Raoul Bova a Ciao Maschio, stoccata a Francesca Fagnani: “Voleva creare sensazionalismo”

Raoul Bova si è raccontato in un'intima intervista in cui ha toccato il lutto dopo la morte dei genitori e l'intervista rilasciata a "Belve"

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

Ospite a Ciao Maschio, Raoul Bova si è confrontato con Nunzia De Girolamo raccontandosi in modo intimo e sincero. Dal dolore provato dopo la morte dei genitori alla sua volontà di circondarsi di persone gentili ed empatiche, il volto di Don Matteo ha regalato agli spettatori uno spaccato della sua vita non senza qualche piccola frecciatina.

Raoul Bova, la stoccata a Francesca Fagnani

Nunzia De Girolamo lo aveva invitato e aspettato da diverso tempo: ospite a Ciao Maschio, il programma della seconda serata di Rai1 in cui la conduttrice intervista uomini dello spettacolo, della politica e dell’economia in una chiacchierata a tuttotondo, Raoul Bova si è aperto in un racconto intimo e a 360 gradi.

Definendosi empatico, pignolo e resiliente, Raoul ha raccontato di essere una persona che ama la gentilezza, attenta alle modalità e ai gesti a cui riserva una grande importanza sia sul lavoro, sia a casa. Proprio per questo, ritiene di essere una personalità in grado di capre quando una persona è in ascolto e lo rispetta: aspetto su cui, anche sul lavoro, ha riscontrato momenti di difficoltà.

Proprio riferendosi a questo, Nunzia De Girolamo ha incalzato l’attore chiedendogli se ci fosse stata una volta in cui avrebbe voluto “essere stato diecimila volte pignolo”, magari per evitare situazioni di cui si è poi pentito: “Si. In quel momento mi sono sentito timido con una persona che voleva a tutti i costi creare sensazionalismo e che ha tirato fuori la parte poco empatica della situazione. Come fanno le Belve”.

Un chiarissimo riferimento a Francesca Fagnani e all’intervista andata in onda nel 2023 durante una puntata di Belve in cui l’atmosfera non era delle migliori: mesi dopo, infatti, la giornalista aveva descritto la sua chiacchierata con Raoul tra le più noiose, forse perché l’attore non si era sentito a suo agio nell’aprirsi completamente in trasmissione.

Una sensazione scomoda in cui Raoul sembra aver vissuto spesso: “Non sto bene, mi sento a disagio. O alzano un muro o, la cosa ancora peggiore è quella del giudizio. Voglio vedere cosa dici o quello che dici lo rendono superfluo superficiale, stupido o non gli danno importanza”.

Raoul Bova, le difficoltà dopo la morte dei genitori

L’intervista della De Girolamo ha poi toccato tematiche ancora più intime e complicate: un lungo dialogo in cui l’attore, che da poco ha preso parte all’ultima stagione di Emily in Paris, si è raccontato con pacatezza, attenzione, senza tralasciare tematiche scomode e, purtroppo, anche molto dolorose.

Uno di questi è stato il momento successivo alla scomparsa di Giuseppe e Rosa, i suoi genitori, avvenuta tra il 2018 e il 2019. Un periodo buio che ha portato a Raoul un’estrema sofferenza, come ha raccontato lui stesso alla De Girolamo: “Ci sono momenti in cui ti manca il fiato e sei vicino anche a dei pensieri non belli. I figli devo dire che sono stati fondamentali e la mia salvezza. Però, sì, pensieri negativi a volte ti vengono, anche quelli più stupidi o più profondi”.

Nunzia De Girolamo e Raoul Bova a "Ciao Maschio"
Fonte: IPA
Nunzia De Girolamo e Raoul Bova a “Ciao Maschio”

Un periodo in cui Raoul ha dovuto anche affrontare alcuni incidenti, come la rottura di una gamba, e il pensiero di dover essere un padre ma, purtroppo, allontanare la sua figura come figlio. “Un gran passaggio quello: io sono diventato padre ma ero ancora figlio, e questa cosa mi dava ancora sicurezza. Alcune donne, o meglio, chi stava con me non apprezzava il fatto che io fossi ancora figlio, voleva vedere proprio l’uomo, il maschio. Che poi non è una questione di uomo o maschio: il passaggio a non essere più figlio è un lutto forte, è una grande responsabilità”.

In un momento di forte dolore, però, Raoul ha avuto la fortuna di avere accanto persone comprensive e affezionate, come i figli Alessandro Leon, Francesco, Luna e Alma e Rocio Munoz Morales.