

Il rapporto con le figlie

Ora, è il momento di concentrare le sue forze e tutto l’amore che nutre nella crescita delle amate figlie, Vittoria e Luisa. “Devo dare tanto alle mie figlie, a mia moglie e oggi anche a mia madre, ho una responsabilità in più. (…) Vittoria e Luisa saranno per la famiglia un asset davvero importante, perché hanno quella visione al femminile che è molto più giusta della nostra”. Non c’è tristezza nelle sue parole, ma solo la speranza di coltivare il domani al meglio: di portare ancora oggi lustro ai Savoia. “Sono molto orgoglioso delle mie figlie”.